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ETF Rame: Cosa Sono, Come Funzionano, Quali Comprare e Dove

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Stai cercando informazioni sugli ETF rame? Sei nel posto giusto!

In questa guida scoprirai cosa sono gli ETF rame, quali sono le loro principali caratteristiche, i vantaggi, quanto è possibile guadagnare con gli ETF rame, quali scegliere e comprare e quali sono le migliori piattaforme da utilizzare per investire in ETF rame.

Di seguito trovi una tabella nella quale sono state messe a confronto le principali caratteristiche dei migliori broker per investire in ETF rame, qual è la nostra valutazione ed il link al sito ufficiale.

Migliori broker per comprare ETF

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Classifica dei migliori broker per comprare ETF rame e venderli

Di seguito, invece, trovi una lista dei migliori siti dove tradare ETF rame:

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ETF rame: cosa sono

Gli ETF sono degli strumenti che rappresentano l’andamento di un altro strumento, detto sottostante. Questi, in senso stretto, sono composti da un paniere di azioni, che spesso cerca di eguagliare un indice.

Quando si parla di materie prime, come il rame, è più corretto parlare di ETC (Exchange Traded Commodities), il cui andamento è preso a riferimento dal prodotto, in modo che l’investitore privato possa impiegare i propri risparmi su di esso, cercando di conseguire un guadagno.

Anche il rame, come altri metalli ha la sua quotazione giornaliera che si concretizza nella quotazione dei future ad esso relativi, che hanno scadenza più o meno ravvicinata nel tempo.

Il rame è un metallo particolarmente utilizzato nell’industria per le sue caratteristiche di essere un ottimo conduttore di elettricità e di non contaminare l’acqua con cui entra in contatto. Per questo è utilizzato molto nella produzione degli apparecchi elettrici e in edilizia.

Si può essere interessati ad ottenere un’esposizione al metallo sia nel senso long, cioè guadagnando in caso di un suo aumento di prezzo, sia in senso short, cioè in caso di una sua diminuzione. Per questo motivo esistono gli ETF che vanno in entrambe le direzioni, che possono essere soluzioni alternative per previsioni opposte sull’andamento della sua quotazione.

Si può anche volersi esporre per un importo maggiore rispetto al suo scostamento utilizzando la leva finanziaria. Questa è presente anche in altri prodotti, ma con gli ETF è un po’ particolare.

Principalmente per due motivi che sono: da una parte il fatto che questi prodotti sono quotati in borsa e hanno un loro andamento, e dall’altra per il fatto che nelle loro dichiarazioni esprimono un effetto leva che non è esatto ma che è compreso tra due valori. In questo modo non si ha un perfetto allineamento tra moltiplicazione e risultato ottenuto.

D’altra parte, in tutti gli altri strumenti a leva come possono essere future e CFD, viene richiesto il versamento di un margine di garanzia perché investendo una cifra minore ci si espone ad oscillazioni maggiori e, di conseguenza, si può perdere più di quanto si è investito.

Con gli ETF questo non avviene proprio grazie al meccanismo della loro quotazione, che è affidata a domanda e offerta in Borsa. Di conseguenza, non è necessario dover versare alcun margine aggiuntivo.

Il prezzo da pagare è una minore precisione che si ha sia negli ETF a leva che in quelli short, poiché, oltre a quanto prima esposto, non è possibile seguire tutte le dinamiche matematicamente possibili, visto che esiste un limite inferiore, che è pari a zero, sotto il quale non si può andare.

Quello che si può fare è prendere questi strumenti come un’indicazione ed utilizzare soprattutto gli ETF short e a leva con una visione di brevissimo periodo, mentre con gli ETF long senza leva si può anche impostare un investimento di lungo periodo, se si ha la previsione di un aumento di prezzo della materia prima.

Come funzionano gli ETF sul rame

Gli ETF sul rame, oscillano in base all’andamento del rame. Infatti, anche se hanno una loro propria quotazione che si basa sulla domanda e sull’offerta dello strumento, questa sarà guidata da come è valutato il prodotto sottostante. Occorre, quindi, considerare in che modo sale e scende il prezzo della materia prima.

