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Prestiti Per Disoccupati: É Possibile Ottenerli nel 2021?

prestiti per disoccupati

Ti trovi in una situazione difficile e ti servono informazioni sui prestiti per disoccupati? Allora questa guida fa al caso tuo.

I prestiti sono sempre un tema piuttosto spinoso quando parliamo di requisiti necessari per ottenerli, di tassi di interesse e di garanzie. La categoria di persone più svantaggiata è certamente quella dei disoccupati, in quanto solitamente banche e finanziarie, per erogare un finanziamento, richiedono la presenza di un reddito dimostrabile.

Ci sono però diverse condizioni da considerare, fra cui lo scopo del prestito: a seconda della motivazione, vi sono delle soluzioni che possono essere attuate a determinate condizioni. Vediamo di seguito le varie casistiche e le possibili alternative per i prestiti per disoccupati.

Prima di proseguire, ecco una tabella con le migliori piattaforme per prestiti per disoccupati online, le loro caratteristiche e i link ai siti ufficiali

Migliori prestiti per disoccupati online

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Classifica delle migliori piattaforme per prestiti per disoccupati online del 2021

Di seguito, invece, trovi una lista delle migliori piattaforme per prestiti per disoccupati online del 2021:

Prestiti per disoccupati

Innanzitutto dobbiamo distinguere fra “disoccupati” e “inoccupati”. I primi sono tutti coloro che hanno lavorato per un certo periodo e hanno perso il lavoro, oppure non stanno lavorando nel momento in cui vogliono richiedere il prestito, mentre i secondi sono coloro che non hanno mai lavorato, come per esempio i giovani che sono ancora alla ricerca di un primo impiego.

Per entrambe le categorie, in caso di prestito personale, le alternative non sono molte se non possono fornire una qualche garanzia che può arrivare da un’altra persona o dai beni posseduti, a meno che la richiesta di finanziamento serva per aprire un’attività.

In questo caso, se si risponde a determinati requisiti, ci sono delle possibilità anche senza avalli. Al contrario – senza busta paga e senza garante – sarà difficile procedere.

Esistono prestiti per i disoccupati?

La risposta è sì, a determinate condizioni. Parliamo dei canali più diffusi: banche e finanziarie.

Le maglie degli istituti di credito sono piuttosto strette in questi casi, per cui tendenzialmente è meglio provare a contattare una finanziaria. Ultimamente molte società cercano in qualche modo di concludere più contratti possibile, in quanto la situazione economica, a causa della pandemia, non è certamente delle migliori.

A differenza delle banche inoltre, le finanziarie si fanno meno scrupoli ad applicare tassi di interesse più alti, perché è questo fondamentalmente il problema quando le garanzie sono di meno e il rischio è più alto: ottenere sì il prestito, ma a fronte di costi al limite del sostenibile.

prestito per disoccupati

Quali sono quindi i requisiti che un disoccupato può sfruttare per ottenere un prestito?

Il primo è certamente l’avallo di una persona ritenuta solvibile. In mancanza di reddito del richiedente, sarà quest’ultima a garantire il pagamento delle rate previste. Questa persona dovrà avere appunto un reddito dimostrabile, proveniente da lavoro autonomo o dipendente, da una pensione dall’importo sufficiente (in base ai calcoli della finanziaria), oppure offrire in garanzia dei possedimenti (immobili o terreni).

Se sei disoccupato ma proprietario di almeno una casa, molto probabilmente non avrai bisogno di altro: questa modalità è prassi ormai per le finanziarie, per cui se rientri in questa casistica potrai chiedere anche un prestito per uso personale, senza particolari giustificazioni.

Prestiti online per disoccupati

È possibile richiedere un prestito online anche per i disoccupati, perché i documenti richiesti saranno i medesimi. Naturalmente, nel momento in cui ci sarà da caricare le informazioni necessarie, dovrai avere i dati della persona che farà da garante, compresi busta paga o possedimenti, oppure se sei il proprietario di un immobile, dovrai poterlo dimostrare.

Per coloro che desiderano aprire un’attività, invece, ci sono delle strade alternative alle banche e alle finanziarie per i prestiti imprese: i prestiti a fondo perduto degli enti governativi, europei, regionali o comunali.

Invitalia è il soggetto principale a cui vanno inoltrate le richieste: i vari finanziamenti sono suddivisi per categorie e si compongono di una parte a fondo perduto e di un’altra con tasso di interesse di mercato. Più avanti vedremo di cosa si tratta e se sei un potenziale beneficiario.

Prestiti personali per disoccupati

Il prestito personale è quello più difficile da ottenere, perché consiste in un esborso infruttuoso per il soggetto che lo eroga. Si tratta di semplice liquidità e in questo caso sarà necessario una garanzia di quelle che abbiamo già elencato.

Un punto da chiarire riguarda i sussidi. Se sei percettore di reddito di cittadinanza, questo non potrà essere dato come possibile dimostrazione di solvibilità. Questo perché non si tratta di un trattamento previdenziale, ma di un aiuto che può essere revocato in qualsiasi momento per i motivi più svariati: dal cambio della condizione reddituale (anche di un membro della famiglia che non sei tu) a un uso scorretto del sussidio.

