Hai intenzione di fare una richiesta mutuo e ti serve qualche consiglio? Allora hai trovato la guida giusta!
Prima di proseguire, però, ecco una tabella con le migliori piattaforme per una richiesta mutuo, le loro caratteristiche e i link ai siti ufficiali
Di seguito, invece, trovi una lista delle piattaforme per una richiesta mutuo del 2021:
Il contratto di mutuo è un negozio giuridico disciplinato dal nostro codice civile agli articoli 1815 e seguenti.
Si tratta di un contratto tra due parti; il mutuante corrisponde una certa somma di denaro al mutuatario che assume l’obbligo di rimborsare il capitale maggiorato degli interessi a data scadenza.
Ne consegue dunque che, da un punto di vista giuridico, si tratta di un contratto reale che si perfeziona con la consegna materiale del denaro (o di altro bene fungibile) e a titolo oneroso salvo diverso accordo tra le parti.
Da un punto di vista squisitamente economico, invece, un mutuo è finanziamento a medio o lungo termine grazie al quale un richiedente (persona fisica o giuridica) ottiene una certa somma di denaro per far fronte alle proprie esigenze e per il mutuatario è un modo per investire le proprie disponibilità traendone un profitto.
Da un punto di vista sociale, infine, un mutuo è un mezzo per sostenere i consumi ed il mercato immobiliare senza che i mutuatari abbiano ad intaccare le proprie risorse personali.
Le modalità di accesso al credito e l’effettiva concessione dello stesso sono un nodo spinoso della nostra società e non sono uguali per tutti.
Oggi, noi ci occupiamo del primo passo verso il perfezionamento del contratto. Cerchiamo di approfondire il concetto relativo alla richiesta mutuo. L’argomento, piuttosto ostico, merita una premessa importante.
La richiesta di un mutuo è uno scambio di informazioni. Perché il gioco funzioni è necessario che esso sia puntuale, preciso e reale. Da ambo le parti naturalmente.
L’atto formale con il quale il mutuatario richiede la concessione di un mutuo è la richiesta che egli inoltra alla controparte che ha scelto.
Non vi è troppa differenza tra i canali distributivi tradizionali (la richiesta presso gli sportelli bancari) e quelli telematici; le informazioni e la documentazione necessarie sono sostanzialmente uguali e sono indispensabili al mutuante per avviare la fase di istruttoria della pratica che potrà concludersi con una delibera favorevole oppure un diniego.
La prima parte della domanda di mutuo è un lungo check up atto a valutare le condizioni di salute a livello socio economico e finanziario del richiedente e si suddivide, a sua volta, in più sezioni.
La parte introduttiva della domanda riguarda i dati anagrafici del mutuatario.
É necessario, a tal fine, indicare nome, cognome, codice fiscale, un documento di identità in corso di validità, nazionalità, recapiti telefonici, e-mail, stato civile, regime di comunione o separazione dei beni e residenza.
In ordine alla residenza, in modo particolare, viene chiesto di indicare oltre al luogo anche da quanto tempo si risiede all’indirizzo indicato. Nel caso in cui sia un tempo inferiore a cinque anni è necessario indicare anche quella precedente. Ai cittadini extra comunitari, inoltre, viene chiesto di comunicare anche i riferimenti di un’eventuale residenza all’estero.
La seconda sezione è dedicata all’anamnesi di tutti gli elementi necessari a valutare la capacità reddituale del mutuatario.
A tal fine è dunque necessario indicare il tipo di contratto lavorativo (tempo indeterminato, tempo determinato, collaboratore coordinato e continuativo, lavoratore autonomo, titolare ditta individuale, libero professionista, pensionato, casalinga, studente oppure altre professioni per categorie residuali di impiego).
Per i privati con contratto di lavoro subordinato, inoltre, viene richiesto di indicare il nome dell’azienda presso la quale si presta lavoro e per le società la ragione sociale ed il settore.
Altro elemento essenziale è l’anzianità di servizio con eventuale indicazione di datori di lavoro precedenti.
Per i lavoratori dipendenti è necessario indicare il reddito mensile netto ed eventuali altri oneri continuativi mentre, per i lavoratori autonomi viene richiesto di specificare il reddito imponibile annuo e le imposte maturate.
L’ultimo campo della sezione, infine, è dedicato a raccogliere quante più informazioni possibile in ordine agli altri eventuali impegni correnti (è qui che si deve indicare, ad esempio, la rata per il prestito contratto per l’acquisto della macchina), alla solvibilità precedente (indicare se si hanno avuto protesti) e alla capacità immobiliare del cliente (indicare se si possiedono immobili).
