Stai cercando una guida per trovare il mutuo più conveniente? Hai trovato il pezzo che fa per te!
L’acquisto di un immobile è un passo sempre molto importante da muovere, e questo discorso è valido sia per la prima che per la seconda casa. Ci sono moltissime variabili da considerare, e ognuna di queste può incidere sul costo finale del mutuo. Proprio per questo motivo la fase di valutazione dei preventivi riveste un ruolo fondamentale, e deve essere affrontata con le giuste conoscenze.
Come vedremo successivamente in questo compito possono venirti in aiuto i portali di comparazione online, piattaforme che si occupano proprio di mettere a confronto vari servizi, e grazie a cui potrai trovare il mutuo più conveniente. Nelle prossime righe approfondiremo anche la differenza che intercorre tra mutuo a tasso fisso e variabile, come scegliere il mutuo e tutto quello che occorre sapere in merito.
Prima di proseguire, ecco una tabella con le piattaforme per il mutuo più conveniente, le loro caratteristiche e i link ai siti ufficiali
Di seguito, invece, trovi una lista delle piattaforme per trovare il mutuo più conveniente del 2021:
Abbiamo detto che identificare il mutuo più conveniente prima di acquistare casa è di fondamentale importanza.
Ogni singolo “errore” infatti può costare davvero molto caro e soprattutto può essere amplificato a causa della durata pluridecennale che spesso questi finanziamenti hanno.
Ad esempio, molto spesso le offerte in merito ai mutui 100 per cento possono sembrare allettanti. Questo perché grazie a questi prodotti non è necessario disporre del 20% eccedente rispetto ai mutui tradizionali da versare come anticipo. Ma a quale prezzo?
Solitamente questi prestiti finalizzati presentano tassi di interesse e costi accessori notevolmente più alti dei mutui standard, quindi è necessario prestare molta attenzione. Un altro aspetto da valutare riguarda proprio i costi accessori.
Nel momento in cui sottoscriverai un mutuo, infatti, dovrai affrontare anche tutta una serie di spese. Tra queste troviamo quelle di apertura e gestione della pratica, di istruttoria, di incasso delle rate, assicurative e altre ancora. Inutile sottolineare come tutte queste voci vadano a influire sul costo finale del mutuo.
A tal proposito, per determinare il mutuo più conveniente è necessario distinguere il TAN dal TAEG. Il primo è il Tasso Annuo Nominale, e corrisponde all’effettivo tasso di interesse che il debitore dovrà corrispondere su base annua all’istituto che ha erogato il mutuo.
Ma il TAN non include nel calcolo della spesa tutti quei costi elencati in precedenza, inclusi invece nel TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale). Per questo motivo, l’unico indicatore del costo reale del mutuo è appunto quest’ultimo.
Il mutuo più conveniente oggi non necessariamente potrebbe esserlo domani. Ma per comprendere questo concetto è fondamentale fare una distinzione tra mutuo a tasso fisso e mutuo a tasso variabile.
Innanzitutto il tasso di interesse è composto da due parti distinte. La prima corrisponde all’Euribor, ovvero una media dei tassi di interesse che le maggiori banche europee applicano per i depositi dei loro clienti.
All’Euribor deve essere aggiunto lo spread, ovvero il margine di guadagno per l’istituto che eroga il mutuo. Si tratta di una percentuale calcolata appunto sull’Euribor che chiaramente può variare a seconda della politica commerciale dell’istituto ma anche del prodotto stesso. In un mutuo a tasso fisso, il tasso di interesse che il cliente deve pagare non tiene conto delle fisiologiche fluttuazioni dell’Euribor.
Questo significa che la rata presenterà un importo fisso e costante per tutta la durata del piano di ammortamento. Il discorso cambia per i mutui a tasso variabile, dove il tasso di interesse tiene invece conto delle suddette fluttuazioni. Analizzando il periodo che stiamo vivendo, sicuramente chi ha scelto il mutuo a tasso variabile qualche anno fa sta gioendo. Questo perché i tassi di interesse sono ai minimi storici.
Questa situazione, però, non è detto che permanga a lungo, anche se nel breve periodo non sono previste grandi oscillazioni al rialzo. Il mutuo a tasso variabile dunque, a prescindere dal momento storico, presenta le prime rate che solitamente sono di importo inferiore rispetto a quelle di un mutuo a tasso fisso, e per questo motivo potrebbe apparire più conveniente.
Non è detto però che tale discorso sia valido in futuro, e un mutuo a tasso variabile potrebbe perdere la sua convenienza iniziale e al contrario diventare molto più caro di uno a tasso fisso. Un fattore su cui è invece possibile ottenere delle certezze è quello delle spese legate al mutuo.
