Ti stai chiedendo qual è il miglior lettore POS sul mercato? Allora sei nel posto giusto!
Prima di continuare, abbiamo preparato una tabella con i migliori lettori POS, le loro caratteristiche e il link al sito ufficiale.
Di seguito, invece, trovi una breve selezione dei migliori lettori POS del 2022:
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Il mondo dei pagamenti digitali ha visto una vera e propria rivoluzione tecnologica che ha implementato, velocizzato, diversificato e facilitato la possibilità di pagare con carte, applicazioni e tante altre modalità. Il POS, Point Of Sale, è sempre il punto di riferimento per effettuare tutte le operazioni, solo che ormai i device disponibili sul mercato si sono evoluti sia per funzionalità sia per praticità.
In principio c’era il POS desktop, ovvero un terminale fisso che andava connesso alla rete telefonica analogica e alla corrente elettrica, tramite cavo: necessitava di una postazione ben definita e non poteva essere scollegato per nessun motivo. Naturalmente questa tipologia di POS esiste ancora, pur con le migliorie e l’adattamento alle nuove funzioni, ma sembra che la sua vita sia segnata, perché soppiantato da modelli sempre più nuovi e accattivanti.
Il trend del momento è quindi costituito dai dispositivi portatili, che non necessitano di collegamenti e energia, perché autonomi in tutto, sia che funzionino con un software installato all’interno dell’hardware, sia che si appoggino a device esterni.
In questa guida andremo a conoscere i lettori POS in tutte le declinazioni possibili, con qualche suggerimento per un acquisto più consapevole.
Lettore POS
Per lettore POS tendenzialmente intendiamo uno strumento che è dotato di un recettore, il cui segnale è in grado di registrare i dati delle carte di credito o dei dispositivi smart e inviarli ad un’applicazione esterna che processerà il pagamento. Questa piattaforma va installata su uno smartphone, un tablet o un PC e sarà collegata al lettore via Bluetooth o tramite cavo USB.
Tuttavia, molti preferiscono non dover utilizzare un appoggio esterno e hanno anche la necessità di stampare le ricevute. Per questo motivo i produttori di lettori POS solitamente propongono anche POS GPRS che contengono, all’interno dell’hardware, tutte le operatività.
In linea generale, il device più utilizzato per gestire un POS mobile è lo smartphone.
I software che vengono prodotti sono solitamente disponibili indifferentemente per iOS e Android, per cui non ci dovrebbero essere problemi di incompatibilità con nessuna delle società emittenti.
Si pensa sempre che l’iPhone abbia più difficoltà a trovare sistemi operativi che funzionino se non prodotti da Apple.
In realtà non è così, in quanto ormai la necessità di poter offrire servizi in competizione con l’Android è più impellente di qualunque altro motivo, a partire dalla sicurezza. Tuttavia la solidità di iOS non verrà affatto compromessa dall’utilizzo di un lettore esterno, anzi avrai tutta la sicurezza di un iPhone e la comodità di un lettore POS portatile.
Le applicazioni che si possono scaricare per gestire il POS mobile hanno il vantaggio di poter essere gestite in totale autonomia, perché non avrai infatti più bisogno di far intervenire un tecnico che si occupi dell’installazione e della configurazione del tuo POS.
Ma non solo: tutti gli aggiornamenti, gli upgrade, l’aggiunta delle novità e anche le eventuali riparazioni, verranno eseguite da remoto, abbattendo considerevolmente i costi di manutenzione.
Si annoverano fra i lettori POS portatili sia i mobile POS sia i POS GPRS. Entrambi sono gestibili in qualunque luogo perché non necessitano di essere connessi a un punto fisso dal quale carpire il segnale, per cui, a differenza dei POS cordless, godono di un raggio d’azione decisamente vasto.
I POS portatili sono particolarmente indicati per quelle professioni che non hanno una sede fisica interna, ma che sono all’aperto o itineranti. Assolutamente indispensabili per taxisti, corrieri, ambulanti e liberi professionisti che per lavoro si recano nelle case dei clienti, hanno reso i pagamenti digitali possibili anche per categorie che precedentemente erano escluse, per motivi tecnicamente oggettivi.
Tuttavia, per coloro che non hanno la possibilità di ricaricare il cellulare, il POS GPRS è il più indicato, in quanto il POS mobile per sua natura ha sempre bisogno di essere connesso alla sua app esterna per poter funzionare e se il tuo smartphone dovesse essere scarico e fuori uso, anche il POS sarebbe out.
