Stai cercando informazioni su Ethereum? Sei nel posto giusto!
Il mondo delle criptovalute è decisamente variegato. Alcune di queste si sono rivelate delle meteore, o comunque poco redditizie sotto il profilo di un eventuale investimento, mentre altre si sono affermate sul mercato.
Nella seconda categoria troviamo sicuramente Ethereum, criptomoneta che da sempre contende lo scettro di regina con la più blasonata Bitcoin. Uno dei fattori da valutare con molta attenzione nel momento in cui si decide di comprare Ethereum è la piattaforma. In questo articolo vedremo insieme quali sono le migliori in circolazione.
Di seguito trovi una tabella nella quale sono stati inserite le migliori piattaforme per comprare Ethereum, le loro caratteristiche ed il link al sito ufficiale.
migliori piattaforme per comprare ethereum
Come anticipato, uno dei fattori da valutare con molta attenzione nel momento in cui si decide di investire in ethereum è la scelta della piattaforma o dell’exchange a cui fare affidamento. Sul mercato operano numerose società sicure e regolamentate, che di fatto possono essere suddivise in due grandi categorie. Da una parte troviamo i broker di trading online, che solitamente permettono di utilizzare lo strumento dei CFD che consente di non dover acquistare direttamente Ethereum.
La seconda categoria è quella degli exchange che invece consentono di acquistare direttamente Ethereum per poi rivendere l’asset nel momento in cui questo prende valore e trarne così un profitto. Altri parametri di valutazione di queste società risiedono nei sistemi commissionali applicati, nei servizi offerti, nei software messi a disposizione dei clienti, ed altri ancora.
L’Ethereum è una piattaforma che utilizza la medesima tecnologia blockchain della prima delle criptovalute Bitcoin. L’uso però, è stato ampliato a moltissime altre applicazioni. tale piattaforma prende vita nel 2015 e il token che può essere impiegato per le transazioni è l’Ether (ETH). Nonostante la sua giovane età, il token ha acquistato parecchio valore, passando da 1 dollaro del gennaio 2016 agli attuali 1700 dollari circa. Questo non senza una grande volatilità che ha causato molte oscillazioni.
Nonostante le similitudini con la blockchain Bitcoin, il linguaggio di programmazione consente agli sviluppatori la codifica di software attraverso cui le transazioni sono in grado di gestire e automatizzare quelli che vengono definiti contratti intelligenti, ovvero gli Smart Contract. Tali contratti offrono alcuni vantaggi innegabili, tra cui l’assenza di intermediari e di conseguenza l’assenza di costi aggiuntivi, e il fatto che non viene richiesta l’elaborazione manuale dei documenti.
Come anticipato, uno degli aspetti che maggiormente colpisce di Ethereum è come questa criptovaluta stia acquistando valore nel tempo. Ad oggi, seppur la sua quotazione sia ancora ben lontana dalle vette toccate da Bitcoin, ne sembra comunque risultare il competitor principale, una sorta di successore del mercato. Al pari di altri criptovalute però, anche il valore di Ethereum è stato determinato da moltissimi saliscendi anche molto repentini in grado di determinare una forte volatilità.
Entrambi questi fattori, ovvero la quotazione crescente e le forti oscillazioni, rendono Ethereum interessante come forma di investimento. E questo è valido sia per coloro che acquistano la criptovaluta sulle piattaforme exchange per rivenderla una volta che questa avrà preso valore e realizzare un profitto, che per i trader che si rivolgono ai broker finanziari che “scommettere” sull’andamento di mercato di Ethereum attraverso lo strumento dei Contratti per Differenza (CFD).
In sintesi: le previsioni sul futuro di Ethereum sono più che positive. La criptovaluta infatti, sta macinando moltissimi record soprattutto in questo inizio 2021. Attualmente la quotazione è attorno ai 1.700 dollari statunitensi, ma il trend la proietta a breve termine verso i 2.000. Ma dove può arrivare realmente il prezzo di Ethereum? A detta di molti analisti di mercato, il fenomeno di crescita a cui stiamo assistendo sta vivendo solamente la sua fase iniziale.
A contribuire in questa situazione del tutto positiva, troviamo anche alcune novità annunciate per l’estate. Si parla di una revisione del sistema attuale dove verrà abbandonato il sistema commissionale odierno in favore di uno totalmente nuovo “ad aste”. Questo consentirà ai miner di dare una vera e propria priorità solamente alle offerte più alte. Ad ogni modo, tutto fa sperare che Ethereum toccherà picchi di valore molto più alti di quelli attuali.
Tra l’altro proprio le quotazioni raggiunte dal leader di mercato Bitcoin, che hanno raggiunto livelli mai visti prima, stanno funzionando da traino per l’intero settore delle criptovalute. Questo significa che le criptovalute sono sempre più conosciute e utilizzate anche dai non addetti ai lavori. Ciò non potrà che non rappresentare un vantaggio seppur di riflesso anche per Ethereum. Ad ogni modo, le previsioni attestano il valore di ETH attorno ai 5000 dollari entro la fine di questo 2021.
