Stai cercando informazioni sul POS portatile? Sei nel posto giusto!
I pagamenti elettronici stanno prendendo sempre più piede, e per questo motivo anche gli esercenti, le piccole attività e i professionisti devono adeguarsi attrezzandosi con un POS, magari portatile e che per questo motivo non richiede particolari installazioni. In questo articolo dunque, metteremo a confronto i migliori sul mercato, cercando di capire come funzionano, quanto costano, come configurarli, quali sim mettere e come fare per averli.
Di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inseriti i migliori POS portatili, le loro caratteristiche e il link al sito ufficiale.
migliori pos portatili
Di seguito invece trovi una lista completa di tutti i migliori POS portatili sul mercato:
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Il POS portatile in linea di massima funziona come un tradizionale terminale POS. L’innovazione in questo caso è rappresentata dalla possibilità che questi apparecchi non fanno affidamento ad una linea fissa o ad un sistema wireless. A seconda del modello i POS portatili possono prevedere l’impiego di una sim dati o in alternativa una modulo bluetooth per il collegamento diretto allo smartphone o al tablet.
Quello dei POS portatili è un mercato decisamente variegato, e i modelli in circolazione hanno costi decisamente variabili. I modelli più economici partono da poche decine di euro, ma quelli più evoluti, simili ai tablet Android e per questo definiti Smart, possono arrivare a qualche centinaio di euro. Dobbiamo precisare però, che quello del costo iniziale è uno dei fattori probabilmente meno importanti da valutare.
Al contrario dovrai prestare una particolare attenzione alle condizioni economiche, quindi alle commissioni applicate alle transazioni. Sbagliare il piano tariffario alla lunga potrebbe infatti rivelarsi controproducente, soprattutto nelle situazioni di quelle attività commerciali che fanno un utilizzo intensivo dei pagamenti elettronici.
La configurazione di un lettore POS portatile è solitamente piuttosto semplice, e non richiede particolari competenze. Il primo passo da muovere è chiaramente quello di mettere in carica il terminale. Per alcuni modelli è sufficiente un comune caricabatteria come quelli utilizzati per gli smartphone. Altri invece necessitano di un dock di ricarica, o comunque lo prevedono opzionale.
Una volta caricato completamente l’apparecchio, per i terminali che funzionano con scheda SIM dati non si dovrà fare nulla altro se non seguire le semplici istruzioni del manuale. Per i modelli invece privi dello slot SIM, è previsto il funzionamento attraverso il bluetooth dello smartphone, e per questo motivo sarà necessaria una procedura di accoppiamento come quella di qualsiasi altro dispositivo bluetooth.
Le sim da inserire nei lettori POS portatili sono quelle destinate al solo traffico dati. Questo perché i POS necessitano solamente di una connessione internet per dialogare con l’istituto che accetta i pagamenti elettronici, e non certamente di telefonare come invece accade con lo smartphone. Quella della scelta della scheda SIM è una fase che richiede una certa attenzione.
Le transazioni infatti, non consumano moltissimo traffico, ma chiaramente il discorso può cambiare per quelle attività commerciali che fanno un utilizzo intensivo dei pagamenti elettronici. Per questo motivo è sempre opportuna una valutazione della migliore offerta in termini di costo della sim, dell’abbonamento mensile, e del quantitativo di traffico dati incluso nel pacchetto.
La procedura per avere un POS portatile è sostanzialmente la medesima per ogni modello, anche se può differire per qualche passaggio. In linea di massima è necessario recarsi sul sito ufficiale del modello prescelto, e iniziare una procedura di registrazione. Dovrai quindi inserire i tuoi dati personali e quelli dell’attività commerciale, compreso chiaramente il numero di partita IVA.
Oltre a queste informazioni basilari, dovrai anche comunicare il codice IBAN del tuo conto corrente, fondamentale per permettere al terminale POS di inviare l’ammontare delle transazioni. Una volta mossi questi semplici passi, solitamente si riceve una e-mail che conferma l’avvenuta registrazione, ed entro pochi giorni lavorativi si riceve direttamente al domicilio comunicato, o presso l’attività commerciale, il terminale POS.
Il terminale POS portatile è diventato uno strumento oramai indispensabile per qualsiasi attività commerciale. I pagamenti elettronici sono in costante aumento, e le persone si trovano sempre più a loro agio ad utilizzare carte di credito e Bancomat. A contribuire positivamente alla situazione, troviamo anche il ruolo ricoperto dagli smartphone, che come risaputo vengono sempre più spesso utilizzati per i pagamenti.
In commercio potrai trovare moltissimi modelli di POS portatili, ognuno con sue precise peculiarità. Alcuni puntano molto sulle dimensioni super contenute, che consentono i pagamenti in mobilità. Questi POS portatili si rivelano perfetti per quei lavoratori che magari si recano a casa dei clienti come i tecnici, ma anche per i “fattorini” delle consegne a domicilio.
