Una piattaforma molto nota di P2P lending è Grupeer, fondata nel 2016 in Lettonia.
Il suo compito è quello di mettere in comunicazione utenti che intendono prestare del denaro, definiti borrowers, con altri che necessitano di capitali, i lenders.
Allo stato attuale delle cose, i prestatori sulla piattaforma sono circa 15.000, per un finanziamento totale di oltre 55 milioni di euro.
Il numero di utenti registrati nel nostro Paese ha permesso a Grupeer di entrare a far parte nella TOP 3, considerando che gli investitori provengono da mezzo mondo (80 Paesi).
In questa recensione completa prenderemo in esame quali sono le funzionalità della piattaforma, come effettuare la registrazione, i principali vantaggi, le alternative e le opinioni degli utenti registrati.
Development project impersky
DEVELOPMENT PROJECT TANEM
Development project BUVIKA
In apertura possiamo subito affermare che Grupeer può sicuramente essere considerata come una piattaforma interessante nel mercato del social lending.
Nonostante infatti si tratti ancora di un piccolo operatore, che tutte le criticità tipiche di una società di nuova costituzione, l’attività è in forte crescita. Ciò che contraddistingue Grupeer è esattamente quello che dovrebbe rappresentare questo settore.
Parliamo di semplicità, innovazione, trasparenza, e rendimenti oggettivamente interessanti. Tutti aspetti confermati anche dalle numerose opinioni degli utenti reperibili sul web, soprattutto nei forum di settore.
Ovviamente come accade in qualsiasi investimento, maggiore è il potenziale rendimento, tanto più alto è il rischio intrinseco legato all’investimento stesso.
Come già specificato dunque, Grupeer risulta un ottimo investimento se valutato in considerazione in un’ottica di diversificazione, quindi all’insegna della prudenza.
Di seguito trovi una tabella che mette a confronto Grupeer e le principali alternative sul mercato, le loro caratteristiche ed il link al sito ufficiale.
grupeer e le alternative: il confronto
Nonostante il P2P lending sia relativamente recente, il panorama degli operatori comincia a farsi piuttosto affollato, e il loro numero cresce di anno in anno.
Le persone che cercano canali alternativi per accedere al credito infatti, sono in costante aumento. Il social lending sta dunque rivoluzionando il mercato dei prestiti, e i nomi seguenti possono essere considerati come i big player del mercato, dunque delle valide alternative a Grupeer.
Mintos è la piattaforma di P2P lending più grande d’Europa, quindi anche della più popolare. Per quanto concerne il rendimento non può essere considerata la migliore, ma per altri fattori si classifica in una posizione sicuramente alta.
Il primo di questi è sicuramente la diversificazione possibile, che chiaramente rende Mintos piuttosto sicura. I 200.000 investitori presenti sulla piattaforma ne sono la prova.
Bondora è una delle più vecchie piattaforme nel panorama P2P Lending, attiva e pagante fin dal 2009. I prestiti sono diversificati secondo il rischio (rating) e spaziano dall’HR (alto rischio) fino all’AA (ottimo). Il rendimento massimo di Bondora è del 20%.
Questa piattaforma di P2P Lending è in grado di distinguersi dalla concorrenza per un preciso e non trascurabile fattore: una bassissima percentuale di prestiti con problemi. Solamente l’1,1% degli investimenti infatti ha presentato dei ritardi, e si tratta oggettivamente di un dato davvero ottimo.
La società è irlandese e attiva dal 2015, e il suo successo deriva da una strategia aziendale ben affinata, che prevede un supporto economico alle imprese.
Il sito è ben realizzato e facile da usare, e al pari di Grupeer presenta una funzione di auto investimento. Nonostante un tasso di default così basso inoltre, quello del potenziale rendimento è di tutto rispetto: 16%.
Anche nel caso di Lendix il target della società è quello delle aziende e non dei privati. Sicuramente innovativo e affascinante il modo in cui è possibile scegliere in quale progetto investire.
Parliamo di una sorta di vetrina pubblicata sul sito, dove è possibile selezionare appunto il progetto di interesse, con un privilegio ulteriore da non sottovalutare.
Il capitale minimo da mettere in gioco sulla singola operazione è di soli 20 euro. Questo permette di diversificare, prestando piccole somme a progetti differenti, ed abbassando di conseguenza il rischio.
