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POS Per Negozio: Recensione, Prezzi e Vantaggi Dei Migliori del 2022

pos per negozio

Ti stai chiedendo qual è il miglior POS per negozio e attività commerciali? Allora sei nel posto giusto!

Prima di continuare, abbiamo preparato una tabella con i migliori POS per negozio, le loro caratteristiche e il link al sito ufficiale.

migliori pos per negozio del 2022

NEXI

nexi pos
5/5

sumup

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3.7/5

axerve

axerve
3.5/5

mypos

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3.4/5

Classifica dei migliori POS per negozio del 2022

Di seguito, invece, trovi un elenco completo dei migliori POS per negozio del 2022:

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Commercio e pagamenti elettronici rappresentano il binomio perfetto, anche se ancora deve essere compreso pienamente. 

Negli ultimi anni l’utilizzo del denaro contante è calato notevolmente, in parte per volontà del Governo, e in parte per volontà dei consumatori che amano sempre più la comodità offerta dalle transazioni con carte di credito, bancomat, carte prepagate ricaribili e smartphone.

Proprio per tutti questi motivi, a prescindere dall’obbligo di legge introdotto nel 2020, oggi ogni esercente deve possedere un POS per negozio. 

In circolazione possiamo trovare moltissimi terminali, offerti sia con la formula dell’acquisto, che attraverso il noleggio con canone mensile. Con questi presupposti vediamo insieme qual é il miglior POS per negozio, il costo, come richiederlo, e tutto quello che occorre sapere.

POS per negozio

Il POS per negozio è un dispositivo che permette di accettare pagamenti elettronici effettuati con carta di credito, prepagate ricaricabili, bancomat, smartphone e altri oggetti. Si tratta di un terminale collegato alla rete telefonica o internet attraverso diversi metodi, come wi-fi, 3G/4G e altri ancora. In circolazione possiamo trovare moltissimi modelli differenziati per funzionalità.

I terminali più basilari sono i mobile POS, dei semplici lettori di carte che per funzionare necessitano di uno smartphone connesso attraverso il bluetooth. Poi troviamo i POS standard collegati tradizionalmente con filo alla linea telefonica, e quelli cordless che si differenziano dai precedenti per il fatto di essere senza fili e dotati di una base di ricarica.

Il più alto gradino della scala però, è occupato dagli smart POS.

Si tratta di device altamente evoluti, ricchi di funzionalità aggiuntive, dotati di display touchscreen, e con la possibilità di installare applicazioni come accade con tablet e smartphone. In questo modo è possibile ampliarne ulteriormente le funzioni, grazie ad app di gestione magazzino, gestione di cassa, profilazione clienti, e molto altro ancora. Parliamo dunque di un punto cassa vero e proprio.

Miglior POS per negozio

Determinare in maniera assoluta quale sia il miglior POS per negozio non è possibile, perché si tratta di un prodotto che si rivela “migliore” solamente quando scelto su misura per le necessità aziendali. 

miglior pos per negozio

Ad incidere nella scelta, oltre al modello di terminale, troviamo anche la formula prescelta, se acquisto o noleggio. Ad esempio per un ambulante l’opzione più consona potrebbe essere quella di un mobile POS.

Un modello di questo tipo è molto economico, poche decine di euro, e non prevede nessun abbonamento. Questo significa che il commerciante pagherà solamente quando utilizza il POS attraverso le commissioni sulle transazioni. Il mobile POS si rivela particolarmente comodo anche per liberi professionisti che effettuano interventi al domicilio del cliente, per coloro che effettuano consegne, tassisti ed altri.

Un’attività di ristorazione invece, potrebbe trovare la migliore scelta in un POS cordless

Grazie all’assenza di fili infatti, è possibile far pagare i clienti direttamente al tavolo senza farli alzare e recarsi alla cassa. Una negozio di grandi dimensioni invece dovrebbe far affidamento ad uno smart POS, che come detto offre funzionalità avanzate e per questo motivo permette una gestione più efficiente.

Le migliori offerte POS per negozi

Proprio grazie alla varietà di modelli di POS per negozi anche le offerte legate all’acquisto o al noleggio di questi terminali sono davvero numerose. Come spiegato in precedenza, la scelta deve essere fatta principalmente sulla base delle proprie esigenze aziendali. 

Ad ogni modo le principali proposte del mercato sono:

Axerve senza canone

Axerve è un terminale POS destinato a negozi di medie e grandi dimensioni, dal momento che parliamo di uno smart POS. La spesa iniziale per l’acquisto è di 240 euro, ma non deve spaventare dato l’alto livello tecnologico del POS e i benefici ottenibili dal suo utilizzo.

Una soluzione di questo tipo è consigliata per attività con transati fino a 80.000 euro annui. La commissione sulle transazioni è dell’1%.

Axerve easy a canone

Dedicata alle attività commerciali con transati fino a 30.000 euro, questa soluzione prevede il pagamento di un canone mensile all-inclusive senza ulteriori commissioni da pagare.