Le sezioni bis e ter relativi ai dati reddituali devono essere implementati con gli stessi dati richiesti nella prima relativa al mutuatario, ma riferite agli eventuali garanti o terzi datori di ipoteca.
Con la sezione numero tre della richiesta di mutuo si entra nel dettaglio tecnico del finanziamento richiesto.
La prima informazione richiesta è quella relativa alla destinazione d’uso del mutuo (acquisto immobile, ristrutturazione, sostituzione mutuo oppure altro), l’importo del finanziamento richiesto, il valore dell’immobile, il prezzo di acquisto come da compromesso, il loan to value (la percentuale di mutuo richiesta in relazione al valore complessivo del bene) e la durata del mutuo.
In questo capitolo viene richiesto anche di indicare tutti gli attori della richiesta ovvero sia gli eventuali cointestatari del mutui e i possibili garanti.
La sezione 4 è riservata al dettaglio del mutuo in ordine alle sue caratteristiche tecniche specifiche.
A tal fine viene chiesto il dettaglio del mutuo richiesto in ordine alla destinazione d’uso (Acquisto, ristrutturazione o altro), la finalità del mutuo (acquisto prima casa, seconda casa, casa occupata, ristrutturazione a tranche, ristrutturazione ante o fine lavori), l’eventuale liquidità aggiuntiva richiesta, il tipo di tasso (variabile, fisso, misto, variabile con rata massima), i parametri di riferimento (tasso e spread), la durata del mutuo, la periodicità delle rate e le modalità di rimborso (con addebito su conto corrente o SEPA Direct Debit Score).
L’ultimo campo è riservato all’indicazione della data potenziale di rogito e al nome del notaio scelto.
La sezione 4bis della richiesta di mutuo, invece, è inerente a tutti i dati catastali, immobiliari e di valore relativi al bene oggetto di acquisto e, se differente, a quello oggetto di garanzia ipotecaria.
La domanda di mutuo si conclude con l’accettazione specifica delle normativa giuridica di riferimento e la firma di tutti i richiedenti e degli eventuali garanti.
La grande rivoluzione tecnologica degli ultimi anni ha favorito il proliferare di piattaforme on-line che permettono di accedere al credito in modalità esclusivamente digitale.
La prima strada percorribile per inoltrare un richiesta di mutuo online è quella di accedere alla piattaforma home banking della propria banca e verificare se esiste un canale telematico esclusivo presso il quale inoltrare una domanda di finanziamento. Sono numerosi, in effetti, gli istituti di credito che permettono di attivare questa scorciatoia burocratica per semplificare la trasmissione della documentazione.
Richiedere un mutuo con la propria banca, a patto che sia economicamente vantaggioso, non è una cattiva idea. In effetti la conoscenza pregressa del cliente attraverso un rapporto di conto corrente aiuta nella valutazione reddituale e di solvibilità del potenziale mutuatario ed accorcia i tempi.
Se la propria banca non prevede un canale di richiesta on-line o non si è sufficientemente soddisfatti del contenuto economico della proposta è consigliabile accedere ad una delle piattaforme autorizzate che agiscono come comparatori di condizioni ed elaborano una sorta di classifica delle migliori offerte disponibili sul mercato.
Prendendo visione dei differenti suggerimenti è possibile, in primo luogo, richiedere un preventivo di mutuo senza impegno, verificare la fattibilità ed, infine, inoltrare una richiesta vera e propria.
L’inoltro di una domanda di mutuo on-line prevede che il mutuatario fornisca, mediante compilazione di formulario specifico e guidato, le stesse informazioni che vengono richieste dai canali tradizionali e, grazie all’invio della documentazione in forma digitale, l’iter burocratico risulta assai più snello.
Prima di arrivare all’invio di una richiesta di mutuo, però, è sempre opportuno avere a disposizione e valutare attentamente un buon numero di preventivi.
É bene precisare, innanzitutto, che il preventivo è un documento che contiene e riepiloga tutte le condizioni economiche e sintetizza le caratteristiche tecniche relative al finanziamento consentendo al mutuatario di individuare immediatamente tutti i costi accessori al contratto.
Il preventivo ha, solitamente, una validità di 30 giorni dall’emissione e permette di concludere il negozio giuridico alle condizioni specificate.
La richiesta di un preventivo è un’operazione piuttosto semplice. É sufficiente fornire all’interlocutore tutte le informazioni richieste in merito alla tipologia di finanziamento necessario e quelle relative al richiedente per ottenere il documento.