Si tratta del metallo più utilizzato da più tempo. Le sue caratteristiche di duttilità e di resistenza, unitamente alla conduzione dell’elettricità e alla mancanza di rilascio di particelle nelle altre materie con cui entra in contatto, l’hanno fatto diventare molto utile nell’artigianato prima e nell’industria poi.

Se le pentole di rame sono state abbandonate a vantaggio di alluminio e di acciaio, per la lattoneria della casa il rame continua ad essere utilizzato e con l’aumento del numero di elettrodomestici presenti nelle nostre case e di device che si basano sull’elettricità, anche lui è aumentato di valore.

Per questo, ogni tanto si sente di furti di rame, che, anche se non è di valore come l’oro, con grandi quantità qualche soldo permette di farlo. Le previsioni sull’utilizzo del metallo rosso sono in aumento grazie anche all’avvento imminente delle auto elettriche, che, ovviamente, saranno composte in larga parti da contatti fatti di rame.

A svantaggio dell’aumento del prezzo è la grande disponibilità di materiale. Con l’utilizzo attuale e con i giacimenti ora a disposizione si sa che c’è sufficiente rame per i prossimi 40 anni. Purtroppo si diceva la stessa cosa 70 anni fa, perché nel frattempo sono stati scoperti non solo nuovi giacimenti, ma anche nuovi modi di estrarlo, che hanno fatto diventare miniere anche luoghi che prima non lo erano.

Per questo motivo si presuppone che ci siano ancora molti modi di arrivare ad avere del rame estratto e non si pensa che questo avrà termine nel giro di mezzo secolo. Gli andamenti del prezzo sono dovuti, quindi, soprattutto alla richiesta da parte dell’industria e anche alla fase economica in cui ci si trova.

Tendenzialmente aumenterà di prezzo nelle fasi espansive dell’economia, durante le quali gli stabilimenti ne avranno maggiore necessità per la produzione. In quest’ottica si comprende facilmente il crollo del prezzo del rame con la chiusura di fabbriche e con il lockdown dovuto al coronavirus, che è stato superato assieme alla ripresa.

Il prezzo del metallo rimane comunque soggetto a fatti contingenti delle miniere, soprattutto dei due maggiori produttori di rame che sono il Cile e l’Indonesia, anche se le aziende estrattive sono di Paesi sviluppati.

Qualche anno fa, contemporaneamente in Cile c’è stato uno sciopero dei minatori che ha bloccato la produzione e in Indonesia una difficoltà nel continuare la produzione dovuta ad accordi con lo Stato. In quel periodo il rame ha avuto un’impennata.

Le previsioni, oggi, in generale sono di un aumento dell’utilizzo del rame e, si presume, che continuerà a crescere con le oscillazioni normali di mercato e senza un rincaro fulminante. A dettar legge saranno però le evoluzioni tecnologiche assieme a quelle di mercato.

Quali sono i vantaggi e quanto è possibile guadagnare con gli ETF rame

Utilizzare un ETF sul rame, vuol dire ottenere i guadagni cui hanno accesso i commercianti del materiale senza dover stoccare alcuna quantità di metallo e sostenendo costi particolarmente ridotti.

Come hai visto dagli ETF riportati sopra, ci sono stati rendimenti interessanti, che sono già al netto delle spese correnti che, come hai potuto leggere, sono molto contenute.

Non ci sarà a garantire il tuo investimento nessun lingotto di rame né a casa tua, né presso l’emittente dell’ETF, perché vorrebbe dire avere un costo particolarmente alto di magazzinaggio, ma potrai avvantaggiarti dell’andamento dei future che rispecchiano il valore del rame.

Inoltre, ogni singola quota di ETF ha un valore ridotto, e la puoi compravendere singolarmente, potendo così crearti un piccolo investimento progressivo che potrà seguire la metodologia che più ti piace.

Infatti, potrai avere uno stock fisso di valuta da tramutare in ETF qualsiasi sia il prezzo, oppure puoi aggiungere capitale al tuo investimento solo al verificarsi di determinate condizioni.

