Stai cercando la migliore polizza cyber risk contro i pericoli informatici? Allora sei nel posto giusto!
Il Cyber Risk è una tipologia di rischio di natura informatica che può condurre a perdite finanziarie ed economiche piuttosto ingenti. Tali perdite possono essere causate sia da eventi accidentali, che da una delle tante azioni dolose che possono riguardare il sistema informatico. Di sicurezza in questo settore si parla sempre più spesso, e molto viene messo in campo sotto forma di prevenzione.
Purtroppo, però, hardware, banche dati e software sono sempre più nell’occhio dei cybercriminali. Come tutelarsi allora dalle conseguenze economiche di tali eventi? L’unico modo è sottoscrivere una polizza cyber risk.
In questo articolo, dunque, vedremo nel dettaglio in cosa consiste una copertura di questo tipo, il costo, quali danni possono essere indennizzati, e tutto quello che occorre sapere in merito.
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La sicurezza informatica non può essere considerato un tema secondario per nessuna impresa, ma al contrario deve essere interpretato come un dovere fondamentale. Basti pensare che ogni anno, i cyber attacchi alle imprese costano più di 9 miliardi di euro. E questo dato sembra anche stimato al ribasso, dato che molti attacchi vengono identificati solamente dopo molto tempo.
Se è pur vero che una prevenzione totale di un cyber attacco non è possibile, per proteggersi dalle conseguenze economiche di rischi di questo tipo l’unico modo è quello assicurarsi contro il cyber risk. In moltissimi casi sarà direttamente l’azienda a stabilire quali eventi includere nella polizza, a seconda delle sue esigenze, e di conseguenza a negoziare delle coperture personalizzate.
Nonostante questo, il compito non è semplicissimo, anche perché la formula di calcolo del rischio deve tenere conto di una serie di fattori, tra cui il settore operativo dell’impresa, l’attività quotidiana e chiaramente il numero di dipendenti, il livello di informatizzazione dell’azienda ma anche il quantitativo di Big Data raccolti. In altre parole si tratta di una copertura da progettare con moltissima attenzione.
Sottoscrivere ad oggi una polizza cyber risk significa solamente una cosa, ovvero mettersi al riparo da conseguenze soprattutto di natura economica che potrebbero mettere in ginocchio la sopravvivenza di qualsiasi business. Questo anche e soprattutto nel momento in cui i rischi vanno a colpire terze persone oltre all’azienda stessa.
Nel nostro Paese la diffusione delle polizze Cyber Risk non ha ancora raggiunto un punto tale da poter essere considerata significativa, ma le cose potrebbero cambiare in un futuro non molto lontano. D’altronde gli ultimi tempi hanno visto sempre più protagonista lo smart working e il lavoro da remoto in generale, tra l’altro in maniera anche piuttosto improvvisa.
Per questo motivo è aumentato anche il numero di dispositivi personali collegati alle piattaforme di collaborazione. Di pari passo anche l’aumento di situazioni a rischio e le opzioni di attacco disponibili per i cyber criminali.
L’unico aspetto positivo di questa situazione è la presa di consapevolezza sempre più forte da parte delle aziende, che come detto stanno cominciando a prendere in considerazione le polizze cyber risk.
Qualsiasi azienda che si rispetti ad oggi è fortemente dipendente dalla tecnologia e dai computer in generale, ma anche dai dispositivi mobili come tablet e smartphone. All’interno di questi terminali vengono raccolti e trattati dati personali di terzi di ogni tipo. In uno scenario di questo tipo, caratterizzato tra l’altro da una forte interazione di tutti questi dispositivi, i rischi informatici hanno attecchito sul giusto terreno.
Attivando una polizza cyber risk, sostanzialmente si acquista un massimale necessario alla copertura di eventuali danni, oltre ad alcuni servizi di natura tecnica in grado di intervenire in situazioni di emergenza. Le differenze in termini di costo, dunque, sono date principalmente dal massimale necessario alle esigenze aziendali, che dovrà essere proporzionato alla possibile entità dei danni.
Questo significa che determinare un costo valido per qualsiasi polizza cyber risk non è possibile, perché le coperture variano anche al variare del fatturato. Ad ogni modo possiamo fornire delle fasce prezzo orientative. Con un massimale di 50.000 euro ad esempio, la polizza dovrebbe costare intorno ai 300/350 euro annui. Con un massimale di 500.000 euro, il premio dovrebbe aggirarsi intorno ai 1.000 euro annui.
