Stai cercando casistiche e soluzioni per richiedere i migliori prestiti per cattivi pagatori? Allora hai trovato l’articolo giusto!
Cadere nella trappola del sovraindebitamento purtroppo è più facile di quello si potrebbe pensare. Nel momento in cui un soggetto viene segnalato alla centrale rischi come cattivo pagatore, molto difficilmente riuscirà ad ottenere un prestito seguendo l’iter tradizionale. In questi casi, infatti, molte banche rifiutano l’erogazione del finanziamento.
Altri istituti di credito però hanno ideato prodotti specifici per cattivi pagatori, richiedendo garanzie aggiuntive, per avere la certezza che il cliente possa rimborsare il prestito secondo le rate previste dal contratto. In questo articolo, dunque, vedremo insieme in cosa consistono nel dettaglio i prestiti per cattivi pagatori, come richiederli online anche senza cessione del quinto, cosa sono i prestiti cambializzati e tutto quello che occorre sapere in merito.
Prima di proseguire, ecco una tabella con le migliori piattaforme per prestiti per cattivi pagatori, le loro caratteristiche e i link ai siti ufficiali
Di seguito, invece, trovi una lista delle migliori piattaforme per prestiti per cattivi pagatori online del 2021:
I cattivi pagatori sono dei soggetti che in passato hanno avuto problemi di solvibilità, magari perché hanno interrotto il pagamento di altri prestiti, oppure perché sono stati giudicati protestati.
Quando si verifica un’ipotesi di questo tipo, tra l’altro sempre più frequente a causa della crisi economica che stiamo attraversando, il debitore viene iscritto sui registri del Crif, ovvero della centrale rischi finanziari.
Qualsiasi banca o società finanziaria prima di erogare un prestito fa riferimento proprio a tali registri per verificare l’eventuale presenza del nome del futuro debitore. Questo significa che se il cliente è un cattivo pagatore, a seconda dell’istituto di credito, potrebbe incontrare non poche difficoltà nell’ottenere il prestito, perché molte banche rifiutano la pratica.
Tante altre invece hanno messo a punto dei prodotti che prevedono una serie di garanzie aggiuntive, che se presentate potrebbero permettere l’erogazione del credito, anche se comunque il giudizio finale rimane comunque a discrezione dell’istituto erogante.
Internet ha rivoluzionato moltissimi aspetti della nostra quotidianità. Grazie al web, infatti, oggi possiamo fare con pochissimi click una serie di cose che in passato richiedevano moltissimo tempo.
Questo discorso è valido anche per le richieste di prestiti online per cattivi pagatori. Moltissime banche, infatti, permettono di effettuare la richiesta di finanziamento direttamente dal loro sito web. A seconda della complessità della pratica, anche l’erogazione potrebbe avvenire molto rapidamente.
Ma i vantaggi del web non terminano qui, perché avrai anche la possibilità, grazie ai portali di comparazione tariffe, di mettere a confronto le proposte commerciali di diverse società finanziarie. Tutto questo senza doverti recare personalmente negli uffici di tali società o presso lo sportello di una banca.
In questo modo, quindi, risparmierai moltissimo tempo. Una volta che avrai identificato l’offerta che meglio può soddisfare le tue esigenze, potrai selezionarla per finalizzare la richiesta di finanziamento.
Il tempo di erogazione di un prestito è direttamente proporzionale alla complessità della pratica. Questo perché le banche o le società finanziarie prima di concedere del credito avviano una fase di istruttoria, andando a consultare i registri delle varie banche dati, come quella del Crif. Se il nome del richiedente dovesse comparire su tali registri, la situazione si complicherebbe.
Inevitabilmente le banche a questi soggetti si ritrovano costrette a richiedere ulteriori garanzie. Chiaramente in questi casi l’iter di approvazione si allunga, perché la società finanziaria dovrà avere il tempo materiale per verificare che le garanzie supplementari fornite dal cattivo pagatore siano sufficienti per accettare la pratica.
In condizioni di normalità, ovvero di un soggetto con un passato creditizio pulito, molti istituti di credito riescono ad erogare il prestito anche in 24-48 ore.
Per un cattivo pagatore, invece, raramente si riescono a rispettare queste tempistiche, anche se dobbiamo comunque precisare che rispetto al passato è diventato tutto più veloce.
Anche l’entità dell’importo richiesto attraverso un prestito incide sull’esito della richiesta. Maggiore sarà la cifra, infatti, tanto più basse saranno le possibilità di vedersi accettata la pratica, e questo discorso è maggiormente valido per i cattivi pagatori.
Molte banche e società finanziarie, però, per i piccoli prestiti hanno studiato delle formule in grado di andare incontro alle esigenze anche dei cattivi pagatori.