L’unica cosa che dovrai fare per effettuare l’investimento è disporre di un dossier titoli presso una banca o di una piattaforma presso un broker che ti consenta di operare con commissioni basse, così da poter affrontare anche un piccolo acquisto per volta.

Quanto si può guadagnare dipende da molti fattori. Dovrai innanzitutto decidere se vuoi fare un’incursione di breve periodo, magari dopo una recessione che ha colpito in particolare settori che utilizzano il rame come materia prima, oppure se credi nel materiale, anche in virtù dello sviluppo previsto dell’automotive elettrico e vuoi aspettare per ottenere il tuo giusto compenso.

Potresti anche voler utilizzare il metallo per un trading giornaliero o settimanale e cercare di individuare le tendenze di breve e portare a casa i guadagni, grandi o piccoli che siano, da questi cambiamenti di valore che sono piuttosto frequenti con il rame.

È, senza dubbio, un materiale adatto a questa tecnica di contrattazione e, con un po’ di pazienza e costanza si possono ottenere investimenti interessanti. Per questa tipologia di investimenti potresti trovare più adatti altri prodotti come possono essere i CFD, ma non sono proprio equivalenti.

Infatti, ti ricordo, che i CFD hanno sicuramente una leva maggiore rispetto a quella degli ETF e viene richiesto un margine di garanzia.

Così mentre con un ETF, anche a leva, rispetto ad un crollo si ha lo strumento in portafoglio e si può attendere che risalga, per fare la stessa operazione con un CFD occorre inserire denaro fresco sul conto per ripristinare il margine che si è eroso a causa del deprezzamento.

Anche per questo l’ETF è più facile da comprendere: il suo comportamento è in tutto e per tutto simile a quello di un’azione, senza moltiplicatori e margini, anche in caso di effetto leva.

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Quali sono i migliori ETF sul rame sui quali investire

Meno prezioso di oro e argento, anche il rame presenta, però, i suoi punti di interesse ed è una materia che si presta al trading di breve periodo per la sua alta volatilità. Si tratta di un asset che è governato in parte dalle oscillazioni dei mercati azionari poiché la sua richiesta è legata al mondo industriale, ma con logiche in parte diverse.

Per investire sul rame si può scegliere tra diversi ETF che seguono il suo andamento naturale, il suo andamento a leva e c’è anche la possibilità di andare short sullo stesso. Ecco una scelta dei migliori ETF oggi sul mercato.

UBS Bloomberg CMCI Copper TR Index (USD)

Questo strumento che si trova con Isin CH0328369100 unisce gli andamenti di diversi futures sul rame con una scadenza dai 3 mesi ai tre anni. In questo modo si mediano le differenze di prezzo da situazioni contingenti, anche se il prezzo del future è sempre dipendente dal prezzo attuale del metallo.

Il rendimento medio degli ultimi tre anni è stato del 2,93% contro una volatilità del 16,56%. L’ETC ha cominciato ad essere quotato nel 2016, nel 2017 ha fatto +15%, nel 2018 -14%, nel 2019 +7% e da inizio anno sta segnando +2,8%. Il tutto contro commissioni annue pari allo 0,37%.

WisdomTree Copper

WisdomTree, società di gestione specializzata in ETF ed ETC mette a disposizione per investire nell’andamento long della materia prima questo strumento che ha Isin GB00B15KXQ89. L’ETF mira a replicare l’andamento dell’indice DJ-UBS Copper Sub-IndexSM che è un indice che riproduce l’andamento dei futures sul rame attraverso la modalità rolling nel breve/medio periodo.

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L’aderenza del fondo all’indice viene garantita tramite la sottoscrizione di un contratto swap con una controparte qualificata. Questo viene garantito dall’acquisto di asset rappresentativi del rame. Negli ultimi tre anni l’ETF ha avuto un rendimento medio dello 0,77% contro una volatilità del 17,80%.

Lo strumento è partito nel 2006 e nel 2016 ha reso il 16,2%, nel 2017 il 13,5%, nel 2018 ha perso il 15,3%, nel 2019 ha guadagnato il 5,6% e da inizio anno sta facendo lo 0,6%. Le commissioni di gestione corrispondono allo 0,49%.