Un discorso a parte invece merita l‘indennità di disoccupazione, ovvero la Naspi. In questo caso, se la percepisci e desideri metterti in proprio, esiste l’anticipo indennità Naspi per apertura attività.

Su richiesta esplicita, tutto l’importo residuo della disoccupazione ti verrà dato per intero affinché tu possa aprire la tua impresa. Naturalmente ci saranno delle evidenze da presentare all’ente preposto che in questo caso è l’Inps stesso.

Prestiti per giovani disoccupati

Abbiamo detto come spesso i giovani non siano considerati disoccupati, ma inoccupati: è una piccola differenza ma sostanziale per poter accedere a diverse agevolazioni.

Per prestiti personali dovranno necessariamente presentare delle garanzie, mentre a scopo lavorativo, presso enti governativi come Invitalia, le possibilità sono diverse e molto incoraggianti per i giovani che hanno dei progetti e delle belle idee da trasformare in realtà.

Il mercato del lavoro è sempre più complesso e competitivo per cui, se sei un giovane, perché invece di cercare un’occupazione non provi a crearne una da te?

L’Italia è un Paese che ha bisogno di un rilancio imprenditoriale che sia in grado di creare altri posti di lavoro, perché la popolazione è sempre più anziana e non ci sono più tanti spazi lasciati vuoti come dipendenti.

prestiti per giovani disoccupati

Prestiti per giovani disoccupati per aprire attività

Se sei un giovane sotto i 35 anni oppure una donna e desideri aprire un’attività, potrai fare richiesta a Invitalia presentando un business plan del tuo progetto.

È necessario che la forma della tua impresa sia societaria, perché non sono contemplate le ditte individuali. Mentre per i giovani il limite di età è tassativo per tutti i componenti, per le donne è possibile la forma mista, ovvero possono esserci anche uomini.

I prestiti vengono concessi con una buona percentuale di fondo perduto e questo è molto allettante per coloro che non usufruiscono di un capitale di base. Addirittura la sezione Smart Italia di Invitalia prevede prestiti a start up innovative (principalmente nel campo dell’high tech) che non siano ancora ufficializzate: in questo caso conta davvero soltanto l’idea che comunque andrà messa nero su bianco, con un business plan accurato.

Se fai una ricerca online ci sono molti siti che si occupano esclusivamente di supportarti nella creazione di un progetto che sia completo in tutte le sue parti, perché sono a conoscenza di quali sono le richieste essenziali per vederselo approvare.

Mentre per la platea maschile questo tipo di fondi pubblici riguarda essenzialmente i giovani, per le donne non ci sono limiti di età. Siamo consapevoli di quanto quest’ultime siano penalizzate nel mondo del lavoro e di quanto ci sia la necessità di porre rimedio alle disuguaglianze, in termini di gap salariali e occupazione.

È ampiamente provato che le donne con lavoro sicuro, siano più propense a fare figli: può sembrare che sia il contrario per questioni di tempo, in realtà chi lavora ha la possibilità di pagare chi le aiuta nel crescere la prole.

Se sei una donna e non trovi lavoro, ma hai un sogno da realizzare, perché non provare a buttarti nel mondo imprenditoriale?

Miglior prestito per disoccupati online

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Prestiti per disoccupati senza garante

Se sei disoccupato e non hai nessuno che ti possa aiutare a ottenere un prestito, al momento ci sono alcune opzioni.

Sappiamo che solitamente viene richiesta la presenza di uno stipendio, con un contratto possibilmente a tempo indeterminato. Purtroppo però non sono molti i fortunati a possederne uno, i quanto il mondo del lavoro ha subito negli anni una frammentazione sempre più crescente con larghe fasce di precarietà.

Alcune finanziarie, conscie di questa situazione, richiedono la dimostrazione dell’esistenza di un reddito alternativo. Se per esempio sei in grado di dimostrare di essere un lavoratore occasionale, potrebbe venirti ventilata l’ipotesi di un prestito cambializzato.

Le cambiali non hanno bisogno dell’intervento di un giudice che dia il via al pignoramento dei beni, in quanto si tratta di un titolo subito esigibile ed esecutivo: per questo è ritenuto più vincolante per il debitore. La tipologia di prestito però presuppone la presenza di almeno una garanzia fra reddito derivante dall’affitto di un bene (casa o terreno) oppure da una proprietà. In quest’ultimo caso è possibile aprire un credito ipotecario affinché, in caso di mancato pagamento, il bene potrà essere immediatamente pignorato.

Prestiti per disoccupati senza reddito

Abbiamo visto quali sono tutte le sfaccettature che riguardano un prestito in questa condizione così particolare. Diciamo che richiedere un finanziamento quando non si dispone di nessuna fonte di reddito è particolarmente difficile e anche, se possiamo consigliarti, non del tutto saggio.