In un contesto di questo tipo, è necessario valutare anche la durata della batteria di un POS portatile, per evitare di non poterlo utilizzare nel momento del bisogno. Un altro fattore importante riguarda chiaramente il costo di acquisto iniziale, ma soprattutto il piano tariffario che inciderà sul profitto finale dell’attività commerciale. Di seguito una recensione dei migliori POS portatili.
Axerve (vai al sito ufficiale) è una delle offerte più idonee a soddisfare le esigenze di piccole e medie imprese, ma non per questo non si rivela utile anche per lavoratori autonomi e professionisti in generale. La spesa iniziale necessaria per l’acquisto di Axerve potrebbe scoraggiare, ma vogliamo ricordare come si tratti di un evoluto smart POS Android, e che per questo motivo è necessaria un’attenta valutazione basata unicamente sul piano tariffario.
Axerve si paga solo ed esclusivamente nel momento in cui si usa, e più precisamente dovrai sostenere una commissione dell’1% sulle transazioni elaborate dal terminale. Il consiglio dunque, è quello di considerare questo POS per volumi di pagamenti elettronici fino a 80.000 euro annui. I vantaggi che derivano da una soluzione di questo tipo sono evidenti.
In prima battuta se il POS non viene utilizzato non dovrai sostenere alcun costo, dal momento che pagherai solamente sulla base dell’uso effettivo che farai del terminale. Per comprendere meglio la portata di questo vantaggio, basti pensare ai periodi di chiusura per ferie delle attività commerciali, oppure a tutte quelle attività che operano su base stagionale, o magari ad eventi e fiere.
In secondo luogo, la commissione applicata per le transazioni risulta contenuta e piuttosto concorrenziale. Anche il fatto che in caso di disdetta il POS, essendo di proprietà, può essere utilizzato con altri gestori, è chiaramente un vantaggio. Infine, ma non da ultimo, non esiste alcun vincolo di permanenza con la società. Ad ogni modo, questo dispositivo funziona a tutti gli effetti come un tablet Android.
Potrai dunque scaricare delle applicazioni con lo scopo di estenderne le funzionalità, come app catalogo prodotti, registratore di cassa, gestionale negozio, programmi di fidelizzazione, gift card e molto altro ancora. Per richiedere Axerve dovrai effettuare una registrazione sul sito. Una volta che avrai compilato tutti i moduli, riceverai all’indirizzo da te comunicato il terminale POS Axerve.
In alternativa a questa soluzione, Axerve è disponibile anche con canone. In questo caso il POS è idoneo per le attività con volumi fino a 30.000 euro annui, e non ci sono commissioni da sostenere. Nel dettaglio, il canone fino a 10.000 euro annui è di 17 euro mensili + IVA, mentre fino a 30.000 è di 22 euro mensili + IVA. In questo costo sono inclusi tutti i servizi essenziali, compresa la SIM dati.
Axerve POS accetta qualsiasi carta contactless, dei circuiti Visa, MasterCard, PagoBancomat, Maestro e VPay, sia con chip che con banda magnetica. Per quanto riguarda il trasferimento degli incassi sul conto dell’esercente, sarà necessario solamente 1 giorno lavorativo.
Zettle (vai al sito ufficiale) è un POS portatile con tariffa flessibile, e per questo motivo può rivelarsi idoneo anche per tutte quelle attività che accettano molte transazioni con carta. Il lettore deve essere associato ad uno smartphone, di cui tra l’altro sfrutterà anche la connessione internet. Proprio per questo motivo si tratta di un modello perfetto anche per i lavoratori in mobilità. Basti immaginare ad un tecnico che effettua interventi a domicilio.
Il terminale POS accetta pagamenti con carte contactless e con chip di tutti i principali circuiti, come MasterCard, Visa, Maestro, UnionPay, Diners Club, American Express ed altri ancora. Anche in questo caso sono ovviamente incluse le carte Bancomat grazie all’appartenenza al circuito Maestro. In modalità contactless, i clienti potranno pagare anche con lo smartphone se preventivamente associato a Google Pay o Apple Pay.
Il terminale si presenta sicuramente con un buon costo iniziale, di soli 19 euro + IVA, e non sono previste altre spese se non le commissioni di utilizzo. Nell’offerta è inclusa anche l’applicazione per smartphone o tablet che ti permetterà di semplificare la gestione di un negozio di piccole dimensioni. Insieme al terminale potrai acquistare anche un dock di ricarica al prezzo di 68 euro IVA esclusa.