Nel dettaglio, tale canone è di 17 euro/mese per transati fino a 10.000 euro, e di 22 euro al mese per transati fino a 30.000 euro. I prezzi sono chiaramente da intendersi +IVA.

SumUp 3G

SumUp è un dispositivo particolarmente compatto e semplice da utilizzare, uno dei cosiddetti mobile POS da collegare allo smartphone attraverso il bluetooth.

La batteria permette l’elaborazione di circa 50 transazioni e il modello è disponibile anche in bundle con una stampante termica esterna. 99 euro il prezzo del solo terminale, 149 euro quello del bundle, a cui aggiungere chiaramene l’IVA. Per qualsiasi circuito, MasterCard, Visa, Maestro ed altri, la commissione è dell’1,95%.

myPOS Go

Un terminale POS senza costi fissi compatto e funzionale. In questo modo si presenta myPOS Go che prevede una commissione dell’1,55% per i principali circuiti Visa, MasterCard e Maestro, e del 2,58% per gli altri (American Express, JCB, etc…). Oltre a questo modello basilare che costa solamente 29 euro +IVA, è possibile optare anche per terminali più completi in termini di funzionalità: Mini Ice a 99 euro (POS 3G), Combo a 249 euro (POS portatile tradizionale) e Smart a 349 euro (Smart POS).

Quelle elencate sono solamente una piccola parte delle principali e migliori offerte del mercato dei POS per negozi, ma in realtà la scelta è molto più vasta. Il consiglio in questo caso è quello di richiedere più preventivi per determinare l’opzione più consona alla propria attività.

POS obbligatorio per negozi

Sono molti anni che lo Stato per combattere l’evasione fiscale mira a rendere il POS obbligatorio per negozi, e già con il Governo Monti nel 2012 tale obbligo era stato introdotto. Non avendo previsto delle sanzioni adeguate, però, la misura finì ben presto nel dimenticatoio, sostanzialmente ignorata da moltissimi commercianti. Nel 2020 è arrivata la svolta.

costo pos per negozio

Ogni attività commerciale di qualsiasi natura infatti, compresi lavoratori autonomi e liberi professionisti, è oggi tenuta a possedere un terminale POS per pagamenti con carte di credito e bancomat. 

Il rifiuto da parte dell’esercente di accettare questo tipo di transazione può portare alla segnalazione da parte del cliente all’Agenzia delle Entrate. Ma ciò che più conta è che oggi la sanzione è prevista.

Nel dettaglio, il rifiuto può comportare un’ammenda di 30 euro + il 4% dell’importo rifiutato, e tale ammenda può essere applicata per ogni transazione negata dal commerciante. Inutile sottolineare come questo possa diventare particolarmente controproducente per l’esercente, rendendo di fatto più conveniente possedere il terminale POS e accettare i pagamenti con carta.

nexi

nexi pos

sumup

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axerve

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mypos

mypos

Richiedere POS per negozi

Richiedere POS per negozi è facile e veloce. In realtà, come spiegato in precedenza, l’impegno maggiore serve per la fase di valutazione e confronto delle offerte. 

Ad ogni modo, la richiesta può essere fatta sia presso la propria banca, che con alcune società di gestione pagamenti. Nel primo caso solitamente si tratta di POS a noleggio, mentre nel secondo è previsto anche l’acquisto.

La procedura, però, è sostanzialmente la medesima in entrambi i casi, e può essere avviata direttamente online. Al richiedente verranno chiaramente richieste le informazioni personali e quelle legate all’attività, oltre al conto corrente a cui fare riferimento per ricevere il denaro delle transazioni. 

Una volta completato il tutto, entro qualche giorno il terminale verrà inviato al domicilio comunicato dal commerciante.

richiedere pos per negozi

In alternativa al canale online ovviamente, per coloro che si rivolgono al canale bancario, è possibile anche recarsi direttamente in filiale ed effettuare la richiesta con un operatore. Ovviamente non c’è alcuna differenza tra le due procedure, quindi dopo qualche giorno il terminale verrà spedito direttamente al domicilio comunicato. 

Potrebbe essere previsto un contributo per la spedizione.

Costo POS per negozio

Determinare un unico costo POS per negozio valido per la miriade di modelli in commercio non è chiaramente possibile. Le offerte del mercato, come visto in precedenza, sono davvero numerose, ed è opportuno anche fare una distinzione tra le formule dell’acquisto e quelle del noleggio. 

