Ti servono informazioni precise e complete sui prestiti cattivi pagatori? Allora hai trovato l’articolo giusto!
Prima di proseguire, però, ecco una tabella con le migliori piattaforme per prestiti cattivi pagatori, le loro caratteristiche e i link ai siti ufficiali
Di seguito, invece, trovi una lista delle migliori piattaforme per prestiti cattivi pagatori online del 2021:
Fino a poco tempo fa i cattivi pagatori erano del tutto esclusi dall’accesso al credito, proprio perché le segnalazioni alle banche dati di merito creditizio, non consentivano più di erogare prestiti di nessun tipo, nemmeno per l’acquisto di un elettrodomestico a rate.
Quando parliamo di registri di cattivi pagatori, in realtà, ci riferiamo a specifiche banche dati che comunicano con tutti gli istituti di credito in tempo reale, in cui vengono iscritte tutte le persone che abbiano richiesto qualche forma di finanziamento.
Le banche dati del merito creditizio si definiscono Sic, ovvero Sistemi di Informazioni Creditizie.
La più famosa fra queste è il Crif, ma ce ne sono altre gestite da società private, come Experian Cerved o Ctc, fino a quella più importante che è la centrale rischi di Bankitalia, in cui sono segnalati i cattivi pagatori con debiti insoluti che superano i 30.000 euro.
Tuttavia non è così immediato essere segnalati come cattivi pagatori, anche se a volte, i soggetti coinvolti possono essere del tutto inconsapevoli e più avanti vedremo perché.
Per prima cosa, non pensare che sia sufficiente una sola rata e neanche un pagamento un po’ fuori dalle date previste, per essere schedati da queste società.
La segnalazione può partire nel caso in cui tu non pagassi due rate consecutive, ma neanche così sarà immediata, perché la tua finanziaria o banca dovrà inviarti un avviso, almeno 15 giorni prima, per mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno, invitandoti a regolarizzare la tua posizione e, nel caso in cui tu provvedessi al pagamento, non ci sarebbe nessun problema.
A seguito della crisi pandemica e della crisi economica in generale, è cresciuto sempre di più il numero di persone con problemi finanziari e che non riescono più a risollevarsi perché, anche in presenza di un lavoro, non possono beneficiare di un aiuto.
La platea di coloro che si ritrovano con queste problematiche è diventato tale, per cui banche e finanziarie sono dovute ricorrere a degli escamotage per finanziare ugualmente anche i cattivi pagatori e protestati, perché rischiavano di avere sempre meno clienti.
Se ti rispecchi in questa categoria, in questa guida ti spiegheremo quali sono le modalità di erogazione per i prestiti ai cattivi pagatori e quali requisiti sono necessari.
Cattivi pagatori e protestati possono oggi contare un allentamento delle maglie di banche e finanziarie che hanno deciso di valutare la gravità complessiva della situazione creditizia. Naturalmente, in base alla tua situazione, queste maglie potranno essere più larghe o più strette, soprattutto per quanto riguarda l’importo massimo erogabile.
In linea generale le modalità d’erogazione sono le seguenti:
Il più diffuso è certamente la cessione del quinto, tuttavia anche questa tipologia è soggetta a delle restrizioni, perché il contratto di lavoro dovrà essere a tempo indeterminato e, nel caso dei pensionati, l’importo della pensione, escludendo il quinto, dovrà essere al di sopra della soglia di povertà.
Il doppio quinto invece è il prestito che ti viene concesso come ampliamento di una cessione del quinto già in essere. in definitiva, per legge, non sarà possibile superare i due quinti dello stipendio con le rate.
Paradossalmente un disoccupato è spesso equiparato a una partita IVA, questo perché entrambe le categorie non offrono una garanzia certa per quanto riguarda la frequenza delle entrate.
Tuttavia la differenza ci sarà eccome nel momento in cui è possibile presentare un garante: anche con garante solido il prestito a un disoccupato non potrà superare i 5000 euro, mentre a chi presenta una dichiarazione dei redditi, il finanziamento potrà essere modulato sul fatturato.
Meno conosciuto e sfruttato è il prestito con cambiali. Anche se cattivo pagatore o protestato, con le dovute garanzie (di un avallo o di una casa di proprietà per la quale si percepisce un affitto), un prestito con cambiali potrà arrivare anche fino a 70.000 euro. Il motivo risiede nel fatto che la cambiale è un titolo esigibile immediatamente e consente un pignoramento diretto, senza l’intervento di un giudice: una sicurezza in più per coloro che devono erogare il prestito.
Il prestito ipotecario invece presuppone che, anche se disoccupato, tu possa dare degli immobili in garanzia. Indipendentemente dalla tua situazione lavorativa e del tuo merito creditizio, questa è considerata la condizione migliore per ottenere un prestito.
