Stai cercando informazioni su Prestiamoci? Sei nel posto giusto!
Prestiamoci è una piattaforma web che consente il prestito tra privati appartenenti alla sua community.
Questo tipo di servizio, che prende il nome di social lending, mette in comunicazione due tipologie di figure: i prestatori, che mettono a disposizione i loro capitali, e i richiedenti, che necessitano di denaro per i loro progetti.
Spesso definito P2P Lending, il prestito tra privati ha preso particolarmente piede negli ultimi anni, e Prestiamoci è una delle società che per prime ha creduto in questo sistema nel nostro Paese.
Prima di iniziare, nella tabella sottostante trovi tutti i profili di Prestiamoci, le caratteristiche ed il link al sito ufficiale.
Il panorama dei servizi di crowdfunding analoghi a quello offerto da Prestiamoci è dunque diventato piuttosto affollato, sia di società italiane che estere.
Per quanto riguarda Prestiamoci, possiamo sicuramente dire che la società nel corso degli anni si è dimostrata stabile e affidabile, e le moltissime recensioni e opinioni reperibili online rappresentano la conferma di queste considerazioni.
Questo perché sono tutte tendenzialmente positive. Ciò che viene però segnalato come negativo, sono le spese legate ad eventuali ritardi sul pagamento di una rata.
Inutile sottolineare come la quasi totalità delle società finanziarie includano opzioni che permettono di saltare una o più rate nel corso di un anno, e di vedersi “accodato” l’importo alla fine del piano di ammortamento.
Questa possibilità non è invece concessa da Prestiamoci, e le spese da affrontare in caso di ritardi o problematiche varie, di fatto annullano la convenienza di questa forma di prestito.
Analizzando la situazione dalla parte dell’investitore invece, dobbiamo segnalare che al pari del rischio di perdere il capitale investito, davvero molto contenuto, corre parallela anche l’entità del possibile profitto, comunque inferiore a molte altre piattaforme analoghe di P2P lending.
Di seguito trovi una tabella che mette a confronto Prestiamoci e le principali alternative sul mercato, le loro caratteristiche ed il link al sito ufficiale.
Il social lending sta di fatto rivoluzionando l’accesso al credito per privati e aziende. Negli ultimi anni sono in aumento sia le persone che cercano un canale alternativo alle banche, che le piattaforme in grado di far incontrare domanda e offerta.
Il P2P lending quindi, sta puntando a diventare un modo capace di generare una rendita passiva con un tasso di rischio contenuto.
Tra quelle del nostro paese particolarmente note possiamo citare sicuramente Smartika. La società è di proprietà di Banca Sella, il medesimo istituto su cui Prestiamoci poggia i pagamenti. Nata nel 2012, la piattaforma permette anche in questo caso l’incontro di domanda e offerta.
Il market place dunque, propone agli investitori progetti affidabili e meritevoli, dunque già pre-selezionati da Smartika stessa.
Tra i principali punti a favore possiamo riportare l’estrema rapidità con cui ai borrower è consentito sapere l’eventuale finanziabilità dei loro progetti, nonché un’estrema facilità di utilizzo di tutte le funzionalità della piattaforma.
In maniera analoga a Prestiamoci, anche Smartika suddivide i richiedenti a seconda della loro classe di rischio, assegnata sulla base della storia creditizia, nonché sull’effettiva durata del prestito.
Il rischio, per quanto presente, rimane comunque contenuto, anche grazie al fatto che il denaro messo a disposizione viene frazionato in maniera del tutto automatica tra almeno 50 richiedenti.
Prestare denaro sul market place di Prestiamoci significa effettuare un investimento sotto tutti i punti di vista. Analogamente a quanto avviene per i richiedenti, anche i prestatori dovranno procedere in prima battuta con una registrazione sul portale.
Per aprire l’account sarà necessario comunicare i propri dati anagrafici, caricare un documento di riconoscimento, fornire una prova di residenza, e indicare il conto corrente associato.
Il secondo passo consiste nel compilare un questionario che servirà ai consulenti di Prestiamoci per valutare l’adeguatezza del profilo in qualità di investitore.
Una volta superato anche questo step si dovrà procedere effettuando un bonifico dell’importo che si intende investire, e da ultimo selezionare su quali prestiti si intende farlo, creando di conseguenza un vero e proprio portafoglio di investimenti.
Il capitale messo a disposizione dal prestatore verrà suddiviso in quote di 50 euro. Attraverso questo sistema l’investitore avrà modo di diversificare il portafoglio, andando di conseguenza a diminuire il rischio.
Questa scelta potrà avvenire selezionando manualmente i singoli finanziamenti presenti sulla piattaforma, o in alternativa lasciando a Prestiamoci stessa il compito della creazione del portafoglio.
Il prestatore a questo punto, con cadenza mensile e partendo dal mese seguente a quello di erogazione, riceverà il rimborso delle quote investite nei diversi progetti, comprensive chiaramente degli interessi maturati.
Optando per la modalità automatica inoltre, c’è anche l’opportunità di reinvestire la cassa, andando di conseguenza ad ottenere guadagni maggiori.
