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Negli ultimi anni i pagamenti elettronici si stanno diffondendo velocemente, complice una maggiore fiducia dei consumatori sull’utilizzo delle carte di credito e dei bancomat, ma anche alcune misure di Governo studiate con lo scopo di contrastare l’evasione fiscale. Ma tra i vari motivi di questa maggiore diffusione troviamo anche la funzionalità contactless, prevista dalla stragrande maggioranza delle carte in circolazione.
In questo articolo vedremo in cosa consiste, come funziona questa modalità di pagamento, quali sono i limiti, come utilizzare lo smartphone per pagare Contactless, e tutto quello che occorre sapere in merito.
Di seguito trovi una tabella nella quale sono state inserite le migliori app per pagamenti contactless, le loro caratteristiche e il link al sito ufficiale.
Di seguito invece trovi una lista completa di tutti i migliori conti per pagamenti contactless sul mercato:
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Una delle misure ideate per incentivare i pagamenti elettronici, nata anche per contrastare l’evasione fiscale, è il Cashback di Stato. Con questo termine facciamo riferimento ad un sistema di incentivi che prevede un rimborso di una parte delle spese pagate con carte di credito e carte prepagate ricaricabili. Senza entrare nel dettaglio, è inutile sottolineare come il Cashback abbia incontrato il favore dei consumatori.
Per partecipare a questa sorta di “concorso” è necessario scaricare l’app per smartphone IO. Nella sezione Portafoglio dell’applicazione, è possibile monitorare le transazioni considerate valide ai fini del Cashback effettuate con la carta di credito abbinata. Alcuni utenti hanno però lamentato che determinati pagamenti effettuati in modalità Contactless, ovvero senza inserire il codice PIN, non venivano conteggiati.
Come spiegato con un comunicato ufficiale di PagoPa, il sistema elabora i pagamenti dei cittadini che hanno aderito al programma entro 5 giorni lavorativi. Le carte PagoBancomat di frequente appartengono a circuiti internazionali come Visa, Maestro, MasterCard ed altri, quindi per questo motivo è di fondamentale importanza aggiungerle sull’applicazione se si intende pagare in modalità contactless.
Il meccanismo alla base dei pagamenti Contactless è piuttosto semplice. Solitamente quando si effettua un pagamento con carta di credito, una volta effettuata la strisciata è necessario inserire il codice PIN per confermare la transazione. Attraverso il Contactless invece, l’inserimento del PIN non è richiesto, anche se l’importo massimo del pagamento non deve superare i 25 euro.
Il fatto di non dover digitare il codice PIN per le micro transazioni ha contribuito notevolmente alla maggiore diffusione delle carte di credito e carte ricaricabili provviste di questa tecnologia. I vantaggi che derivano dall’utilizzo del Contactless sono molteplici, ma quello del risparmio di tempo alle casse dei negozi o dei supermercati ad esempio, è uno dei principali.
Ricorrendo alla modalità Contactless, hai la possibilità di effettuare pagamenti con carta di credito, ricaricabile o Bancomat semplicemente avvicinando la carta al terminale POS senza inserire il codice PIN. Tale modalità è possibile però solamente per importi fino a 25 euro. Le carte compatibili con questo sistema contano su una tecnologia definita RFID, ovvero identificazione a radio frequenza.
Come vedremo successivamente, la tecnologia RFID è in grado di comunicare con un altro sistema definito NFC. Si tratta di un particolare chip installato su moltissimi smartphone che consente di effettuare pagamenti in modalità contactless utilizzando appunto quest’ultimi. Inutile sottolineare come questa rappresenti un’ulteriore comodità, e come i pagamenti effettuati con telefoni, smartwatch e altri oggetti, siano in aumento.
I pagamenti Contactless sono aumentati a dismisura, soprattutto nell’ultimo anno a causa della situazione pandemica. Questo perché le transazioni effettuate in questo modo rispondono alla precisa esigenza di entrare in contatto con il minor numero di oggetti possibili per evitare la trasmissione del Coronavirus attraverso il contatto. Oltre a questo, le code grazie al Contactless scorrono più veloci in favore del distanziamento sociale.
Anche la modalità Contactless però, ha dei limiti, e più precisamente nell’importo massimo delle transazioni, che ammonta a 25 euro. Ma sotto questo aspetto è in arrivo una vera e propria rivoluzione, che contribuirà ulteriormente alla diffusione dei pagamenti elettronici. Il limite dei pagamenti Contactless infatti, verrà innalzato a 50 euro. Questa novità è frutto di un accordo stretto tra Visa, MasterCard e Bancomat.