Il preventivo può essere chiesto direttamente allo sportello bancario oppure telematicamente mediante accesso ad uno dei siti web che si occupano di comparare i finanziamenti disponibili sul mercato.
La richiesta di mutuo deve essere accompagnata da una lunga serie di documenti che sono indispensabili al mutuante per dare avvio alla fase di istruttoria.
Ogni istituto di credito predispone una sorta di check list che consegna al cliente; è compito del mutuatario mettere a disposizione, in modalità cartacea o telematica, tutti i documenti richiesti per agevolare e sveltire l’iter.
Volendo standardizzare tale elenco, pur non ritenendolo del tutto esaustivo, possiamo così sintetizzarlo:
Per i richiedenti separati è necessario produrre fotocopia omologa o sentenza di separazione completa di verbale oppure, per i divorziati, fotocopia sentenza di divorzio con verbale.
Per richiedenti extra comunitari è necessario allegare fotocopia del permesso di soggiorno o della carta di soggiorno.
Per lavoratori autonomi o liberi professionisti:
Per acquisti immobiliari
Per ristrutturazioni
Per sostituzioni, liquidità o consolidamento debiti
É difficile quantificare il reddito minimo necessario per addivenire alla delibera positiva di una concessione creditizia.
In linea generale possiamo dire che, solitamente, gli istituti di crediti richiedono un importo mensile non inferiore ai 1000 euro e che, in ogni caso, il rapporto rata reddito non può eccedere il 30%.
Le valutazioni reddituali minime dipendono da altri elementi come la composizione del nucleo famigliare e l’eventuale presenza di figli a carico, ma è un dato altamente soggettivo.
Partendo dal presupposto essenziale che la domanda di mutuo può ritenersi completa soltanto con l’invio materiale di tutta la documentazione è bene precisare che il concetto relativo alle tempistiche della richiesta è assolutamente variabile.
In via generale possiamo affermare che la compilazione corretta della domanda di mutuo dipende dalla conoscenza delle informazioni da parte del mutuatario e dalla disponibilità di tutti i documenti richiesti.
Con un’adeguata preparazione e un corredo esaustivo dei papiri richiesti la compilazione e l’invio (in forma telematica) è piuttosto rapido. In forma digitale la procedura guidata agevola molto la redazione.
La compilazione in forma cartacea, naturalmente, è supportata dal consulente del credito addetto all’operazione.
Per quel che concerne, invece, la delibera e l’erogazione del mutuo le tempistiche sono assai più dilatate.
La richiesta di un mutuo prima casa è subordinata al possesso dei requisiti necessari al beneficio.
Dal punto di vista pratico l’iter di domanda e la documentazione da presentare sono assolutamente standard. É essenziale implementare la forma tecnica corretta per beneficiare delle agevolazioni previste dalla legge.
La domanda di un mutuo per unità immobiliari non destinate alla residenza abituale è simile a quelle classiche.
É bene precisare che è possibile mettere a garanzia un immobile diverso da quello oggetto di acquisto e che è opportuno completare con le forme tecniche giuste onde evitare lungaggini burocratiche.
Un mutuo di liquidità è un finanziamento garantito da ipoteca non finalizzato ad un acquisto o ad una ristrutturazione immobiliare, ma destinato a coprire spese personali di natura differente.
In considerazione di ciò, dunque, è bene precisare che occorre prestare attenzione alla documentazione a corredo della richiesta. Al fine di ottenere una delibera positiva è opportuno produrre pezze giustificative reali ed accurate sulle spese che si intende onorare con la liquidità fornita.
Un mutuo di liquidità non è un’operazione che le banche vedono generalmente di buon occhio e un atteggiamento fumoso od evasivo è senz’altro controproducente.
Si tratta di un’operazione possibile e priva di particolari criticità. Qualora il bene immobiliare oggetto di acquisto abbia necessità di essere ristrutturato è consentito abbinare un mutuo ipotecario acquisto ed uno di ristrutturazione.
In questo caso il capitale massimo erogabile non deve eccedere i limiti stabiliti dal mutuante e la rata deve essere sostenibile in base alla capacità reddituale del richiedente.
Solitamente l’erogazione del capitale avviene in un’unica soluzione per il mutuo acquisto e a stato avanzamento lavori per la componente ristrutturazione.
La risposta, in questo caso, è affermativa. Se il rapporto rata reddito è capiente e sufficiente a coprire anche l’impegno richiesto dal mutuo e le garanzie sufficienti non ci sono cause ostative alla concessione.
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