Abbiamo visto come sia possibile anche per questa categoria ottenere dei finanziamenti, anche se con le dovute garanzie. La presenza di un reddito certo è quasi sempre fondamentale, altrimenti puoi sempre far riferimento a una persona di tua fiducia che possa garantire per te.
Naturalmente la posizione del garante dovrà essere quella di un soggetto solvibile, non protestato o cattivo pagatore a sua volta e consapevole di ciò che sta per firmare.
Troppo spesso si vedono controversie per questi motivi, per cui se devi coinvolgere qualcuno cerca di essere il più trasparente possibile e renderlo partecipe di tutte le procedure necessarie per portare l’operazione a buon fine.
Esistono molte finanziarie che offrono prestiti online e molte di queste sono in grado di dare un esito in meno di 48 ore.
A volte sono sufficienti anche solo 24 ore per avere il riscontro della propria richiesta, tuttavia l’importo non supererà i 30.000 euro e sarà necessario presentare la busta paga o la pensione.
La cessione del quinto è la più comune come proposta per questo tipo di prestiti veloci, tuttavia nel caso di cattivi pagatori l’importo massimo sarà comunque stabilito dalla compagnia, in base alla tua richiesta e i tassi di interesse applicati saranno sicuramente più alti rispetto a chi non ha una segnalazione alle banche dati creditizie.
Abbiamo visto come con la presentazione di uno stipendio sia molto più semplice ottenere un prestito con cessione del quinto, anche se sei un cattivo pagatore.
Ma cosa succede se non disponi di una busta paga? Le alternative non sono molte: avrai bisogno di un garante, o tu stesso dovrai poter dimostrare di possedere dei beni da ipotecare.
In caso di assenza di stipendio, se per esempio sei un lavoratore autonomo, certamente sarà importante la tua dichiarazione dei redditi che, se ritenuta sufficiente, potrebbe bastare per un piccolo prestito anche senza garanzie. Per cifre più importanti, dovrai necessariamente avvalerti di un garante oppure dovrai offrire qualche bene immobile affinché la finanziaria, o la banca, possa ipotecarlo.
Naturalmente per quest’ultima opzione ne varrà la pena se richiedi una cifra un po’ cospicua, altrimenti per poche migliaia di euro ti converrà trovare della strade alternative, meno rischiose (perdere la casa per 5000 euro non è proprio il caso).
Il prestito cambializzato è uno dei meno conosciuti ma più idonei se sei protestato o cattivo pagatore. Potrai infatti richiederlo anche se sei disoccupato, ma facendoti affiancare da un garante oppure dimostrando di avere qualche reddito o entrata alternativa, come per esempio un affitto.
A seconda dell’importo richiesto, la finanziaria o la banca potrebbe anche proporti di ipotecare uno dei tuoi beni, affinché si possa raggiungere una cifra più elevata per il tuo finanziamento.
Il prestito con cambiali è forse il più indicato per i possessori di partita IVA, proprio perché a fronte di un reddito comunque dimostrato, anche se con 730, la cambiale è ritenuto un titolo subito esigibile ed è ritenuto molto sicuro dalle banche. La cambiale, se non onorata, prevede un protesto molto pesante per chi lo subisce, più grave rispetto alla rata non pagata.
Inoltre non ci sarà bisogno di interpellare il tribunale per avere il sequestro immediato dei beni. Se ti senti sicuro e pensi di poter essere in regola con i pagamenti, le cambiali sono un’opzione poco sfruttata ma molto interessante se sei un cattivo pagatore.
Miglior prestito per cattivi pagatori online
A volte non abbiamo bisogno di troppo denaro, ma semplicemente non riusciamo a far fronte alle spese e alle incombenze di casa, perché ci ritroviamo in un momento di difficoltà.
Ecco che anche se sei cattivo pagatore e se, per esempio, devi pagare un po’ di bollette arretrate, puoi ottenere velocemente un prestito di anche soli 1000 euro e il tuo contratto di lavoro non dovrà essere necessariamente a tempo indeterminato.
Spesso si può concordare anche la restituzione in base alla durata del contratto stesso, tuttavia la sola esistenza di un lavoro dimostrabile, in qualunque sua forma è nella maggior parte dei casi sufficiente per vedere la tua richiesta approvata.
Potrai richiederlo molto velocemente online e la risposta sarà disponibile nell’arco di 48 ore e a volte anche soltanto 24.
In questo caso probabilmente ti verrà richiesta una condizione lavorativa un po’ più solida, come il tempo indeterminato o una pensione che sia sufficiente a coprire il debito (poiché più sale l’importo, più è necessario offrire garanzie di qualche sorta).