Le batterie studiate per i lettori POS portatili sono progettate in modo differente da quelle degli smartphone. Questi ultimi infatti devono gestire innumerevoli funzionalità che riducono enormemente la durata della batteria e allo stesso modo il Bluetooth è un sistema sì molto efficiente, che però consuma molta energia. Ecco perché il POS GPRS solitamente ha una batteria molto potente che non avrà bisogno di essere ricaricata fino a sera.
Potrai fare una semplice ricerca su internet e sarai sommerso dalle offerte online di lettori POS mobili. Questa tipologia di POS solitamente ha dei prezzi davvero contenuti, che vanno dai 15 € ai 30 € al massimo. Il motivo è che la tecnologia sta tutta nell’applicazione che scaricherai sul tuo device, dal quale potrai effettuare molte operazioni che un POS tradizionale non consente.
Per esempio, dal momento che avrai una dashboard a tua disposizione, ricercare un pagamento per effettuare uno storno sarà semplicissimo. Non dovrai contattare banche, assistenti e la disponibilità sarà immediata.
Allo stesso modo, molti POS propongono delle funzionalità virtuali come il Pay-By-Link e il MOTO.
Se per esempio gestisci un albergo e devi registrare il pagamento di una prenotazione senza la presenza del cliente, le possibilità sono tre.
Nel primo caso dall’app potrai generare un link e inviarlo via mail o messaggio al tuo cliente, il quale potrà eseguire il pagamento dal suo smartphone. Nel secondo e terzo, con il Mail Order Telephone Order (MOTO) potrai farti dare gli estremi della carta via mail oppure te li detterà il cliente al telefono, poiché l’applicazione in questo caso consente l’inserimento manuale dei dati.
L’appellativo “smart device” sta a indicare tutti quei dispositivi che si connettono l’un l’altro per mezzo di funzionalità particolari come l’NFC, ovvero una connessione radio in grado di registrare pagamenti da un telefono cellulare, un tablet o altro.
I POS mobili e GPRS sono ormai tutti dotati di questa possibilità e possono leggere le app definite “wallet“, ovvero tutte quelle piattaforme come Google Pay, Apple Pay e Samsung Pay. Inoltre sono dotati di tutte le forme di pagamento che abbiamo già citato, come il Pay-By-Link e il MOTO.
Se vuoi avvertire i tuoi clienti che ti avvali di queste modalità di pagamento, puoi richiedere degli adesivi da applicare all’interno del tuo negozio, perché solitamente vengono forniti ai commercianti.
I POS GPRS/GSM sono tutti dotati di una SIM card multioperatore che può essere alternativamente 3G o 4G. Quest’ultimo naturalmente ha una velocità di connessione più rapida, tuttavia per il tipo di operazione che devi fare non è così fondamentale.
Per intenderci, non si tratta di scaricare un video; è necessario che ci sia una connessione per processare un pagamento, cosa che risulta comunque molto lenta con una linea fissa, ma che non si differenzia in modo sostanziale dal 3G al 4G.
Le SIM sono solitamente integrate al POS e non ti verranno richiesti costi aggiuntivi per il traffico dati. Non solo, il fatto che siano multioperatore significa che non hanno una sola possibilità di riferimento. Sappiamo come i ripetitori non sono nello stesso numero a seconda delle zone e la ricezione di una determinata compagnia può risultare difficoltosa e finanche assente.
Il tuo POS quindi provvederà a rintracciare l’operatore che in quel luogo offre un segnale più potente e sfrutterà quello.
I lettori POS senza costi fissi sono solitamente quelli che si acquistano. Il canone è previsto infatti per il comodato d’uso, che non ti rende proprietario del POS, ma questo andrà restituito una volta che non ti servirà più.
Se invece non vuoi sobbarcarti spese ricorrenti, acquisterai il POS e da quel momento sarai l’unico responsabile del dispositivo.
Il range di prezzo è davvero esteso e si parte dai 20 €, tipici del POS mobile, ai 250 € dei GPRS con tutte le funzionalità smart. A quel punto la tua unica preoccupazione saranno le commissioni: anche queste si differenziano notevolmente e variano da un operatore all’altro.
Alcuni optano per una percentuale fissa, altri per una commissione progressiva. Nel primo caso dovrai fare attenzione alle soglie del transato: per molti POS sono previsti dei sovrapprezzi per tutto il transato che eccede quella soglia.
Per ricevere gratuitamente un lettore POS ci sono due alternative: il comodato d’uso o il Soft POS.