Con la definizione piccoli prestiti, facciamo riferimento a dei finanziamenti che solitamente hanno un importo compreso tra i 500 euro e i 2.000 euro. Alcuni istituti di credito possono arrivare a far rientrare in questa categoria anche dei prestiti fino a 5.000 euro, ma sicuramente non oltre.
Generalmente, per i cattivi pagatori che intendono richiedere un piccolo prestito, la soluzione più adottata è quella della cessione del quinto dello stipendio, riservata chiaramente ai lavoratori dipendenti o ai pensionati.
Attraverso questa formula, la banca ha la certezza del pagamento delle rate, perché verrà applicata una trattenuta direttamente sulla busta paga dal datore di lavoro, che provvederà successivamente a versarla all’istituto.
L’importo massimo di questa trattenuta è appunto del quinto della retribuzione percepita, al netto dei contributi previdenziali, delle trattenute e di eventuali altri prestiti in corso.
Nonostante l’iter sia più complicato, anche i cattivi pagatori possono ottenere un prestito. Per questa categoria di consumatori, infatti, molti istituti hanno ideato dei prodotti specifici che prevedono garanzie aggiuntive da fornire.
Per i lavoratori dipendenti cattivi pagatori, ad esempio, molto spesso è sufficiente richiedere un prestito attraverso la formula del quinto dello stipendio.
Come spiegato in precedenza, il prestito con cessione del quinto prevede l’applicazione di una trattenuta direttamente sulla busta paga nei limiti del 20% della retribuzione stessa.
Altre formule, invece, sono rivolte a coloro che possiedono una casa di proprietà. In questi casi le banche richiedono l’apertura di un ipoteca sull’immobile, di pari valore al prestito richiesto.
In questo modo, se il cliente dovesse diventare insolvente, la banca potrebbe rivalersi sulla casa mettendola all’asta per recuperare l’importo mancante. Chiaramente se la cifra recuperata fosse più alta delle rate residue, la parte eccedente al debito sarebbe liquidata al cliente.
Un altro tipo di garanzia che potrebbe essere accettata dagli istituti di credito è quella di un’eventuale rendita fissa. L’esempio più frequente è quello del canone di locazione percepito da un’abitazione di proprietà messa in affitto.
Infine, ai cattivi pagatori molto spesso viene proposta una soluzione di prestito che prevede la firma di un garante. Si tratta solitamente di un amico o di un parente che si assumono la responsabilità del mancato pagamento delle rate del debitore. Questo significa che se il titolare del debito dovesse diventare insolvente, la banca avrà modo di rivalersi sul garante per recuperare l’importo mancante.
Miglior prestito per cattivi pagatori online
Ai cattivi pagatori che effettuano una richiesta di pagamento in banca o presso una società finanziaria, la soluzione che più frequentemente viene proposta è quella della cessione del quinto.
Come spiegato in precedenza, la cessione del quinto prevede che il pagamento delle rate non avvenga in maniera tradizionale attraverso il conto corrente o con i bollettini postali.
Con la cessione del quinto viene infatti applicata una trattenuta sulla busta paga che non potrà oltrepassare il quinto dello stipendio, quindi il 20%. In questo caso sarà direttamente il datore di lavoro a versare l’importo della rata all’istituto di credito. La stessa formula viene proposta anche ai pensionati. Per questa categoria il ruolo del datore di lavoro viene svolto direttamente dall’ente previdenziale.
Anche se la cessione del quinto è la soluzione più proposta ai cattivi pagatori per ottenere un prestito, non è certamente l’unica. In alternativa, infatti, molto spesso le banche offrono la possibilità di richiedere un prestito con garante. Il garante è una figura che sostanzialmente si sostituirà al debitore se questo dovesse interrompere il pagamento delle rate.
Anche il garante a sua volta dovrà soddisfare alcuni requisiti, e tra questi troviamo il fatto che non sia stato giudicato un cattivo pagatore attraverso l’iscrizione del nome sui registri della centrale rischi.
Oltre a questo, il garante presentare la prova di un reddito da lavoro dipendente o eventuali altre garanzie, come quella della proprietà di un immobile su cui la banca possa rivalersi in caso di insolvenza di entrambe le figure, debitore e garante.
Nella categoria piccoli prestiti rientrano tutti quei finanziamenti che hanno un importo compreso 500 euro e i 2.000 euro. Per alcuni istituti di credito, anche le richieste fino a 5000 euro vengono considerate come piccoli prestiti, ma sicuramente non oltre.
Come spiegato in precedenza, l’entità dell’importo richiesto influisce anche sull’esito della richiesta di finanziamento. Questo perché tanto più alta sarà la cifra desiderata, maggiori saranno le possibilità che la banca rigetti la pratica.