In realtà questo innalzamento doveva essere già operativo a partire da gennaio 2021, ma purtroppo le cose non sono andate come previsto. Ad oggi i terminali POS non sono ancora abilitati ad accettare pagamenti in modalità Contactless fino a 50 euro, e per questo motivo è ancora attiva la soglia dei 25 euro. La motivazione del ritardo però, è più che comprensibile.
In fondo si tratta di mettere d’accordo banche, partner tecnologici e intermediari. Un lavoro di coordinazione non indifferente, che se non portato a compimento alla perfezione, rischia di portare ad un caos per i consumatori, che potrebbero anche perdere fiducia nel servizio. In altre parole, partire scaglionati non è certamente possibile, né per i clienti né per gli esercizi commerciali.
La stragrande maggioranza dei terminali POS in realtà può essere sottoposta ad aggiornamento da remoto, quindi l’intoppo non si concretizza in questo passaggio, quanto nel fatto che molte carte non sono abilitate al pagamento Contactless fino a 50 euro. Questo significa che tali carte dovranno essere sostituite dai relativi fornitori con le tempistiche necessarie.
Quando verrà innalzato il limite a 50 euro, fase che dovrebbe concludersi entro la fine di quest’anno, la modalità Contactless riuscirà a coprire la stragrande maggioranza delle operazioni della quotidianità dei consumatori. In merito ai limiti dei pagamenti Contactless dobbiamo fare un’ulteriore precisazione. Moltissimi istituti non mettono un vero e proprio numero massimo di transazioni effettuate attraverso questa modalità.
Per prevenire possibili frodi però, potrebbero metterne sul quantitativo fatto nell’arco delle 24 ore. A questo punto il sistema potrebbe richiedere l’inserimento del codice PIN. Ad ogni modo, è sempre opportuno consultare il foglio informativo della carta di credito o prepagata ricaricabile anche per venire a conoscenza di eventuali limiti giornalieri di spesa effettuata in modalità Contactless.
Come anticipato, la modalità Contactless per effettuare pagamenti senza codice PIN fino a 25 euro può essere sfruttata anche attraverso uno smartphone. Per procedere in tal senso, il primo passo utile da muovere è quello di scaricare l’applicazione corretta, come Apple Pay, Google Pay, Garmin Pay, Samsung Pay, o altre. Tali app chiederanno l’associazione con la carta di credito o ricaricabile in tuo possesso, se compatibile.
Una volta completati questi semplici step, al posto di utilizzare la carta di credito in modalità Contactless, potrai ricorrere semplicemente al tuo telefono utilizzandolo nello stesso modo della carta. Questo significa che l’esercente dovrà digitare sul terminale POS l’importo da pagare, e il cliente dovrà avvicinare lo smartphone al suddetto POS. Se l’importo sarà inferiore a 25 euro, non sarà necessario inserire il codice PIN.
La modalità Contactless con lo smartphone è possibile grazie ad una particolare tecnologia definita NFC. Si tratta di un chip, compatibile con l’RFID del terminale POS, che permette allo smartphone di comunicare con una serie di apparecchi in prossimità dello stesso. NCF è infatti l’acronimo di Near Field Comunication, ovvero comunicazione di prossimità.
In realtà il chip NFC degli smartphone ha moltissimi ambiti di applicazione tra i più disparati, e molti di questi sono ancora in una fase embrionale. Si tratta di una tecnologia che in futuro verrà sempre più utilizzata grazie al suo grandissimo potenziale. In questo caso l’NFC permette appunto di utilizzare lo smartphone per i pagamenti Contactless. Al momento i telefoni equipaggiati di NFC sono i modelli di fascia medio alta.
Grazie al normale deprezzamento dei componenti elettronici però, ma anche allo sviluppo di nuovi ambiti di utilizzo, molto probabilmente in un futuro (non molto lontano) tutti gli smartphone saranno dotati di chip NFC. La combinazione del prossimo innalzamento della soglia massima delle transazioni da 25 a 50 euro, unita a questa implementazione sugli smartphone, contribuirà ad un’ulteriore diffusione dei pagamenti Contactless.
Non dobbiamo dimenticare inoltre, che non sono solamente gli smartphone ad offrire la possibilità di pagare Contactless. Proprio grazie alla comodità oggettiva di questo sistema, molte aziende hanno iniziato ad immettere sul mercato molti altri oggetti compatibili, come smartwatch bracciali e anelli, e sicuramente molti altri usciranno nei prossimi anni.