Nel primo caso, come abbiamo anticipato, ci sarà un canone, solitamente modulato sul tuo transato annuo (ma non necessariamente) e alcuni produttori azzerano anche i costi di commissione. Questa soluzione è particolarmente indicata per chi ha un fatturato consistente ed effettua molti pagamenti digitali.
In alternativa, puoi dotarti di un’applicazione che scaricherai sul tuo smartphone e a quel punto non avrai bisogno di nessun altro dispositivo per leggere le carte, in quanto il POS sarà costituito dal cellulare stesso.
Naturalmente sì e se decidi di acquistarlo, e di non avvalerti del comodato d’uso, l’unica tua preoccupazione dovrà essere la convenienza, ovvero dovrai capire se, e in quanto tempo, riuscirai ad ammortizzarne il costo (ovviamente questa considerazione riguarda i POS più cari).
Tuttavia in caso di un acquisto importante come per esempio un POS multipiattaforma, con un gateaway integrato per il negozio online, alcune società offrono soluzioni personalizzate: cercale online e ne troverai diverse.
Abbiamo spiegato come funziona la lettura NFC che si avvale di frequenze radio per recepire i pagamenti dagli smartphone: ormai tutti i mobile POS e i GPRS di ultima generazione ne sono provvisti.
Piuttosto, a volte avrai a che fare con degli utenti convinti di poter pagare con il telefono, ma così come il POS dovrà essere recente, anche i cellulari non potranno avere una tecnologia troppo obsoleta, in quanto solo i modelli degli ultimi anni son dotati di questa funzionalità. Di conseguenza prima di pensare che il tuo POS ultratecnologico non funzioni, sincerati che anche il cliente disponga dell’NFC sul suo dispositivo.
Per collegare il tuo smartphone a un lettore POS dovrai attuare una procedura, spiegata in tutti i manuali, che si definisce “pairing”.
Il POS si collega al Bluetooth del tuo telefono e generalmente il processo è il seguente:
A quel punto ti verrà richiesto di confermare l’operazione su entrambi i dispositivi e, in modalità diverse a seconda del POS, la procedura sarà terminata.
Quest’operazione non avrà bisogno di essere ripetuta, in quanto va eseguita una volta sola.
Ogni POS ha modalità di spegnimento diverso: non fare di testa tua se ti serve riavviarlo, leggi bene le istruzioni, in quanto in alcuni modelli si devono premere contemporaneamente più tasti (e a volte non sono quelli che a intuito possiamo immaginare), altri sono più semplici ma comunque non puoi saperlo, finché non te lo conferma il manuale d’uso.
In ogni caso ci sono da premere tasti diversi a seconda di ciò che vuoi fare. Per esempio, se devi solo spegnerlo e riaccenderlo sarà un’operazione differente dal resettarlo. Per quest’ultima azione devi essere sempre sicuro che sia la cosa giusta da fare per risolvere un problema e, nel dubbio, contatta prima l’assistenza.
Come abbiamo già detto, la differenza fra un POS vero e proprio e un semplice lettore è tutta nell’hardware.
Un lettore non contiene in sé il software necessario a processare e portare a buon fine il pagamento, perché sarà l’applicazione esterna a compiere quest’operazione. Al contrario un POS completo avrà al suo interno tutto ciò che serve e non si appoggerà a nessuna applicazione per poter funzionare.
Questa differenza determina anche il costo del terminale, in quanto intuitivamente possiamo comprendere quanto un dispositivo già completo possa costare molto di più rispetto a un semplice lettore.
In realtà, poi, non c’è molta differenza, se non che il POS autonomo ha una durata maggiore, proprio perché non è un telefono cellulare. Inoltre, non sempre i POS con software incorporato lasciano molto margine per le nuove funzionalità: un’applicazione esterna può essere implementata all’infinito, mentre un programma installato su un dispositivo presenta limiti di memoria e di sistema.
Molti POS mobili non consentono di stampare ricevute, ma possono solo inviarle via mail o sms. Ovviamente questo comporta un notevole risparmio, tuttavia non si adatta a tutti i tipi di attività. Di conseguenza, se hai la necessità di produrre gli scontrini, dovrai dotarti di un POS GPRS con stampante e la differenza con un semplice lettore è notevole, soprattutto per il costo.
A questo punto, se non vuoi spendere troppo, puoi decidere di affidarti al comodato d’uso, che ti consente di avere un POS completo a fronte di un piccolo canone mensile.
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