Il denaro viene bloccato fino a scadenza, mentre i rendimenti sono inferiori ad altre piattaforme, seppur sempre superiori a quelli bancari: 10%. Da non dimenticare nemmeno la funzione sociale di questi progetti, perché immettere liquidità sul mercato significa anche dare un sostegno all’economia reale.
Crowdestate è una piattaforma che tratta finanziamenti concessi alle imprese immobiliari. Il sito è sviluppato anche in lingua italiana, caratteristica poco comune ad altri operatori di mercato.
Rispetto al passato la qualità dei progetti è sicuramente migliorata, e allo stato attuale delle cose è previsto un rendimento massimo del 14%.
La piattaforma presenta una struttura molto simile a Mintos, e anche in questo caso ha una tradizione consolidata alle spalle, con oltre dieci anni di attività e più di 1 miliardo di euro concessi in prestito.
Mediamente Twino permette di ottenere un rendimento dell’11% annuo, ed è in grado di offrire una garanzia di buyback per tutti quei prestiti che vanno oltre scadenza per 60 giorni.
La piattaforma può essere sicuramente considerata seria, e può rappresentare una valida alternativa o un’implementazione di Grupeer.
Un valore aggiunto è costituito dal fatto che non è prevista alcuna commissione per il prestatore, quindi sostanzialmente Twino può essere considerato gratuito. Caratteristica anche in questo caso da non sottovalutare.
Come anticipato, Grupeer è una piattaforma che permette l’incontro di borrowers e lenders attraverso il P2P Lending. Come tutte le piattaforme di questo tipo, anche Grupeer ha un team giovane, contenuto nel numero dei collaboratori, ma in crescita.
Alla guida troviamo la founder Alla Kisika, professionista del settore con esperienza a livello internazionale. Gli altri membri del team sono per la maggior parte lettoni con appositi studi tecnici.
Per quanto concerne la piattaforma, al momento è disponibile solamente in quattro lingue: inglese, tedesco, spagnolo e francese. Per effettuare l’iscrizione a Grupeer è necessario recarsi sul sito ufficiale, inserire i propri dati personali e caricare un documento d’identità.
Una volta mossi questi semplici passi, basterà aspettare la verifica di quanto comunicato per completare la registrazione.
A questo punto non rimarrà altro che effettuare un bonifico sul proprio account. Allo stato attuale delle cose, la scelta possibile prevede due banche differenti.
Per procedere si dovrà cliccare su Deposit/Withdraw, e successivamente su Add Funds. Nel momento in cui il bonifico sarà stato accreditato sarà possibile cominciare ad investire secondo le modalità previste.
Analizziamo nel dettaglio le modalità di investimento proposte da Grupeer.
Se cliccherai su Loan deals potrai consultare l’elenco dettagliato delle offerte di prestito, e per ognuno potrai visualizzare:
Ad ogni modo, se cliccherai sul singolo progetto potrai visualizzarne tutti i dettagli.
Potrai anche selezionare solamente i prestiti che rispettano determinate caratteristiche, impostando filtri come la durata, la scadenza, l’interesse, e l’importo.
La seconda modalità di investimento è Development Projects. In questo caso si tratta di progetti legati agli investimenti immobiliari. Parliamo dunque di una valida alternativa ad altre piattaforme che si occupano proprio di investimenti immobiliari.
Per ognuno di questi progetti potrai anche trovare una descrizione e chiaramente i dati principali del debito su cui intendi investire.
La terza modalità è definita Secondary Market. Al momento non è ancora stata attivata, ma è comunque prevista dalla piattaforma. Questo significa che molto probabilmente verrà aperto un mercato in cui sarà possibile rivendere anche le quote dei prestiti.
Sicuramente tale modalità tornerà utile per la liquidazione delle posizioni nel momento in cui si rendesse necessario farlo.
La piattaforma prevede anche una modalità automatica di investimento, definita Autoinvest.
Questo significa che non dovrai scegliere singolarmente i prestiti su cui investire, ma potrai al contrario stabilire una vera e propria strategia, impostando una serie di regole e assegnandone anche una priorità.
Una volta deciso un nome per riconoscere in mezzo ad altre la tua strategia, potrai successivamente selezionare:
Nel momento in cui avrai impostato correttamente la strategia, la regola sarà in grado di agire in maniera autonoma.
Questo significa che non dovrai più preoccuparti di investire. Anche l’ultima modalità di investimento prevista dalla piattaforma non è attiva.