Naturalmente un garante è la soluzione migliore se non hai redditi dimostrabili. Non ti conviene, per una cifra così piccola ipotecare i tuoi beni.
Per gli artigiani il discorso non cambia molto. Purtroppo a causa dell’emergenza Covid molti lavoratori autonomi hanno subito grosse perdite di fatturato e il Governo ha predisposto dei prestiti a garanzia statale anche molto convenienti, ma la conditio sine qua non per poterlo richiedere è appunto che non ci sia una segnalazione al Crif o un protesto.
In questo caso l’iter da seguire è sempre quello che di avvalersi di un garante o di ipotecare i propri beni.
Abbiamo visto quali sono i metodi previsti per banche e finanziarie, tuttavia c’è un’ultima possibilità che in questa guida non abbiamo ancora considerato: il prestito su pegno.
Il banco dei pegni è operativo da moltissimi anni e ora è possibile contattarlo direttamente online nella massima discrezione. Si tratta di dare in pegno, appunto, un proprio bene in oro.
Questo verrà valutato e, in base all’esito della perizia, ti verrà comunicato il valore stimato: questa cifra sarà l’importo del prestito che ti sarà concesso. Naturalmente in questo caso non ci sarà nessuna valutazione della tua situazione patrimoniale o lavorativa, perché in caso di mancato pagamento, salvo rinvii concordati, perderai il tuo avere.
In situazioni molto drammatiche, le persone spesso vendono l’oro e i gioielli di famiglia, mentre in questo caso non sarà necessario perdere le tue cose, perché saranno cedute in prestito per ottenere un semplice finanziamento.
Se disponi quindi di qualche oggetto che secondo te può garantirti un prestito veloce e sufficiente per i tuoi bisogni, il prestito su pegno è sicuramente il meno complicato e il più sicuro, anche perché non dovrai attendere esiti, coinvolgere altre persone e mettere a rischio il tuo patrimonio, se presente.
Abbiamo visto come le banche e le finanziarie abbiano un po’ ceduto sulle proprie richieste di garanzie ed è evidente come questo cambio di atteggiamento, nei confronti dei consumatori, sia dovuto alla congiuntura economica molto sfortunata.
Il mercato si adegua sempre all’andamento dell’economia e, continuando a rifiutare cattivi pagatori, gli istituti di credito avrebbero finito per ritrovarsi senza clienti.
In ogni caso, ti consigliamo di fare molta attenzione a chi ti rivolgi: non ti fidare di chi non fa domande sulla tua situazione economica, perché potrebbe poi applicarti dei tassi da strozzinaggio, anche se la finanziaria è regolarmente iscritta all’albo dei mediatori creditizi e operativa sul mercato.
Potresti infatti ritrovarti in una situazione ancora peggiore di quella di partenza, perché oggettivamente con degli interessi troppo alti diventa impossibile ripagare il proprio debito.
Piuttosto, nel peggiore dei casi, ci sono delle associazioni, finanziate da vere e proprie fondazioni bancarie, che si occupano di aiutare persone che si trovano in difficoltà. Sono sicure, serie e possono intervenire in modo molto efficace, proprio perché alle spalle ci sono i colossi bancari.
Le trovi facilmente anche su internet e puoi richiedere informazioni direttamente dal loro sito.
Prima di chiedere un prestito, evita di inviare subito la richiesta online, senza prima aver verificato se un determinato prodotto ti si addice. Un eventuale rifiuto potrebbe essere infatti un ulteriore segnalazione negativa e partirebbe nuovamente il conteggio dei mesi di permanenza della tua segnalazione come cattivo pagatore.
In apertura, abbiamo spiegato come spesso molti sono inconsapevoli di essere stati segnalati alle centrali di rischio e questo avviene principalmente perché magari si sono visti rifiutare un finanziamento.
La permanenza delle segnalazioni nelle banche dati per un ritardo nel pagamento di due rate non può rimanere per più di 12 mesi, nel caso di più di due rate 24 mesi e nel caso di un debito non sanato non più di 36 mesi. Se invece il tuo prestito venisse rifiutato, dovrai aspettare 30 giorni prima di poter nuovamente effettuare una nuova richiesta.
La soluzione in questo caso è quella di utilizzare i siti comparativi. La maggior parte di questi siti ti farà compilare un form con l’importo del finanziamento richiesto, la finalità e poche altre informazioni personali. In questa fase non ci sarà nessuna valutazione preliminare della tua posizione, ma semplicemente ti verranno proposti i prodotti disponibili per il tuo caso.
Nel caso in cui non fossero presenti opportunità, evita di contattare direttamente la finanziaria per effettuare la tua richiesta e aspetta che ci sia una soluzione che possa essere in linea con il tuo profilo e le tue esigenze.
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