Esattamente come si tratta di un buon periodo per la criptovaluta Ethereum, anche il mining sta attraversando un buon momento, e risulta ancora redditizio. C’è da dire però che l’aggiornamento Eth2 è alle porte, e questo potrebbe ridurre significativamente i guadagni dei minatori. Ma cos’è esattamente il mining? Si tratta del processo con cui viene creata nuova criptovaluta. Tale processo risulta competitivo grazie al fatto che la quantità di moneta immessa in circolazione è prestabilita.
I miners possono fare mining attraverso i loro PC, mettendo dunque a disposizione la potenza di calcolo per la risoluzione dei calcoli che portano appunto alla nascita di nuova valuta. Chiaramente per conseguire un guadagno degno di nota, è necessario possedere una macchina di fascia medio alta dotata di una scheda video performante e poco esosa in termini di elettricità. Sul web è possibile reperire hardware specializzato per il mining Ethereum, ma si dovrà mettere in conto un investimento di almeno 1.500 euro.
In alternativa, per fare mining Ethereum, è possibile anche rivolgersi a mining pool specializzate. Si tratta di società già dotate dell’hardware necessario, che ne affittano una porzione a gruppi di utenti. Si tratta di una soluzione meno profittevole rispetto alla precedente, ma che consente comunque di iniziare l’attività con un investimento sicuramente più modesto. La scelta su quale soluzione adottare spetta sempre e comunque all’utente, anche sulla base delle proprie ambizioni e disponibilità.
Sicuramente Ethereum e Bitcoin presentano alcune similitudini, ma anche molte differenze. Si tratta di due valute virtuali usate in maniera attiva per servizi, contratti, ma anche come riserva di valore, e al pari di qualsiasi altra criptovaluta sono oggetto di una gestione decentralizzata. Ad ogni modo, la prima differenza è che Bitcoin è sempre più utilizzato anche per acquisti e transazioni tradizionali, mentre Ether solamente per applicazioni digitali effettuate sulla rete Ethereum.
La tecnologia Bitcoin rende piuttosto difficile manomissione e furto della criptovaluta, dal momento che la totalità delle macchine in rete dovrà confermare i termini della transazione, e dunque il legittimo proprietario dei Bitcoin. La quantità massima di criptovaluta sarà di 21 milioni di unità, mettendo di conseguenza al centro di tutto il principio della scarsità di mercato. Ethereum invece, come spiegato in precedenza, viene utilizzata per Smart Contracts e applicazioni decentralizzate.
La modalità con cui viene estratta ETH la medesima di Bitcoin, ma con una sostanziale differenza. I miner di Ethereum infatti, hanno la possibilità di addebitare una commissione per “retribuire” la conferma della transazione. Oltre a questo, mentre come detto la quantità di Bitcoin è predeterminata, quella di Ethereum non ha limite. Questo potrebbe essere il motivo principale per cui la validissima Ether ha quotazioni inferiori rispetto a Bitcoin, ovvero la rimozione del principio di scarsità.
Oltre a questo, Ether non è accettata ovunque ma solamente sulla rete Ethereum. Al contrario Bitcoin viene più spesso utilizzato anche come metodo di pagamento possibile sugli e-commerce, senza dimenticare che anche nel nostro Paese sono nati persino degli sportelli bancomat ATM Bitcoin. Ad ogni modo, le due criptovalute operano su protocolli totalmente separati.
Ciò significa che i processi non sono legati tra loro, ma soprattutto che determinate transazioni possibili su una piattaforma non è detto lo siano sull’altra. A questo punto non rimane che vedere quali saranno le evoluzioni delle due criptovalute, che seppur distanti tra loro, stanno ottenendo risultati di mercato davvero convincenti, oltre ad aver il merito di aver sdoganato l’intero mondo cripto anche ai non addetti ai lavori.
Coinbase (vai al sito ufficiale) è un exchange criptovalutario di fama mondiale, vero e proprio leader di mercato, che permette la vendita, il trasferimento e la conservazione di criptovalute. Il target di riferimento di Coinbase è composto da piccoli e medi investitori. La piattaforma offre la possibilità di aggiungere e verificare il proprio conto corrente semplicemente effettuando un primo deposito attraverso un bonifico anche di piccola entità. Coinbase attualmente conta oltre 22 milioni di clienti in 42 differenti Paesi.
Nel corso degli anni Coinbase ha ampliato la sua offerta di criptovalute su cui negoziare, aggiungendo alle note Bitcoin e Ethereum anche molte altre di minore entità. Il punto di forza della società risiede sicuramente nella semplicità con cui è possibile cominciare a investire. In aggiunta, risulta sicuramente un operatore affidabile. Tra i metodi di pagamento, oltre al tradizionale bonifico bancario accennato in precedenza, anche le carte di credito e ricaricabili dei circuiti MasterCard e Visa.