WisdomTree Copper 1x Daily Short

Questo ETF è identificato con l’Isin JE00B24DK645 e ti permette di prendere una posizione corta sul valore del rame. È agganciato all’indice DJ-UBS Copper Sub-IndexSM di cui prende il valore moltiplicato per -1. Si tratta esattamente dello short dell’ETF precedente che viene gestito in modo analogo.

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Di conseguenza la replica viene effettuata tramite swap che è garantito dal un collaterale che viene conservato presso la banca depositaria. Il rendimento medio degli ultimi tre anni è stato del -0,30% contro una volatilità del 21,10%. Il fondo ha avuto inizio nel 2008 e nel 2016 ha fatto il -15,9%, nel 2017 il -34%, nel 2018 +27,6%, nel 2019 -4,3% e da inizio anno sta facendo il -13,9%. Il tutto contro commissioni di gestione pari allo 0,98% annue.

WisdomTree Copper 2x Daily Leveraged

Per chi vuole spingere un po’ il rendimento dell’ETF nei confronti del rame c’è sempre di Wisdom Tree questo leva 2 identificato con Isin JE00B2NFTF36. Anche in questo caso l’indice di riferimento è il DJ-UBS Copper Sub-IndexSM di cui l’ETF mira a replicare l’andamento dopo averlo moltiplicato per 2.

etf rame leva 2

Similmente ai due ETF precedenti, la replica viene effettuata tramite swap sottoscritti con un controparte qualificata OTC e i cui pagamenti da parte dell’emittente sono garantiti attraverso un collaterale conservato presso una banca depositaria.

La natura dello swap non è meglio specificata e, per questo motivo, la casa di gestione ha ampia facoltà di concludere il contratto a sua discrezione, dovendo soltanto garantire che l’andamento sia rispettato. Il rendimento dell’ETF negli ultimi 3 anni è stato del -1,3% contro una volatilità del 35,50%.

Il fondo è stato lanciato nel 2008 e i suoi rendimenti sono stati nel 2016 del 30%, nel 2017 del 37,9%, nel 2018 del -38,7%, nel 2019 del 6,4% e da inizio anno sta facendo l’1,1%. Le commissioni di gestione sono pari allo 0,98%.

WisdomTree Copper 3x Daily Leveraged

Per una spinta maggiore c’è questo leva 3 targato Wisdom Tree che è individuato dall’Isin IE00B8JVMZ80. Questo ETF, a differenza dei precedenti mira a replicare la performance dell’indice NASDAQ Commodity HG Copper Index ER moltiplicato per 3.

etf rame leva 3

Anche questo indice rappresenta il valore del rame sul mercato attraverso una media dei futures tradati su questo metallo senza particolari restrizioni in merito alla scadenza degli stessi. Prende comunque in considerazione solamente i future contrattati presso la Borsa di New York o la Borsa di Londra.

La replica da parte del fondo viene effettuata attraverso uno swap con controparte qualificata interamente collateralizzato. Il rendimento medio degli ultimi tre anni è stato il -2,46% contro una volatilità del 53,53%.

Partito nel 2012, il fondo nel 2016 ha reso il 37,6%, nel 2017, il 59,4%, nel 2018 ha perso il 54,5%, nel 2019 ha guadagnato il 4,2% e da inizio anno sta perdendo l’1%. Le sue commissioni di gestione annue sono pari allo 0,99%.

WisdomTree Copper 3x Daily Short

Questo ETF è la versione short del precedente. Ha Isin IE00B8KD3F05 e il suo intento è quello di replicare il contrario dell’indice NASDAQ Commodity HG Copper Index ER moltiplicato per 3. La replica avviene tramite sottoscrizione di un contratto swap con controparte qualificata che viene garantito completamente da un collaterale depositato presso una banca che fa da garante.

etf rame cos'è come funziona

Il rendimento medio degli ultimi tre anni è stato del -3,78% contro una volatilità del 57,89%. L’ETF è attivo dal 2012 e nel 2016 ha avuto un rendimento del -48,5%, nel 2017 del -66%, nel 2018 del 66,1%, nel 2019 del -23,1% e da inizio anno sta facendo -38%. Le commissioni di gestione sono dello 0,99%.

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