In un confronto di diversi preventivi è possibile determinare con precisione l’eventuale convenienza di un prodotto rispetto ad un altro.
Come anticipato, il web può darti una grossa mano durante la fase della richiesta di preventivi per identificare il mutuo più conveniente. Il supporto in questo caso proviene dalle piattaforme online di comparazione.
Si tratta di siti specializzati proprio nel confronto dei costi di diversi servizi, compresi i mutui. Il funzionamento di questi portali è di semplicissima comprensione.
Innanzitutto dovrai comunicare alcune informazioni personali, come la tua età e la provincia di residenza. Oltre a questo dovrai inserire nell’apposito form l’importo che intendi richiedere in prestito, la durata desiderata del piano di ammortamento (per quanti anni intendi pagare il mutuo) e la tua preferenza in merito al mutuo a tasso fisso piuttosto che uno a tasso variabile.
A questo punto, in pochi istanti il sistema ti offrirà una selezione di proposte commerciali tra le migliori del mercato, che richiederebbe da parte tua giorni di lavoro per essere portata a termine. Tu non dovrai fare altro che selezionare l’offerta che meglio soddisfa le tue esigenze in termini di importo rata, durata del mutuo ed eventuali servizi aggiuntivi, e verrai rimandato sul sito ufficiale della banca che la propone.
Il prossimo step consiste nel formalizzare la richiesta di mutuo, dove la banca risponderà con una valutazione preliminare e tutta la documentazione necessaria per la pratica vera e propria. Questo significa che dovrai allegare il documento d’identità, il codice fiscale o la tessera sanitaria e la prova di un reditto, da lavoro dipendente o autonomo a seconda del tuo impiego.
Il calcolo del mutuo più conveniente deve necessariamente passare attraverso un’attenta valutazione del TAEG, indicatore che come spiegato in precedenza serve a determinare l’effettivo costo del finanziamento. Non tutte le banche, infatti, applicano gli stessi costi e soprattutto nelle stessa entità.
Facciamo un esempio. Solitamente l’importo massimo finanziabile per un mutuo corrisponde all’80% del valore dell’immobile da acquistare. Alcuni istituti però si spingono oltre e arrivano a finanziare anche il 100% del valore della casa da acquistare.
Innanzitutto questo tipo di prodotto solitamente mostra un tasso di interesse più alto rispetto ai mutui tradizionali. In seconda battuta, per il 20% eccedente l’80%, solitamente gli istituti richiedono la stipula di un’assicurazione in grado di garantire il rimborso in caso di morte o perdita del lavoro del contraente.
Il costo di queste polizze è da valutare attentamente. Una buona copertura infatti, prevede un costo del 2-3% del capitale finanziato, ma in passato alcune banche sono arrivate oltre il 10%. Oggi, invece, determinati istituti non caricano al cliente il costo della polizza, offrendola gratuitamente. Questo aspetto dunque, è da tenere in considerazione nella valutazione di un mutuo.
Sempre rimanendo in ambito polizze assicurative, la stipula di una copertura incendio e scoppio è una condizione obbligatoria ai fini dell’erogazione di un mutuo prima casa. Le attuali normative, però, lasciano al cliente la possibilità di scegliere con chi sottoscrivere la polizza. Dal momento che si tratta di un costo a cui non è possibile sottrarsi, è fondamentale che sia il più accessibile possibile.
Determinare se sia più conveniente un mutuo a tasso fisso piuttosto che uno a tasso variabile non è semplice, perché si tratta di due prodotti ben diversi e che per questo motivo possono portare a scenari differenti.
Il tasso fisso offre la certezza di una rata ad importo costante per tutta la durata del finanziamento, e per questo motivo mette al riparo da possibili aumenti del tasso di interesse.
Di contro, però, prevede un costo per le prime rate solitamente maggiore rispetto ad un mutuo a tasso variabile. Ovviamente si tratta di una soluzione indicata per coloro che non prevedono un miglioramento delle loro condizioni economiche negli anni subito seguenti alla stipula del mutuo, e che per questo motivo non potrebbero sostenere un aumento delle rate.
Al contrario i mutui a tasso variabile sono maggiormente indicati per coloro che posseggono dei redditi medio-alti, e che quindi non avrebbero particolari problemi ad affrontare un aumento del tasso di interesse.
Questo significa che un mutuo a tasso fisso non è più conveniente di un mutuo a tasso variabile, ma sicuramente è un’opzione in grado di garantire una maggiore sicurezza.
Il mercato dei mutui è piuttosto eterogeneo, e determinare quale sia il mutuo casa effettivamente più conveniente non è semplice. Oltre alle proposte tradizionali infatti, ne esistono anche altre erogabili attraverso l’accesso a fondi specifici, come i mutui giovani.