La copertura di una polizza cyber risk può includere una vastissima gamma di rischi legati alla sicurezza della informazioni. Tra le principali sicuramente troviamo i guasti della rete, le violazioni di dati e chiaramente le responsabilità dei contenuti.
Con questi presupposti, appare evidente come una questione di tale portata riguardi sostanzialmente qualsiasi impresa, a prescindere dal settore operativo.
Basti immaginare una diffusione di dati sensibili a quali conseguenze potrebbe portare un’azienda, e a quale baraonda di azioni legali e reclami potrebbero nascere in seguito a un evento di questo tipo. D’altronde per cadere nel “baratro” del cyber risk è sufficiente davvero pochissimo. In alcuni casi persino il semplice furto di un computer portatile di un dipendente può mettere a rischio l’intera infrastruttura informatica.
Anche un malfunzionamento della rete e dei sistemi di sicurezza possono provocare danni per centinaia di migliaia di euro, chiaramente a seconda delle dimensioni dell’impresa. Ma in alcuni casi la situazione può diventare ancora più grave, ad esempio per un e-commerce che conserva i dati delle carte di credito dei clienti. In questo caso il possibile danno rischia davvero di mettere in ginocchio l’attività.
Una polizza cyber risk può coprire una serie di possibili danni, a seconda delle garanzie richieste dall’azienda assicurata. Tra i principali possiamo ricordare:
Con questa definizione facciamo riferimento a una violazione di dati che può verificarsi nel momento in cui vengono esposte informazioni di tipo privato su clienti e dipendenti.
In questa situazione, la polizza copre buona parte delle spese legate alla riparazione e più in generale alla gestione dell’evento, comprese le spese legali, investigative e giudiziarie.
Un hacker potrebbe accedere a quelle che sono le attività finanziarie ed economiche di un’azienda, ma anche agli atti politici e amministrativi, e magari minacciare l’organizzazione di divulgare i segreti commerciali nel caso non venissero soddisfatte delle richieste.
La polizza Cyber Risk in questo caso aiuterà l’impresa a individuare i servizi professionali che meglio possono gestire la situazione.
In alcuni casi gli hacker potrebbero entrare nella rete aziendale non prima di aver messo offline i servizi dell’azienda, oltre che delle funzioni intranet, ad esempio negando l’accesso al database e agli archivi. Nei casi più gravi potrebbe essere compromessa anche la comunicazione verso l’esterno, ad esempio quella con clienti e fornitori.
In questa situazione, la polizza può coprire sia i danni interni che quelli a terzi. Un tipico esempio è rappresentato da un sito e-commerce che potrebbe infettare i pc dei clienti, provocando dei danni ai loro dispositivi.
Potrebbe accadere che un laptop di un collaboratore venga sottratto indebitamente. Questo potrebbe causare la caduta nelle mani sbagliate di dati sensibili dei clienti. Nei casi più estremi i dati potrebbero essere quelli dei brevetti aziendali, piuttosto che quelli bancari.
La polizza Cyber Risk in questo caso risponde sia del furto che dei danni legati alla diffusione di tali dati, oltre che dall’utilizzo improprio degli stessi.
Le diversità tra le polizze assicurative cyber risk sono davvero minime, e più che altro sono basate sull’approccio al rischio e su ulteriori (ma non secondari) aspetti di carattere economico-organizzativo.
La rivoluzione digitale a cui stiamo assistendo negli ultimi anni sta sicuramente apportando dei benefici di una portata difficilmente quantificabile, ma anche altrettante insidie e problematiche.
Proprio per questo motivo, seppur per certi aspetti ci sia ancora un certo ritardo nella comprensione della portata dei cyber rischi, stanno aumentando i contratti assicurativi sottoscritti dalle organizzazioni. Secondo delle linee guida di portata internazionale, i rischi possono essere raggruppati in cinque grandi famiglie, ovvero:
Una delle peculiarità del cyber risk, però, è che può abbracciare ognuna di queste cinque famiglie, ma anche che grazie all’evoluzione tecnologica può creare una nuova macro categoria che quindi necessita di approcci differenti. In sintesi, il rischio informatico è composto da rischio di danni economici, definiti anche rischio diretto, e dal rischio derivante dall’utilizzo della tecnologia, ovvero rischio di natura endogena.