Dobbiamo precisare però che si tratta di un accessorio non indispensabile, dal momento che il terminale POS si ricarica attraverso un comunissimo cavo micro-USB come quello di molti smartphone, tra l’altro incluso nella confezione. La tariffa di partenza è del 2,75%, ma con l’incremento dei volumi delle transazioni si riduce progressivamente fino a raggiungere il minimo dell’1%.
Proprio per questo motivo, Zettle si rivela perfetto per le attività con elevati volumi di transazioni. L’acquisto del terminale POS è davvero molto semplice, dal momento che ti basterà recarti sul sito ufficiale dell’azienda e iniziare la procedura di registrazione. Dopo aver inserito i dati richiesti, e aver ricevuto la mail di conferma, entro qualche giorno lavorativo riceverai il terminale all’indirizzo da te comunicato.
Grazie a campagne di marketing particolarmente efficaci quanto persuasive, SumUp (vai al sito ufficiale) è arrivato a godere di una grande popolarità. SumUp 3G può essere considerato come una soluzione “light” e questo discorso è valido per numerosi aspetti. Si tratta infatti di un dispositivo maneggevole e leggero, facile da utilizzare e per questi motivi ideale per il lavoro in mobilità.
Nonostante questo però, dobbiamo riportare che SumUp 3G ha una batteria meno potente di alcuni competitor, dal momento che arriva solamente a completare 50 transazioni con una carica completa. Il POS può inviare ricevute digitale via SMS o e-mail, ma per questo terminale è disponibile anche una piccola stampante per emettere ricevute cartacee.
Il prezzo del POS 3G è di 99 euro + IVA, mentre quello del bundle con la stampante è di 199 euro + IVA. In merito alle commissioni, riportiamo un costo dell’1,95% per qualsiasi carta di credito di ogni circuito: MasterCard, Visa, Maestro, Diners, American Express, Maestro e Discover. Ovviamente sono inclusi anche i Bancomat, dal momento che sono associati al circuito Maestro.
SumUp è una soluzione idonea per tutti quei commercianti che non fanno un utilizzo intensivo dei pagamenti elettronici, o comunque per volumi non superiori ai 1.000 euro mensili. Per quanto concerne gli accrediti sul conto corrente dell’esercente, occorrono mediamente 2 giorni lavorativi. Nel caso il metodo di pagamento fosse invece la SumUp Card sarà necessario solamente 1 giorno lavorativo.
SumUp Card è una carta prepagata ricaricabile che ti permette di effettuare pagamenti online, nei negozi tradizionali e chiaramente anche prelievi di denaro contante. Quelli che sono i fondi presenti sulla carta potranno essere spostati in qualsiasi momento sul tuo conto bancario senza vederti applicata alcuna commissione. La gamma dei terminali è stata di recente ampliata con SumUp 3G, proposto allo stesso prezzo del 3G.
myPOS (vai al sito ufficiale) è un terminale POS che si presenta sul mercato con una peculiarità da non sottovalutare, ovvero quella di permettere l’accredito istantaneo delle transazioni elaborate. Nonostante questa interessante opportunità però, è necessario fare delle precisazioni. L’accredito effettivamente è istantaneo, ma solamente sul conto di moneta elettronica di myPOS.
Potrai utilizzare quest’ultimo come un qualsiasi conto corrente, e questo è possibile anche grazie alla carta aziendale prevista dall’offerta. Si tratta di una soluzione all-inclusive, di cui dovrai però tenere presente le tariffe. Ad ogni modo myPOS non presenta costi fissi, e i costi sul transato sono piuttosto concorrenziali. Sulle più diffuse carte di debito e di credito (MasterCard, Visa e Maestro), la commissione è dell’1,5%.
Sulle carte di altri circuiti, come Union Pay o American Express invece, emesse fuori dall’Unione Europea, la commissione sale al 2,85%. In questo caso parliamo di un costo abbastanza elevato, e comunque superiore ad alcuni concorrenti. La tariffa sui pagamenti a distanza invece, tipica delle attività che consegnano a domicilio, è piuttosto conveniente: 2,25%.
Il dispositivo “Go” è davvero di piccole dimensioni, e pesa solamente 170 gr. Si contraddistingue anche per la buona autonomia, dal momento che con una singola carica della batteria riesce ad elaborare ben 50 transazioni. Il costo di questo modello è di 29 euro + IVA a cui aggiungere 10 euro per la spedizione. La gamma dei terminali include altri tre modelli: Mini Ice a 99 euro, Combo a 249 euro, e Smart a 349 euro.
A queste voci di costo dovrai aggiungere quelli per i bonifici in uscita: 3 euro. La carta associata al conto prevede una commissione di 2 euro per i prelievi di denaro contante dagli sportelli bancomat ATM, ma solamente per importi fino a 300 euro. Oltrepassata questa soglia, il costo dell’operazione passa a 4 euro. Chiaramente sono tutti costi che devono essere presi in considerazione.
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