Ovviamente è molto più probabile ottenere un mini prestito piuttosto che un prestito tradizionale, e tale discorso è valido anche per i cattivi pagatori, anche se questo non significa che non siano tenuti a presentare garanzie maggiori rispetto a un consumatore dal passato creditizio pulito.
In questi casi, infatti, le banche solitamente propongono delle soluzioni alternative. Tra le principali troviamo sicuramente quella del prestito con garante. Il garante – come abbiamo appena detto – è una figura in grado di soddisfare determinati requisiti finanziari che, attraverso una firma apposta sul contratto di finanziamento, si assume le responsabilità del debito contratto.
Cosa succede se il debitore interrompe il pagamento delle rate diventando insolvente? Semplicemente la banca si rivarrebbe proprio sul garante, che a questo punto sarebbe obbligato a terminare il pagamento delle rate residue.
Per essere considerata attendibile come garante, una persona deve presentare a sua volta delle garanzie, come quella della busta paga proveniente da un lavoro dipendente, piuttosto che la proprietà di un immobile su cui aprire un’ipoteca.
Anche una rendita percepita mensilmente come quella proveniente da un immobile messo in locazione potrebbe essere ritenuta sufficiente come garanzia, soprattutto per i piccoli prestiti.
Nella categoria prestiti personali solitamente rientrano quei finanziamenti che non sono finalizzati all’acquisto di un bene o di un servizio. In questi casi il futuro debitore richiederà semplicemente della liquidità per un progetto personale o per fronteggiare un’emergenza, ma senza dichiarare il motivo della richiesta all’istituto erogante.
La banca però, prima di erogare il prestito, effettua delle indagini sul passato creditizio del cliente. Questo avviene per verificare che il suo nome non risulti iscritto sui registri della centrale rischi. Se così fosse, invece, la società finanziaria si troverebbe costretta a richiedere delle garanzie aggiuntive per essere certa che il debitore non diventi nuovamente insolvente.
Una delle formule più utilizzate, come spiegato in precedenza, è quella cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Le banche ricorrono spesso a questa soluzione semplicemente perché hanno la garanzia che il datore di lavoro, o l’ente previdenziale per i pensionati, verseranno le rate al posto del cliente.
Ma quella della cessione del quinto non è l’unica soluzione di prestiti personali per cattivi pagatori. In alternativa, infatti, molti istituti propongono dei prodotti con garanzie differenti.
Tra questi troviamo sicuramente i prestiti personali con garante. In questa formula, oltre alla banca e al debitore, è presente terza figura definita appunto garante. Tale soggetto, che solitamente è rappresentato da un amico o un parente, porrà la sua firma sul contratto di finanziamento in qualità di coobbligato. Il meccanismo in questi casi è molto semplice.
Se il debitore dovesse interrompere il pagamento delle rate infatti, la banca si rivolgerà proprio al garante per recuperare le rimanenti rate previste dal piano di ammortamento. A sua volta anche il garante deve soddisfare precisi requisiti, ed essere quindi un soggetto finanziabile. Ad esempio se il garante è stato giudicato cattivo pagatore, non verrà accettato dalla banca.
Lo stesso discorso è valido se il garante non è in grado di presentare una prova di un reddito, proveniente da lavoro dipendente piuttosto che da rendite differenti.
Altre soluzioni di prestiti personali per cattivi pagatori senza cessione del quinto richiedono che il debitore sia proprietario ad esempio di un immobile. In questi casi, per ottenere l’erogazione prestito, la banca proporrà l’apertura di una ipoteca su tale immobile.
Se il debitore dovesse diventare insolvente, l’istituto di credito avrebbe modo di mettere all’asta la proprietà per recuperare l’importo mancante delle rate.
Un’ultima soluzione che viene proposta ai cattivi pagatori è quella dei prestiti con cambiali. Si tratta di una formula che in passato veniva molto utilizzata, ma che con il passare degli anni è stata gradualmente abbandonata soprattutto dalle banche.
Alcune società finanziarie, invece, continuano a proporre i prestiti cambializzati ai cattivi pagatori.
Per la società finanziarie le cambiali rappresentano una garanzia, perché in caso di insolvenza potrebbero sfruttarne il loro potere esecutivo. In parole povere, se il debitore dovesse interrompere il pagamento delle rate, la finanziaria potrebbe pignorare i beni di proprietà del cliente e rimetterli in vendita per recuperare l’importo mancato.
Dobbiamo precisare comunque che questa formula dovrebbe essere considerata come ultima spiaggia, anche e soprattutto perché il costo dei finanziamenti è molto più alto rispetto ad un prestito tradizionale.
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