Ad ogni modo, per quanto riguarda l’acquisto, possiamo fornire delle fasce prezzo a seconda dei modelli richiesti:

  • Mobile POS. Si tratta di modelli level entry che svolgono la funzione di lettore di carte, e vengono collegati ad uno smartphone attraverso la connettività bluetooth. Sono dispositivi dotati di batteria ricaricabile, e per questo motivo sono perfetti per l’utilizzo in mobilità anche da liberi professionisti e lavoratori autonomi. I prezzi dei mobile POS partono da poche decine di euro.
  • POS con filo. Sono i terminali presenti oramai da molti anni nei negozi. Devono essere collegati alla presa di corrente e a quella telefonica. Sono modelli sempre meno richiesti perché poco funzionali proprio a causa della presenza dei cavi. I prezzi sono di poco inferiori ai 100 euro.
  • POS Cordless. Identici nelle funzionalità al modello precedente, i POS cordless offrono il valore aggiunto di non essere vincolati a nessun filo per funzionare, esattamente come avviene con un tradizionale telefono cordless. Si rivelano particolarmente comodi per alcune attività come quelle di ristorazione. I prezzi sono di poco superiori ai 100 euro.
  • Smart POS. Dotati di display touchscreen, sono i migliori terminali POS in circolazione perché è possibile ampliarne le funzionalità attraverso l’installazione di applicazioni apposite. Possono funzionare con cavo telefonico, senza cavo, con wi-fi, bluetooth e persino 3G e 4G grazie allo slot per una SIM dati. I prezzi sono compresi tra i 250 euro e i 350 euro.

La scelta del modello di terminale POS deve essere fatta con molta attenzione e sulla base delle proprie esigenze personali. Molto spesso è la dimensione del business a determinare il POS corretto, ma anche il luogo dove questo verrà utilizzato. Questo perché sicuramente le necessità di un libero professionista in movimento sono ben differenti da quelle di un grande negozio.

Costi commissione utilizzo POS per negozianti

Le commissioni utilizzo POS calcolate sulle transazioni effettuate con il terminale rappresentano il principale costo che l’esercente dovrà sostenere.

pos per negozio costi

Dobbiamo precisare comunque che negli ultimi anni tali commissioni sono diminuite. Ad ogni modo chiaramente si tratta di un fattore variabile a seconda dell’offerta proposta, ma solitamente sono comprese tra lo 0,5% e il 3%.

Ho un negozio. Cosa mi occorre per attivare il POS?

Per attivare il POS sostanzialmente non ti occorre nulla di cui tu non sia già in possesso.

Anche il conto corrente su cui ricevere il denaro delle transazioni può essere il medesimo legato all’attività. L’unico accorgimento riguarda il tipo di connessione, perché nel caso tu fossi sprovvisto di linea telefonica tradizionale fissa dovrai scegliere un terminale che possa installare una SIM dati oppure dotato di bluetooth per il collegamento con lo smartphone.

Aggiornamento sui pos per negozi: normativa

Dal 2020 è stato introdotto l’obbligo per le attività commerciali di possedere un terminale POS destinato ai pagamenti elettronici con carte di credito e bancomat.

Tale obbligo riguarda anche liberi professionisti come idraulici, elettricisti, tecnici, tassisti e qualsiasi altro lavoratore autonomo.

Il rifiuto da parte dell’esercente di accettare una transazione con carta di credito può portare a sanzioni ripetute e piuttosto salate.

Penali per l’assenza del pos in negozio

Abbiamo detto che il rifiuto da parte dell’esercente di accettare transazioni con carte di credito e bancomat può portare a sanzioni.

Nel dettaglio, il cliente che si è visto rifiutare il pagamento con carta, può fare segnalazione all’Agenzia delle Entrate. In questo caso, dopo l’accertamento, scatta in automatico la sanzione così composta: 30 euro di ammenda + il 4% dell’importo rifiutato, per ogni transazione negata.

Conti correnti per negozio con POS

Per ricevere gli importi di denaro riscossi con un terminale POS occorre essere titolari di conto corrente.

Tali importi, infatti, vengono trasferiti attraverso un comune bonifico bancario. Alcune soluzioni proposte sul mercato permettono di aprire direttamente un conto corrente in fase di richiesta del terminale POS. Il vantaggio in questo caso risiede nelle tempistiche del trasferimento, pressoché immediato.

Nonostante il suddetto vantaggio però, è opportuno prestare la massima attenzione in questi casi, in particolar modo verso i costi del conto corrente collegato al terminale POS.

Non è detto infatti che si tratti di una soluzione a costo zero (o quasi) come altre presenti sul mercato, e per questo motivo potrebbe influire anche in maniera significativa nel costo totale del POS.

Mettere il POS in negozio per pagare le bollette

Possedere un terminale POS è importante a prescindere dall’obbligo di legge, perché permette di offrire una serie di servizi aggiuntivi alla propria clientela. 

Uno di questi, oggettivamente utile, è quello del pagamento delle bollette. Infatti molte persone, magari le meno avvezze alla tecnologia e che per questo motivo non le pagano online, preferiscono il canale del negozio al più trafficato sportello postale.

Ovviamente all’esercente viene riconosciuta una percentuale dal circuito di pagamento per la riscossione delle bollette. 

Anche se si tratta di importi comunque modesti, possono essere considerati come un modo per recuperare i costi di gestione e delle commissioni del terminale POS. Senza considerare il valore aggiunto di offrire un servizio supplementare alla clientela.

pos confronto

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