Ti stai chiedendo qual è il POS più conveniente per la tua attività? Allora sei nel posto giusto!
Prima di continuare, abbiamo preparato una tabella con i POS più convenienti, le loro caratteristiche e il link al sito ufficiale.
Di seguito, invece, trovi un elenco completo dei POS più convenienti del 2022:
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La galassia dei POS disponibili sul mercato è sempre più ricca di nuove proposte e questo non può che far bene alla concorrenza, determinando un abbassamento via via più significativo dei costi di questi dispositivi che ormai sono obbligatori per esercenti, professionisti e chiunque abbia un’attività commerciale.
Orientarsi fra le varie offerte disponibili non è sempre facile, anche perché alcune società puntano su determinati aspetti, altre su caratteristiche diverse e non sempre si riesce a trovare la soluzione adatta alle proprie esigenze.
In questa guida vedremo quindi quali sono i POS più convenienti, ma analizzeremo anche i criteri che li rendono tali: la scelta di una certa formula infatti può essere vantaggiosa per alcuni e totalmente inutile per altri, se non controproducente.
Tendenzialmente infatti si ritiene che siano i costi fissi a gravare maggiormente sulle spese dei POS e questo è spesso vero, tuttavia, con le attuali offerte di vari operatori, non è sempre così.
Intervengono infatti molti fattori nel contribuire all’economia generale della gestione dei POS e fra questi primeggiano: i costi fissi, come abbiamo detto, ma anche le commissioni sulle transazioni e l’entità del fatturato della tua azienda.
Definire quale sia il POS più conveniente, secondo le analisi appena fatte, non è possibile, in quanto saranno molto soggettivi i criteri che lo renderanno economico.
Tuttavia c’è un tipo di POS che è meno conveniente per tutti a prescindere e stiamo parlando del POS tradizionale, fisso o Desktop: destinato a occupare una posizione stabile, generalmente vicino alla cassa, viene installato dalle banche con un costo di installazione che può anche arrivare ai 100€, utilizza una linea telefonica analogica, viene dato in comodato d’uso, e di conseguenza è previsto un canone mensile, e dev’essere costantemente aggiornato da un tecnico specializzato (altro costo aggiuntivo).
Alcune banche applicano anche un sovrapprezzo per la disinstallazione, quando il POS non serve più.
Oltre a tutte queste spese ci sono naturalmente le percentuali sulle transazioni, che contribuiscono a un costo complessivo a volte davvero insostenibile.
Il suggerimento è quindi quello di guardare al mercato slegato dal circuito bancario tout court, costituito da numerose società che offrono servizi molto più innovativi e a prezzi più contenuti.
L’universo dei POS mobili offre molte soluzioni interessanti sia dal punto di vista economico sia per le molteplici funzionalità di cui sono dotati.
Per prima cosa definiamo ciò di cui stiamo parlando: i POS mobili comprendono diverse tipologie di POS che si contraddistinguono per la tecnologia impiegata.
Ci sono i POS portatili Gsm/Gprs che sono dotati di una Sim card, come uno smartphone, utilizzano la rete mobile telefonica (o il WiFi dell’ambiente in cui si trovano) e contengono tutta la tecnologia utile alle transazioni nel dispositivo fisico.
I POS mobili però possono anche essere online e utilizzare un semplice lettore per raccogliere i dati delle carte dei clienti. Tuttavia i dati non vengono elaborati da questa scatolina, ma vengono inviati a un software esterno, che installerai su un tuo dispositivo (smartphone, tablet o PC).
I due strumenti comunicheranno tramite Bluetooth e le operazioni di approvazione, storno e tutto ciò che concerne la gestione del POS le effettuerai sull’applicazione che avrai provveduto a scaricare.
C’è un’altra categoria di POS che non prevede l’hardware ma soltanto il software e stiamo parlando dei Soft POS e dei POS online dedicati all’e-commerce.
Nel primo caso si tratta di una semplice applicazione che dovrai scaricare dai principali provider, come Google Play o Apple Store, e installare sul tuo smartphone. In questo modo il POS sarà il tuo stesso dispositivo e non dovrai utilizzare altro.
La seconda soluzione invece riguarda veri e propri programmi che non hanno un POS fisico e non vengono utilizzati per i pagamenti in presenza, ma solo per l’e-commerce. Tuttavia, in questo ultimo caso, molte società consentono un’integrazione delle diverse modalità di pagamento, dedicata a coloro che svolgono un’attività omnichannel, ovvero sia in presenza sia online.
Abbiamo detto quanti criteri ci siano nel stabilire il POS più conveniente, ma possiamo fare una prima considerazione parlando dell’hardware.