Oltre a questi troviamo anche un altro rischio, definito di natura esogena, che deriva direttamente dall’automazione dei processi aziendali. Nel dettaglio i rischi di natura endogena sono:
I rischi di natura esogena invece, sono i seguenti:
Questi secondo grande gruppo di rischi potrebbe verificarsi a causa di qualche virus, ovvero programmi malevoli pensati con lo scopo di alterare o impedire il corretto funzionamento dei sistemi informatici.
Il mercato delle polizze cyber è piuttosto recente, e la maggioranza dei prodotti in circolazione è composto semplicemente da soluzioni personalizzate e ritagliate su misura delle esigenze di una determinata azienda. Proprio per questo motivo, alcuni dettagli sono ancora in fase di definizione. Questo significa che è ancora piuttosto complesso creare delle distinzioni nette tra una formula e l’altra.
Ad esempio, le polizze cyber risk e le polizze data breach mostrano sia delle analogie che delle differenze. Inutile sottolineare come in entrambi i casi si tratti di contratti assicurativi volti a coprire i rischi informatici. Le polizze data breach, però, sono destinate a coprire una specifica sezione di rischi, in particolar modo quelli legati alle violazioni di dati di clienti e dipendenti, esposti ad occhi indiscreti.
Ovviamente con tale tipo di polizza non viene assicurato il valore del record. Questo perché si tratta di un dato eccessivamente volatile, e di conseguenza poco quantificabile. Ad essere oggetto del possibile indennizzo sono tutti quei costi di diverso tipo generati da una problematica di natura informatica: riparazione, gestione dell’evento, spese legali, investigative, giudiziarie e altre ancora.
Un detto piuttosto famoso nel mondo assicurativo riporta come sia meglio assicurare che curare.
Effettivamente questo discorso è valido in moltissimi settori, ma in quello delle polizze cyber risk ancora di più. Questo perché l’entità dei possibili danni derivanti da una violazione informatica può diventare in breve tempo di dimensioni davvero notevoli, e nei casi più estremi anche mettere in ginocchio il business.
In realtà in un futuro non molto lontano le polizze cyber riguarderanno anche il mercato privato. Questo perché viviamo in un’epoca di oggetti connessi tra di loro e alla rete, e più grande sarà questa fusione, maggiori saranno i rischi informatici a cui le persone andranno incontro. Persino le automobili sono sempre più connesse, e per questo motivo nei prossimi anni una buona polizza auto potrebbe includere anche il rischio cyber.
Qualsiasi azienda ad oggi è fortemente dipendente dalla tecnologia e dai computer in generale, ma questa dipendenza si verifica anche da una mare di dispositivi mobili, come come tablet, smartphone e smartwatch. All’interno di questi terminali vengono raccolti e trattati dati personali di terzi di ogni tipo, anche di carte di credito e strumenti di pagamento vari.
In uno scenario di questo tipo, che tra l’altro si caratterizza per una fortissima interazione di tutti questi dispositivi, è venuto a crearsi il giusto terreno per la proliferazione dei rischi informatici.
La copertura di una polizza cyber risk può includere moltissimi rischi legati alla sicurezza della informazioni. Tra i principali sicuramente troviamo i guasti della rete, le violazioni di dati e chiaramente le responsabilità dei contenuti.
Con questi presupposti, appare evidente come una questione di tale portata riguardi sostanzialmente qualsiasi impresa, a prescindere dal settore operativo. In situazioni come queste, trascurare la possibilità di sottoscrivere una polizza Cyber potrebbe rivelarsi davvero fatale, perché gli indennizzi derivanti dai rischi informatici rischierebbero di mettere in ginocchio qualsiasi organizzazione.
Ma anche un malfunzionamento della rete e dei vari sistemi di sicurezza può provocare danni incalcolabili, anche se le dimensioni dell’impresa chiaramente faranno la differenza. In alcuni casi però, la situazione potrebbe diventare di una portata gravissima. Basti pensare ad un e-commerce che conserva i dati delle carte di credito dei clienti. In caso di fughe di informazioni, tali dati potrebbero cadere nelle mani sbagliate.
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