Coinbase chiaramente prevede delle commissioni per i servizi offerti, differenziati a seconda della nazione da cui si opera. Per il territorio europeo, la commissione è dell’1,49% sulle operazioni di acquisto e vendita standard effettuate attraverso il bonifico. Il discorso cambia per le operazioni con carta di credito, dal momento che la commissione sale al 3,99%. Interessante anche la guida formativa presente tra le pagine del sito ufficiale di Coinbase.
NAGA Trader (vai al sito ufficiale) è una piattaforma che consente di fare trading online. Si tratta di un broker, ovvero un intermediario finanziario legalmente autorizzato ad operare. NAGA Trader nasce nel 2015 come “semplice” app di investimento con la finalità di offrire una soluzione alternativa alla tradizionale gestione dei risparmi. L’evoluzione di NAGA Trader è stata particolarmente rapida, e nel 2017 diventa una piattaforma destinata principalmente al social trading.
NAGA Trader permette di operare in due modalità differenti, dove la prima, ovvero il conto demo gratuito, è destinata ai principianti. Con questa tipologia di account il trader può prendere confidenza con le funzionalità del software e i tecnicismi del trading online, dal momento che non sono necessari capitali reali per operare. Verificando la propria identità invece, sarà possibile cominciare a fare trading a tutti gli effetti. Numerosi gli asset messi a disposizione, tra cui le criptovalute e nello specifico anche Ethereum.
I software offerti alla clientela di NAGA Trader sono due, MetaTrader 4 considerato da moltissimi trader al mondo la migliore soluzione esistente per fare trading, e MetaTrader 5, sua naturale evoluzione. Sicuramente interessante la modalità di trading automatico definita Copy Trading, che consente all’investitore di copiare le strategie di altri trader di successo per limitare il rischio tipico di ogni investimento. Questa tra l’altro risulta anche una delle qualità preferite della piattaforma dagli utenti registrati.
Bitpanda (vai al sito ufficiale) nasce in Austria nel 2014 come piattaforma specializzata soprattutto nella vendita e nell’acquisto della prima delle criptovalute: Bitcoin. Ovviamente sono presenti anche altre cripto, tra cui Ethereum. La società mette a disposizione dei propri clienti una piattaforma ben realizzata, evoluta, e totalmente automatizzata, in grado di elaborare le transazioni in un tempo davvero contenuto. Lodevole anche la semplicità con cui è possibile aprire un account su Bitpanda, e con cui è possibile operare.
Persino l’approvazione dei documenti per convalidare il conto è davvero molto veloce, dal momento che sono richiesti mediamente 60 minuti. Il sistema commissionale potrebbe apparire come l’unico neo di Bitpanda, dato e considerato che i costi sono leggermente più alti rispetto alla concorrenza, ma devono essere contestualizzati nella massima qualità dei servizi offerti. Per comprendere meglio, i costi sono stimati attorno al 2%. La piattaforma si comporta egregiamente anche sotto il profilo della sicurezza.
In questo frangente il software però, si rivela meno intuitivo rispetto ad altre funzionalità, dal momento che l’autenticazione a due fattori deve essere attivata manualmente, lasciando potenzialmente “scoperti” da questo importante sistema di protezione gli utenti più inesperti. Il meccanismo delle operazioni di trading invece, è di facile comprensione e per questo motivo il target della piattaforma è composto anche da trader neofiti.
Binance (vai al sito ufficiale) è una delle piattaforme exchange di criptovalute più famosa al mondo. Nonostante operi in un mercato decisamente affollato di operatori, Binance è emerso in maniera particolarmente brillante, diventando uno dei maggiori leader del settore. Questo chiaramente è stato possibile grazie alla qualità dei servizi offerti. Oltre ad essere un “semplice” exchange però, Binance è anche un wallet di criptovalute, un’accademia di formazione, un servizio di trading, e addirittura una fondazione di beneficenza.
Binance ha anche coniato una sua criptovaluta personale denominata Binance Coin (BNB), che può essere utilizzata anche per pagare le commissioni dovute alla piattaforme e accedere a delle condizioni agevolate. Ad oggi BNB è posizionata tra le dieci criptomonete con la maggiore capitalizzazione. Il portafoglio di criptovalute messo a disposizione dei clienti è particolarmente fornito (oltre 500), e tra queste non poteva certamente mancare Ethereum.
Sotto il profilo del sistema commissionale, l’exchange non è sicuramente il migliore del mercato, ma considerando il livello di affidabilità e la qualità dei servizi offerti rimane comunque competitivo rispetto a molti altri concorrenti Ad ogni modo è prevista una fee dello 0,1% sulla vendita, e una dello 0,1% sull’acquisto. Questo in pratica significa che il costo totale dell’operazione ammonta allo 0,2%. Binance è disponibile per la quasi totalità dei sistemi operativi in circolazione, compresi quelli mobili Android e iOS.
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