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Sono in molti a chiedersi se sia possibile ottenere un mutuo senza garante finalizzato all’acquisto di un immobile, ma soprattutto se sia ancora possibile farlo nel 2021. D’altronde stiamo attraversando un momento storico segnato da profonde incertezze sociali ed economiche, ma nonostante questo gli italiani continuano a vedere la casa come un buon investimento in grado di dare certezze.
Ad ogni modo, qualsiasi istituto di credito prima di accettare una richiesta di mutuo, richiede una serie di garanzie, come la busta paga per il lavoratore dipendente, rendite alternative, l’apertura di un’ipoteca e altre ancora, compresa la figura del garante. E per chi non dispone di quest’ultima possibilità? In questo articolo vedremo insieme come chiedere e ottenere un mutuo senza garante e tutto quello che occorre sapere.
Prima di proseguire, ecco una tabella con le piattaforme per il miglior mutuo senza garante, le loro caratteristiche e i link ai siti ufficiali
Di seguito, invece, trovi una lista delle piattaforme per il miglior mutuo senza garante del 2021:
Come anticipato, qualsiasi banca o istituto di credito che vede sottoporsi una richiesta di mutuo necessita di garanzie. Il motivo è del tutto comprensibile, ovvero affrontare il minor rischio possibile di insolvenza da parte del debitore.
Le garanzie possono essere di diversa natura. Alla base c’è sicuramente il requisito del reddito da soddisfare, che può prevenire da lavoro dipendente o autonomo.
I lavoratori dipendenti devono presentare le ultime due buste paga, mentre i liberi professionisti le ultime due dichiarazioni dei redditi più il documento previsionale del bilancio in corso. Oltre a questo è fondamentale non avere avuto problemi passati di insolvenza con altri finanziamenti che hanno condotto a una segnalazione presso i registri della Centrale Rischi CRIF.
Più si complica la situazione economico-finanziaria del richiedente del mutuo, più alte saranno le probabilità che la banca richieda ulteriori garanzie, come quella della firma di una garante.
Ma chi è un garante? Si tratta di una figura che decide di assumersi le responsabilità del possibile mancato pagamento delle rate da parte del debitore. In questi casi, la banca si rivarrebbe proprio sul garante.
Solitamente il garante è un parente stretto come un genitore o un nonno, in alcuni casi un amico, ma in realtà non esiste alcun obbligo in tal senso.
Il garante deve a sua volta soddisfare alcuni requisiti, in realtà gli stessi del richiedente del mutuo, quindi essere un soggetto finanziabile. Non tutte le persone però dispongono di una figura come quella del garante, e per questo motivo è necessario percorrere strade alternative.
La risposta al quesito in oggetto è positiva: ottenere un mutuo senza garante è possibile, a patto il richiedente sia in grado di presentare garanzie alternative. Ovviamente costituisce un requisito preferenziale quello della busta paga da lavoratore dipendente a tempo indeterminato, senza considerare che maggiore sarà la retribuzione, tanto più alte saranno le possibilità di vedersi erogato il mutuo.
Ad esempio, se nella nuova abitazione andrà ad abitare una coppia, e anche il secondo componente possiede un reddito da lavoro dipendente, è opportuno “mettere sul piatto” anche la seconda busta paga.
Anche per coloro che possiedono già un altro immobile è più semplice ottenere un mutuo. Se tale immobile ad esempio fosse concesso in affitto e si percepisse un canone di locazione mensile, sarebbe da considerarsi una rendita.
In alternativa la banca potrebbe richiedere l’iscrizione di un’ipoteca sull’immobile. In questo modo se il debitore dovesse interrompere il pagamento delle rate, l’istituto di credito entrerebbe in possesso dell’abitazione. A questo punto potrebbe metterla all’asta per recuperare l’importo mancante, e se la somma ottenuta fosse più alta, provvederebbe a liquidare il debitore con la parte eccedente.
Un’altra strada percorribile per ottenere un mutuo senza garante è quella che prevede il possesso di titoli azionari. Questo tipo di investimenti, se di entità adeguata, potrebbero risultare sufficienti come garanzia all’istituto di credito, e lo stesso discorso è valido nel caso il richiedente avesse dei risparmi da parte. Ovviamente, nel momento in cui il debitore dovesse diventare insolvente, la banca pignorerebbe tale denaro.
Gli step iniziali per richiedere un mutuo senza garante sono gli stessi di qualsiasi altro mutuo. Questo significa che il richiedente dovrà possedere alcuni requisiti, come l’età compresa tra i 18 e i 75 anni (anche se alcuni istituti innalzano tale soglia), la residenza sul suolo italiano da almeno 6 mesi, e il possesso di un reddito da lavoro dipendente o autonomo.