Parliamo dello Stability Fund, che offrirà la possibilità di effettuare investimenti acquistando una o più parti di una proprietà immobiliare. Il rendimento dello Stability Fund dovrebbe attestarsi tra il 4% e l’8%, e si rivelerà perfetto per un investimento sul medio e lungo termine.
La risposta al quesito in oggetto è positiva. Investire su Grupeer è rischioso, al pari di altre piattaforme di P2P Lending.
Il rendimento offerto dalla piattaforma è sicuramente interessante, e si attesta mediamente attorno al 13% lordo, ma ci sono alcuni fattori da valutare molto attentamente prima di investire.
Il primo di questi è che la società al momento non ha ancora sviluppato un mercato secondario.
Questo significa che prima della scadenza sarà impossibile uscire dall’operazione. Tra l’altro è uno dei motivi per cui non dovrai investire tutto il capitale a disposizione.
In seconda battuta è opportuno considerare anche che Grupeer è una società ancora molto giovane, non ancora entrata nella fase di utile. I segnali sono sicuramente positivi, al pari del buon andamento, ma la fragilità finanziaria è ancora presente.
Questa analisi ovviamente non deve influenzare potenziali investimenti, proprio perché come detto i segnali sono più che positivi, esattamente come in aumento sono gli utenti sulla piattaforma e i capitali movimentati.
L’importante è valutare Grupeer in un’ottica di differenziazione e diversificazione degli investimenti. Per quanto concerne invece il capitolo della tassazione, al momento sussistono ancora delle ambiguità.
Qualsiasi investimento finanziario è soggetto chiaramente al pagamento delle tasse sugli utili conseguiti. Come previsto dalla legge italiana, le piattaforme con sede nel nostro Paese svolgono il ruolo di sostituto d’imposta.
Ciò significa che verseranno il 26% del rendimento conseguito dell’utente, facendosi carico della pratica con l’erario. Parliamo dunque di un vantaggio da non sottovalutare in termini di burocrazia da affrontare.
Per quanto riguarda gli investimenti su piattaforme P2P estere, l’interpretazione, l’aliquota da pagare, e le modalità con cui farlo, sono ancora tutt’altro che chiare.
Probabilmente arriverà un parere da parte dell’Agenzia delle Entrate in merito. Ad ogni modo, per evitare spiacevoli conseguenze, ovvero quelle di ritrovarsi senza l’ammontare da versare per le tasse, è opportuno considerare nella peggiore delle ipotesi l’aliquota marginale IRPEF applicabile all’investitore.
Prima di approfondire ogni aspetto legato a Grupeer, piattaforma di P2P Lending, è opportuno chiarire cosa questo sia.
Il P2P lending è un investimento ad alto rischio, e proprio per questo motivo il potenziale rendimento è altrettanto alto. Parliamo quindi di uno strumento non destinato a chi possiede scarsi capitali, ma appunto a coloro che possono eventualmente permettersi di perderne una parte.
Non esiste un modo per limitare il rischio intrinseco di questa tipologia di investimento, se non quello di diversificare le proprie attività su più piattaforme.
L’approccio corretto in queste situazioni, prevede che si comincino a investire piccole cifre per testare tali piattaforme, cercando di comprendere trasparenza e affidabilità dei progetti, dunque la serietà delle società prese in esame.
Il P2P lending permette di far “incontrare” persone che hanno capitali da investire, con altre che invece necessitano di un prestito per finanziare un progetto, e in alcuni casi anche di aziende che preferiscono questa forma di accesso al credito al posto di quelle tradizionali.
Tra le molte piattaforme che offrono questa possibilità, e che negli ultimi anni si è fatta particolarmente notare, troviamo appunto Grupeer.
Grupeer è un vero e proprio marketplace che permette a utenti privati e aziende di investire prestando i propri capitali in cambio di un guadagno, che proviene dall’interesse.
Una volta effettuata l’iscrizione, potrai dunque accedere a numerose offerte di altrettante società finanziarie la cui attività consiste proprio nel concedere prestiti per incassarli a rate dal singolo utente debitore.
Queste società offrono finanziamenti avvalendosi di una buyback guarantee. Ciò significa che potranno riacquistare il prestito, effettuandone il rimborso nel momento in cui dovesse verificarsi un ritardo superiore ai 60 giorni nei pagamenti.
Questa della buyback guarantee è quindi la maggiore garanzia offerta da Grupeer. Le modalità di investimento presenti sulla piattaforma sono cinque, anche se non tutte al momento sono ancora operative.
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