Quando si tratta di un POS da acquistare, non quindi in comodato d’uso, certamente i POS mobili online e i Soft Pos sono quelli che costano di meno. La spesa iniziale infatti può essere determinante se ci stiamo affidando a un POS che contenga nel suo hardware tutte le funzioni, come il Gsm, oppure se il POS fisico è soltanto un lettore di dati.
I POS Gsm infatti possono avere prezzi diversi a seconda delle funzionalità incluse e possono arrivare a costare anche 250€ nel caso siano dotati anche di una stampante.
I POS con tecnologia online invece hanno dei prezzi piuttosto contenuti, che si aggirano sui 30€, mentre i Soft Pos consentono di attivare la funzionalità POS sul tuo telefono con pochissimi euro.
Fra i POS mobili che contemplino un hardware, le soluzioni sono diverse e dovrai capire quale possa essere la più consona per la tua attività.
C’è la possibilità, per esempio, di ottenere un POS mobile in comodato d’uso, che determina sì un canone mensile, ma la particolarità di questa soluzione è che può essere plasmata sul tuo fatturato. Pagherai quindi una cifra fissa ogni mese, ma tutte le commissioni saranno azzerate.
Questa opzione è particolarmente interessante per coloro che effettuano molte transazioni ogni anno e quasi tutte oltre i 10 €. La legge di bilancio 2020 ha infatti inserito la possibilità di azzerare tutte le commissioni sotto i 10 € e di fornire un Credito di Imposta del 30% su tutto il transato annuo.
Di conseguenza, se i pagamenti digitali per te sono prevalenti e tutti piuttosto consistenti, questa soluzione potrebbe essere l’ideale, in quanto nel tuo caso sono le commissioni a gravare maggiormente sul tuo bilancio.
In alternativa ci sono i POS mobili che si possono acquistare e non prevedono nessun costo fisso, ma soltanto le commissioni sulle transazioni. Come abbiamo detto i Gsm sono i più costosi, tuttavia molto spesso sono utili per quelle professioni itineranti o all’aperto, in quanto hanno una batteria che dura molto a lungo.
In alcuni casi infatti è pericoloso affidarsi a un POS che per funzionare abbia bisogno del tuo cellulare, perché la tecnologia Bluetooth consuma molta batteria e potresti ritrovarti con lo smartphone scarico e di conseguenza con un POS non più funzionante.
Un negoziante, per esempio, può invece affidarsi a un POS da collegare ai propri dispositivi, poiché avrà sempre a portata di mano la possibilità di collegarsi alla rete elettrica per ricaricarli.
È il caso dei ristoratori, per esempio, che possono sfruttare il lettore mobile portandolo al tavolo del cliente, evitando così code alla cassa e garantendo un servizio più efficiente.
Per coloro che effettuano transazioni di piccola entità (si pensi per esempio a una panetteria), la necessità di non avere costi fissi è essenziale, perché è inutile pagare un canone mensile quando la maggior parte delle transazioni sono sotto i 10 €.
Se rientri in questa categoria di esercenti, l’offerta più vantaggiosa sarà di acquistare un POS mobile online, che non comporti costi fissi e che abbia delle commissioni abbordabili. Queste ultime non sono tutte uguali: alcune si modulano sul tuo fatturato, altre sono fisse per tutti i pagamenti, altre ancora sono progressive in base all’importo della transazione.
Valuta una media di ciò che fai e scegli la società per te più conveniente. Fai attenzione alle compagnie che impongono delle soglie: se il tuo transato supera una certa cifra infatti, le commissioni possono diventare molto salate. Al contrario c’è chi imposta un costo di gestione annuo, se non si raggiunge un certo numero di pagamenti.
Come abbiamo detto i POS Gprs/Gsm sono quelli più apprezzati da coloro che svolgono delle attività che comportano lo stare all’aperto o in giro: ambulanti, taxisti, corrieri ecc. in quanto hanno delle caratteristiche tecniche che li rendono particolarmente affidabili, come la durata della batteria, e alcuni di essi sono dotati di una stampante per stampare le ricevute.
Ciò non di meno, sono i più costosi se decidi di acquistarne uno e di non scegliere il comodato d’uso. Il costo viene però mitigato spesso da commissioni vantaggiose che dovrai valutare insieme alla modalità con la quale vengono applicate.
Alcune compagnie consentono di personalizzare il proprio piano di pagamento sulla base di accordi individuali decisi proprio con il cliente: se quindi non ti soddisfano le proposte standard promosse dal brand, potrai concordare un piano del tutto inedito più conveniente per te.
A questo punto, in base al tuo fatturato, al tipo di attività e all’entità media dei pagamenti, dovrai valutare se scegliere una soluzione a canone fisso e senza commissioni, o senza costi fissi ma con tariffe applicate alle transazioni.