Nel primo caso il richiedente dovrà presentare la busta paga, mentre nel secondo la dichiarazione dei redditi. Per chiunque invece, vale la regola del passato creditizio immacolato. Questo significa che segnalazioni come cattivo pagatore sui registri della Centrale Rischi potrebbero complicare la situazione, e in alcuni casi anche causare il rigetto della pratica di mutuo.
C’è una categoria in particolare, però, che potrebbe ottenere un mutuo prima casa sfruttando un canale preferenziale senza presentare un garante. Stiamo parlando dei giovani under 35, che possono accedere a un Fondo di Garanzia dello Stato in grado appunto di garantire fino all’80% della quota capitale. In questo caso, la banca non ha facoltà di richiedere ulteriori garanzie se non quella dell’ipoteca sulla casa.
Il fondo non è disponibile solamente per l’acquisto prima casa, ma anche per ristrutturazioni e miglioramenti dell’efficienza energetica.
Il limite massimo finanziabile è di 250.000 euro, e l’immobile oggetto di acquisto non deve appartenere alle categorie catastali degli immobili di lusso. Oltre a queste importanti agevolazioni, per i giovani under 36 è prevista anche l’esenzione da alcune imposte.
Inutile sottolineare come richiedere un mutuo presentando come garanzia due redditi sia sicuramente più semplice che in una situazione di monoreddito, e questo discorso è maggiormente valido senza garante.
Ciò non significa però che sia impossibile vedersi erogare un mutuo con queste condizioni. Ovviamente in prima battuta l’ammontare della retribuzione potrà fare la differenza.
Una busta paga di alto importo può comunque permettere l’erogazione del mutuo, anche se la situazione si complica di nuovo se ci sono figli a carico. Una soluzione in questi casi potrebbe provenire dalla cessione del quinto dello stipendio. Attraverso questa formula il pagamento delle rate non avverrà per mano del mutuatario, ma sarà direttamente il datore di lavoro a provvedere.
L’importo massimo della quota non potrà superare il 20% della retribuzione, ovvero il quinto dello stipendio, e proprio per questo motivo l’unico mutuo possibile è quello a tasso fisso.
La durata di questa formula è al massimo di dieci anni, quindi 120 mesi, e in questo caso non è possibile inserire la figura del garante. Quella della cessione del quinto dello stipendio (o della pensione) rappresenta una buona garanzia per la banca.
Ottenere un mutuo con contratto a tempo determinato senza garante, in assenza di ulteriori garanzie, può essere particolarmente complesso. In alcuni casi la condizione del contratto di lavoro a tempo determinato può essere aggirata sottoscrivendo mutui di breve durata, a 5 o 10 anni. Chiaramente l’assenza di un garante prevede che il richiedente sia in grado di soddisfare altri requisiti.
Il possesso di un altro immobile di proprietà potrebbe sicuramente semplificare la situazione, perché la banca potrebbe ad esempio richiedere l’iscrizione di un’ipoteca. In questo modo, se il debitore dovesse interrompere il pagamento delle rate, la banca entrerebbe in possesso dell’abitazione e potrebbe metterla all’asta per recuperare l’importo mancante.
Nel caso la somma ottenuta fosse più alta del debito, l’istituto provvederebbe a liquidare il debitore con la parte eccedente. Anche nel caso il secondo immobile fosse concesso in affitto, e si percepisse un canone di locazione mensile, la banca potrebbe accettare la richiesta di mutuo. Questo perché l’affitto mensile viene considerata come una rendita sicura e certa.
Solitamente le banche non vedono di buon occhio i cosiddetti lavoratori atipici o precari ai fini di una richiesta di mutuo. L’unico modo per essere tenuti in considerazione è quello di presentare diverse garanzie, soprattutto solide.
Ad ogni modo, l’apprendistato è un contratto lavorativo che permette l’assunzione di giovani inserendoli in un particolare percorso di formazione tecnica.
Il vantaggio per il datore di lavoro in questi casi consiste in alcune agevolazioni fiscali, mentre per il lavoratore neoassunto nella possibilità di apprendere una professione con la speranza che alla fine dell’apprendistato il contratto si tramuti in tempo indeterminato.
Tutti questi benefici però alle banche non interessano ai fini dell’erogazione del mutuo. In questa situazione abbiamo due ipotesi possibili.
La banca, infatti, può richiedere la presenza di un garante, ma per coloro che non dispongono di una figura di questo tipo è possibile ovviare attraverso una seconda ipoteca immobiliare. Anche eventuali altre rendite potrebbero permettere la concessione del mutuo, come quelle provenienti dai canoni di locazione di un immobile in affitto. Un’ultima soluzione consiste nell’accedere al Fondo di Garanzia.