Sulla piattaforma di Prestiamoci sono disponibili diverse tipologie di prestiti, diversificate a seconda della finalità. Tra i principali troviamo:
Oltre a quelli principali elencati, tra i possibili richiedibili sulla piattaforma di Prestiamoci troviamo i prestiti per liquidità, per l’acquisto di una nuova moto, di pannelli fotovoltaici, di un camper, e molti altri ancora.
Per la figura del richiedente, il beneficio primario derivante dalla richiesta di un finanziamento sul marketplace di Prestiamoci è quello di accedere a tassi d’interesse mediamente più bassi rispetto a quelli proposti dal mercato.
I tassi realmente applicati variano a seconda della classe di rischio, assegnata chiaramente dal team di Prestiamoci. Si parte con una valutazione “A”, dunque eccellente, fino alla “G”, sufficiente.
Entrando nel dettaglio, quelli elencati di seguito sono i tassi di interesse applicati sulla rispettiva classe di valutazione:
Se dovesse verificarsi la situazione di un mancato pagamento di una rata, sarà necessario informare immediatamente Prestiamoci.
L’eventuale addebito mancato di una rata, necessiterà della regolarizzazione attraverso bonifico bancario, utilizzando le coordinate ricevute sul proprio indirizzo e-mail di registrazione. Se il pagamento di una rata dovesse saltare, la piattaforma incaricherà una società di recupero crediti.
Inutile sottolineare come nel caso del pagamento avvenuto in ritardo, ci saranno anche delle spese aggiuntive da sostenere, ovvero:
Come ampiamente ripetuto, prestare denaro attraverso la piattaforma di Prestiamoci equivale ad un vero e proprio investimento.
Questo perché la figura cederà il suo denaro esattamente come farebbe un istituto di credito, e incasserà in un secondo momento la somma messa a disposizione maggiorata degli interessi previsti.
Il vantaggio primario è che rispetto ad altre forme di investimento, il tasso di interesse è piuttosto vantaggioso.
Questo però non significa che non esista un rischio, presente in qualsiasi forma di investimento.
Il consiglio in queste situazioni è sempre il medesimo, ovvero quello di mettere in gioco capitali che anche se persi non arrecherebbero danni all’economica familiare.
Anche in questo caso il tasso di interesse varia a seconda di una classe di valutazione assegnata, e parte dal 2,62% fino al 4,70%.
Quelli che sono i profitti derivanti dalle attività di investimento, quindi anche da quelle di prestito sulla piattaforma di Prestiamoci o altre analoghe, sono sottoposti ad una ritenuta fissa del 26%. Parliamo della medesima ritenuta applicata sui conti correnti o sui conti deposito.
La piattaforma di Prestiamoci richiede chiaramente una commissione di iscrizione per remunerare il suo operato, variabile a seconda della figura in gioco, richiedente e prestatore.
Nel dettaglio, tale commissione per il richiedente è compresa tra lo 0,54% e il 7,56% di quello che è l’importo finanziato. Per il prestatore invece, è pari all’1% del denaro investito.
Investire in questo modo sulla piattaforma ha chiaramente dei pro e dei contro. Tra i primi troviamo:
Per quanto concerne i contro invece, i principali sono i seguenti:
Come anticipato, Prestiamoci è una piattaforma online P2P lending, quindi che mette in comunicazione prestatori e richiedenti. La società, che dunque si occupa di prestiti tra privati, è gestita da Agata Spa, autorizzata legalmente nella figura di intermediario finanziario.
Come previsto dalla normativa attuale, la raccolta di denaro atta a coprire le richieste di finanziamento, viene effettuata su conti esterni e separati dalla società.
In questo caso la banca di appoggio per Prestiamoci è Banca Sella, che si occupa quindi dell’incasso di quelle che sono le rate mensili previste dai piani di ammortamento dei prestiti sulla piattaforma.
Il funzionamento alla base di questo servizio è piuttosto semplice. Nel momento in cui l’utente decide di registrarsi, potrà farlo come prestatore o come finanziato.
Nel primo caso lo scopo della registrazione è quello di ottenere un profitto in un ottica di diversificazione dell’investimento. Il finanziato invece potrà accedere ad un prestito sfruttando un canale alternativo rispetto al tradizionale bancario.
Come vedremo successivamente, in entrambi i casi la procedura di registrazione è piuttosto semplice, seppur vadano chiaramente rispettati alcuni requisiti.
Il servizio offerto da Prestiamoci, attiva sul territorio da dieci anni, consiste nel facilitare lo scambio di denaro tra privati. Tutto questo senza che possa esserci l’intermediazione finanziaria di un istituto di credito o di una banca.
In questo modo Prestiamoci distribuisce quella che sarebbe la commissione per remunerare la banca tra le due figure coinvolte, prestatori e richiedenti.
Ai primi viene concesso un tasso di interesse che rappresenta il loro profitto derivante dall’investimento.
Ai richiedenti invece vengono offerte condizioni di prestito migliori rispetto al tradizionale canale bancario. Inoltre dobbiamo specificare che tutta la gestione è completamente digitale, fin dal processo di registrazione. Questo significa chiaramente risparmiare moltissimo tempo in lenta e inutile burocrazia.
Come anticipato, le figure coinvolte nel servizio sono due, prestatori e richiedenti:
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