Si tratta di mutui agevolati concessi agli under 35 che attraverso un Fondo di Garanzia prevedono sia lo Stato a fornire la garanzia alla banca.
Inutile sottolineare come si tratta di mutui estremamente più convenienti rispetto a quelli tradizionali, dal momento che sono stati ideati proprio per aiutare ad acquistare la prima casa a quei giovani che ancora non dispongono delle garanzie necessarie.
Basti pensare che la garanzia dello Stato arriva a coprire l’80% della quota capitale, e sono anche previste agevolazioni fiscali ed esenzioni dal versamento di alcune imposte.
Il mutuo per l’acquisto di un immobile è un passo importante, ma quello per la prima casa è sicuramente il più importante. Questo è il motivo per cui la fase preliminare di confronto dei preventivi deve essere affrontata con la giusta conoscenza. Come spiegato in precedenza, sicuramente un grande aiuto proviene dai comparatori online, in grado di individuare al posto tuo le offerte migliori del mercato.
Attraverso questo importante strumento potrai ottenere una serie di preventivi gratuiti che potrebbero farti risparmiare parecchio denaro in pochi clic. Oltre a questa considerazione, è opportuno ricordare che non tutte le persone possono accedere alle stesse condizioni contrattuali.
A influire sul costo finale del costo troviamo diversi fattori, come l’età che può condizionare la durata del piano di ammortamento. Anche la durata stessa del mutuo inciderà sulla spesa finale, esattamente come le spese assicurative e tutte le altre necessarie all’erogazione del mutuo.
Dobbiamo comunque precisare che al mutuatario viene concessa un’importante opportunità nel momento in cui dovesse rendersi conto di aver scelto un mutuo troppo caro. Stiamo parlando della surroga del mutuo, possibile in Italia dal 2007.
Attraverso la surroga del mutuo il cliente può spostare liberamente il proprio mutuo da una banca all’altra nel momento in cui offrisse condizioni migliori. Tra l’altro tutti costi accessori legati all’operazione sono a carico della nuova banca, perché il debitore non dovrà sostenere alcun costo per questo passaggio.
Dal momento in cui la vecchia banca riceve comunicazione dalla nuova, ha 30 giorni di tempo per autorizzare il tutto.
Il mutuo seconda casa, per determinarne la convenienza, prevede delle considerazioni più complesse rispetto a quello per la prima.
Innanzitutto tutte le agevolazioni fiscali previste per la prima abitazione, non sono valide per il secondo immobile. Questo significa ad esempio che il mutuatario non potrà portare in detrazione gli interessi passivi nella misura del 19% dalla dichiarazione dei redditi.
Oltretutto con il mutuo seconda casa aumenta anche il rapporto rata/reddito. Per questo motivo l’importo della rata non potrà eccedere il terzo del reddito percepito, al netto di altri mutui o finanziamenti in corso.
Da considerare anche che gli istituti di credito, per tutelarsi dal maggior rischio di insolvenza di un prodotto di questo tipo, applicano interessi più alti, rendendo il mutuo meno conveniente di quelli prima casa.
Un mutuo può essere richiesto oltre che per l’acquisto di un’abitazione, anche per la sua ristrutturazione. Nel caso di ristrutturazione prima casa inoltre, se i lavori prevedono anche l’efficientamento energetico dell’immobile, è possibile accedere anche ad alcune agevolazioni. La procedura, i requisiti da soddisfare e le garanzie da presentare sono gli stessi di un mutuo acquisto casa.
Inutile sottolineare come anche in questo caso sia necessario un attento lavoro di valutazione e confronto dei preventivi, perché ogni singola variabile può determinare un costo totale del finanziamento più o meno alto.
Ovviamente a incidere sul costo dell’operazione troviamo anche la tipologia di lavori da effettuare, se di manutenzione ordinaria, straordinaria o ristrutturazione con grandi opere.
Come scegliere il mutuo più conveniente? Senza fretta e senza accontentarsi di valutare solamente del prodotto che magari il proprio istituto di credito offre.
Molto spesso infatti, per “pigrizia”, le persone dimenticano di fare un confronto accurato dei preventivi perché magari decidono di rivolgersi solamente all’istituto di credito di cui sono clienti. Ma questo modo di procedere potrebbe nascondere parecchi insidie.
La prima di queste riguarda proprio l’eventuale convenienza del mutuo, che rimane comunque un’incognita se non paragonato con altri prodotti. Il secondo passo per evitare inutili rallentamenti della pratica è quello di preparare per tempo tutta la documentazione necessaria, soprattutto per tutte quelle categorie che non dispongono delle garanzie standard per ottenere un mutuo.
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