Si tratta di un particolare Fondo istituito per permettere anche ai giovani di ottenere un mutuo, che prevede sia lo Stato a ricoprire il ruolo di garante, fino all’80% della quota capitale.
Se la richiesta di accesso al Fondo viene approvata, l’istituto di credito non potrà richiedere garanzie aggiuntive se non quella dell’ipoteca sull’immobile acquistato, anche in presenza di un contratto di apprendistato.
Minori saranno le garanzie da presentare, maggiore sarà l’importo richiesto, tanto più difficile sarà ottenere un mutuo senza garante.
Inutile sottolineare come questo discorso sia valido anche per i mutui 100 per cento. Si tratta di particolari prodotti che prevedono l’erogazione di un capitale superiore al canonico 80%. In questo caso il rischio di insolvenza per la banca è maggiore.
Per questo motivo l’istituto di credito richiederà al futuro mutuatario la sottoscrizione di una polizza, in grado di garantire il rimborso delle rate in caso di morte, malattia e perdita del lavoro di quest’ultimo. L’assicurazione chiaramente copre solamente l’importo eccedente l’80%. Oltre a questo è necessario anche prestare una certa attenzione a questo tipo di prodotti.
Se è pur vero che con un mutuo 100% il richiedente non si trova costretto a possedere la liquidità eccedente del 20% necessaria all’anticipo, è altrettanto vero che molto spesso sia il tasso di interesse applicato che gli eventuali costi accessori risultano più alti rispetto ad un mutuo tradizionale.
Proprio per questo motivo è necessario prestare maggiore attenzione durante la fase dei preventivi.
Ottenere un mutuo prima casa senza garante è possibile, ma è fondamentale presentare solide garanzie differenti.
Innanzitutto è praticamente fondamentale essere in possesso di un reddito da lavoro dipendente, e che il contratto di lavoro sia a tempo indeterminato. In secondo luogo un passato creditizio pulito costituisce sicuramente un buon biglietto da visita.
In alternativa alla figura del garante, la banca richiederà sicuramente garanzie diverse, come quella proveniente da un secondo immobile di proprietà su cui aprire un’ipoteca, oppure la cessione del quinto dello stipendio che come detto prevede una rata di importo massimo del 20% della retribuzione.
Anche altre rendite fisse e costanti, o titoli azionari di proprietà potrebbero rappresentare una garanzia sufficiente.
C’è una categoria particolare di persone che potrebbe ottenere un mutuo prima casa sfruttando un canale preferenziale senza presentare un garante.
Si tratta dei giovani under 35, che hanno la possibilità di accedere a un Fondo di Garanzia dello Stato in grado appunto di garantire fino all’80% della quota capitale. In questa situazione la banca non ha facoltà di richiedere ulteriori garanzie se non quella dell’ipoteca sulla casa.
Il fondo non è disponibile solamente per l’acquisto prima casa, ma anche per ristrutturazioni e miglioramenti dell’efficienza energetica e prevede un limite massimo erogabile è di 250.000 euro.
L’immobile oggetto di acquisto non deve chiaramente appartenere alle categorie catastali degli immobili di lusso. Oltre a queste importanti agevolazioni, per i giovani under 36 è prevista anche l’esenzione da alcune imposte.
Un’attenta fase di valutazione e di confronto dei preventivi mutuo senza garante è di fondamentale importanza. I contratti di finanziamento sono molto spesso difficili da comprendere, e per questo motivo è necessario procedere con cautela.
In questo compito possono venirti in aiuto i comparatori online, ovvero siti internet in grado di confrontare le tariffe di diversi servizi.
Tra questi chiaramente troviamo i mutui senza garante. Su tali piattaforme dovrai inserire alcuni dati personale, tra cui la tua età e la tua residenza, oltre all’importo da richiedere, la durata del piano di ammortamento e la scelta tra tasso fisso o tasso variabile.
In pochi istanti il sistema sarà in grado di sottoporti le migliori offerte del mercato, e tu potrai selezionare quella più consona alle tue esigenze in termini di rata, importo e durata del prestito.
Una volta che avrai proceduto, verrai reindirizzato direttamente sul sito ufficiale che la propone per formalizzare la richiesta di mutuo. Attraverso questo sistema avrai la possibilità di procedere con più calma concentrandoti sulla comparazione delle proposte, senza nemmeno doverti recare presso gli sportelli bancari.
L’intera pratica può essere gestita online, con un evidente risparmio di tempo. Anche sotto il profilo economico il risparmio potrebbe essere tangibile, perché le offerte sul web molto spesso sono anche più convenienti
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