Se ti trovi davvero in difficoltà, ci sono degli enti e delle associazioni particolari che aiutano le persone a reinserirsi e magari possono anche proporti corsi di formazione professionale e, in emergenza, si occupano delle tue utenze domestiche e di altri pagamenti urgenti che magari in questo momento non riesci ad affrontare da solo.

Dal momento che si tratta spesso di fondazioni bancarie, forniscono anche prestiti, a patto che questi siano inseriti in un progetto imprenditoriale per il quale potrai essere seguito fino alla sua realizzazione.

prestiti per disoccupati senza garante

Prestiti veloci per disoccupati

Se disponi di una delle garanzie che ti abbiamo elencato, è molto semplice richiedere un prestito. Effettua una breve ricerca online e troverai molti siti di finanziarie e non solo.

Ci sono spazi dedicati alla comparazione dei vari prestiti, con l’indicazione precisa di quali tassi di interesse vengono applicati in base alla richiesta. In questo modo avrai la possibilità di valutare quale secondo te possa essere la società più elastica e meno onerosa, anche se devi mettere in conto che quando non si fornisce un reddito sicuro, ma c’è l’intervento di un garante, il TAEN e il TAEG non potranno mai essere quelli standard, riservati a coloro che possono presentare un contratto di lavoro.

Piccoli prestiti per disoccupati

In realtà l’entità del prestito non è una questione così dirimente nell’erogazione definitiva, perché molto dipende da quali sono le garanzie in essere. Se per esempio la persona che firma l’avallo ha un reddito molto alto, oppure possiede molti immobili, insomma se è benestante, il prestito concesso può essere anche piuttosto ingente.

A questo punto contano gli eventuali accordi fra te e la persona che ha deciso di aiutarti e che dovrà essere pienamente consapevole del fatto che, in caso di tua inadempienza, dovrà essere lei a sopperire.

Inoltre non c’è possibilità di recesso dell’avallante, a meno che non subentri un altro soggetto che però dovrà avere l’ok della finanziaria. In ogni caso non è detto che accettino, anche se la persona che sostituisce quella precedente ha un merito creditizio positivo.

prestiti a fondo perduto per disoccupati

Se invece sei tu stesso a poter dare in garanzia un immobile, il prestito non potrà essere molto consistente, sempre perché non c’è un reddito dimostrabile, anche se la proprietà è tua.

Il rischio per la finanziaria in questo caso si presenta più alto rispetto a qualcuno che possa presentare un reddito, oltre a un immobile. Tuttavia, se non ti servono troppi soldi, può essere una soluzione praticabile, anche perché si tratta di piccoli prestiti che sarai in grado di restituire più facilmente.

Qualsiasi scelta tu decida di fare, fai sempre attenzione ai contratti che sottoscrivi e tieni d’occhio i tassi di interesse TAN e TAEG: il primo è il tasso annuo nominale, ovvero il costo del prestito, mentre il secondo tiene conto del TAN e comprende anche gli oneri accessori (spese d’istruttoria, bolli e altro).

Ecco perché la voce più importante per valutare un prestito è il TAEG, che spesso non è molto chiaro e viene anche scritto in piccolo. Facciamo l’esempio di un prestito a tasso zero: se il Taeg presenta un numero percentuale, significa che non è vero ciò che promettono!

Per essere pienamente consapevole del contratto che stai per firmare, leggi bene tutto il prospetto informativo della finanziaria, in tutte le sue parti. Purtroppo quando si ha bisogno di denaro, non si va tanto per il sottile, tuttavia è fondamentale non mettersi ancora più in difficoltà, soprattutto se si parte da una situazione, come quella della disoccupazione, svantaggiata.

Il tuo obiettivo dovrà quindi essere quello di poter affrontare il prestito e soltanto come estrema ratio far intervenire il tuo garante, perché non hai la certezza che, col passare del tempo, anche la condizione di chi ti ha aiutato non possa mutare.

Se invece la tua situazione è davvero disperata, perché non possiedi nulla e hai bisogno di pagare le bollette, non abbatterti e non affidarti a personaggi loschi e nemmeno a finanziarie che non ti chiedono garanzie in cambio ma che applicano tassi da strozzinaggio (purtroppo ce ne sono e sono legalizzate, fino a quando non vengono scoperte). Se fai una ricerca sul web troverai fondazioni, associazioni ed enti che si occuperanno di te, una volta che sarai in grado di dimostrare di non avere un reddito e di voler ripartire pagando i debiti.

In ultima analisi, se hai tante incombenze da affrontare e hai perso il lavoro, tramite la legge 3 un giudice potrebbe anche stabilire che non sei in grado di onorare i tuoi debiti e arrivare addirittura a dare un colpo di spugna definitivo.

Si chiama cancellazione per sovra-indebitamento ed è molto comune, soprattutto in questo periodo pandemico, perché sono molte di più di quelle che pensi le persone che hanno perso il lavoro o che semplicemente non sono più in grado di sostenere il tenore di vita che avevano prima.

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