Inoltre consigliamo di evitare il più possibile la carta e di conseguenza la stampante: tutti i POS Gprs consentono di emettere scontrini e fatture, ma soltanto online. Valuta se possa essere una soluzione accettabile per la tua clientela, proprio perché, come abbiamo già detto, la stampante incorporata fa lievitare i costi e non di poco.
Anche in questo caso dipende se svolgi la tua attività in studio, per esempio, o presso i clienti.
Nel primo caso il POS mobile online è decisamente conveniente, perché se collegato col tuo telefono cellulare non c’è il rischio che si scarichi vanificando il funzionamento del POS.
Ci sono delle attività inoltre che prevedono pagamenti anticipati o acconti e il tutto presuppone che il cliente non sia presente al momento della transazione. Le funzionalità di questi POS consentono di inviare link ai propri clienti (funzione Pay-by-link) che potranno effettuare il pagamento anche da remoto e tutto può essere gestito dall’applicazione che avrai installato sul tuo cellulare.
I costi per l’acquisto di questi POS sono davvero risibili: con meno di 30 € è possibile aggiudicarsi uno strumento di tutto rispetto.
Per un corriere oppure un idraulico, invece, la propria attività consiste nel girare di casa in casa e spesso non si ha la possibilità di avere un punto di appoggio per poter ricaricare il proprio cellulare.
Se fai parte di questa tipologia di professioni, la scelta del POS Gprs sarà vitale e consigliamo di scegliere una soluzione a canone fisso, che non è mai elevata come per i POS Desktop, anche perché gli importi delle prestazioni per la tua categoria sono spesso elevati e in questo caso è bene scegliere un programma a commissioni zero.
Il vantaggio dei POS acquistabili online, rispetto a quelli classici delle banche, riguarda anche la manutenzione.
Nel caso dei POS Gsm e online l’installazione non ha bisogno di tecnici esperti, anche perché non ci sono collegamenti da fare. Nel primo caso è tutto già all’interno dell’hardware, nel secondo l’unica operazione da effettuare sarà quella di installare l’applicazione di riferimento, come se scaricassi qualunque app sul tuo smartphone. Inoltre non ci sono aggiornamenti che necessitino un’assistenza esterna, perché periodicamente ai software viene applicato un upgrade da remoto.
L’assistenza tecnica in ogni caso, per tutte le compagnie, è molto efficiente, con soluzioni disponibili online oppure a numeri gratuiti dedicati, disponibili 7 giorni su 7, 24h su 24.
Fra le varie offerte a canone, certamente la più consigliata è quella che si basa sul tuo reale giro d’affari: è decisamente la più equilibrata e si adatta a qualunque tipo di attività.
Ovviamente, se riesci a “strappare” un contratto personalizzato commisurato alle tue possibilità è ancora meglio. Tuttavia, come abbiamo anticipato, il contratto a canone è vantaggioso se le commissioni vengono azzerate, altrimenti il rischio è di tornare ad avere gli stessi prezzi di un POS tradizionale.
Se fai una ricerca accurata, potrai inoltre trovare molte offerte di lancio delle società che vogliono autopromuoversi. Per esempio, alcune regalano i primi mesi di canone, così per un periodo non avrai nulla da pagare, perché anche le commissioni sono azzerate.
In ogni caso ti consigliamo nuovamente di evitare i POS fissi, proprio perché il comodato d’uso per questa tipologia a oggi risulta ancora la più cara, considerando anche i costi di installazione e in alcuni casi, di disinstallazione.
Fai solo attenzione alle soglie fissate per il transato: oltre una certa cifra alcune compagnie applicano una commissione anche se non è prevista normalmente da contratto.
Queste informazioni sono sempre un po’ nascoste oppure scritte in piccolo: leggi bene sempre tutte le clausole previste perché se la compagnia considera anche il tuo fatturato, un’offerta che poteva sembrare vantaggiosa potrebbe diventare un boomerang e trasformarsi in un pessimo affare, solo perché non è adatta alla tua attività.
In conclusione, abbiamo visto quante variabili concorrono a definire quale sia il POS più conveniente e quanto sia soggettiva la prospettiva utile a scegliere la soluzione migliore.
L’unica certezza è che conviene sganciarsi dal classico circuito bancario che ha poco interesse a essere competitivo in questo senso, anche se ultimamente alcuni istituti hanno adeguato le loro proposte, se non altro da un punto di vista dell’evoluzione tecnologica.
Come ultima cosa, verifica anche la compatibilità con i conti correnti: alcuni POS sono molto convenienti ma funzionano solo con il loro emoney e se hai bisogno di usare necessariamente il tuo conto per le transazioni, questa tipologia potrebbe non essere quella giusta per te.
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