Effettuare acquisti pagando attraverso la carta di credito o lo smartphone in modalità Contactless è una realtà che si sta diffondendo sempre più, e per questo motivo è necessario cominciare ad abituarsi. Come spiegato in precedenza, i pagamenti Contactless sono quei pagamenti che avvengono con un sistema che non necessita di un contatto diretto tra i vari dispositivi utilizzati.
Proprio da questa particolare caratteristica deriva il nome Contactless, che tradotto letteralmente non significa altro che “senza contatto”. Una volta avvicinata la carta di credito, lo smartphone, lo smartwatch o qualsiasi altro oggetto compatibile, se la transazione sarà inferiore ai 25 euro, potrà essere portata a compimento senza la necessità di inserire il codice PIN.
Il sistema Contactless si sviluppa nel seguente modo:
Nonostante l’innegabile affidabilità del sistema Contactless però, è opportuno fare una precisazione. È buona norma infatti, attivare sempre i vari servizi di notifiche in real time che le varie carte di credito o ricaricabili hanno. In questo modo sarà possibile tutelarsi da eventuali utilizzi fraudolenti nel omento in cui si dovesse smarrire la carta. Se questo dovesse succedere, la maggior parte delle carte può essere disabilitata da app.
Pagare con lo smartphone nei bar, nei negozi o al supermercato sta diventando sempre più frequente. Fino a non molto tempo fa infatti, chiunque venisse visto fare acquisti in questo modo appariva “strano”. Oggi le cose sono cambiate, ed effettuare transazioni con un oggetto NFC o con una carta di credito in modalità Contactless è all’ordine del giorno.
Se le intenzioni sono quelle di pagare con lo smartphone però, come spiegato in precedenza il primo passo è quello di scaricare un’app di pagamento contactless. Le due più diffuse sono chiaramente quelle dei due maggiori sistemi operativi in circolazione: Google Pay per Android e Apple Pay per iOS. La prima applicazione è compatibile con la stragrande maggioranza degli smartphone NFC in circolazione.
Tra i principali possiamo ricordare Samsung, LG, Xiami, Oppo, e molti altri ancora. La seconda app invece, ovvero Apple Pay, è compatibile con iPhone, iPad, Mac e Apple Watch. Per entrambi la procedura sarà molto semplice, dal momento che una volta avviate sarà sufficiente cliccare su Aggiungi Carta e inserire le informazioni richieste. Nel momento in cui il telefono sarà avvicinato al POS, sarà necessaria un’autorizzazione.
A seconda delle proprie abitudini ed esigenze, questa potrà avvenire attraverso il riconoscimento facciale o con il sensore delle impronte digitali. Si tratta di un’importante misura di sicurezza che tutela il consumatore nell’ipotesi in cui dovesse smarrire lo smartphone. Ma nonostante queste due applicazioni siano le più diffuse in assoluto, non sono certamente le uniche.
Samsung ad esempio, uno dei maggiori produttori di elettronica e smartphone al mondo, ha sviluppato la sua personale applicazione, che assume il nome di Samsung Pay. Il servizio è stato lanciato nel 2018, ed è preinstallato in quasi tutti i modelli di telefoni Samsung in commercio. In alternativa è possibile scaricare l’app dal Galaxy Store. La compatibilità con i principali circuiti come MasterCard e Visa è assicurata.
Anche attraverso il noto sistema di pagamenti PayPal è possibile pagare con lo smartphone. Come risaputo, PayPal si è sempre occupata di pagamenti online, e il suo utilizzo avviene praticamente su scala globale. L’applicazione per utilizzare PayPal in modalità Contactless è Vodafone Wallet, ed è compatibile con tutti i dispositivi Android dotati di chip NFC.
Utilizzare PayPal per pagare in modalità Contactless è molto semplice. Sarà sufficiente infatti avviare Vodafone Wallet e aggiungere il conto PayPal dalla sezione apposita. Subito dopo dovrai accedere al tuo conto PayPal con le apposite credenziali e creare un codice PIN NFC di 4 cifre che dovrai utilizzare per pagare i tuoi acquisti nel caso il loro importo fosse superiore ai 25 euro.
A questo punto non dovrai fare nulla di diverso da quanto in precedenza spiegato per i pagamenti con smartphone, quindi avvicinare il tuo dispositivo al terminale POS una volta che il commerciante avrà digitato la somma da pagare, e attendere il completamento dell’operazione. Tutto questo senza nemmeno aprire l’app Paypal.
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