Stai cercando informazioni sugli ETF migliori su cui investire? Sei nel posto giusto!
In questa guida scoprirai quali sono le loro principali caratteristiche, i vantaggi, quanto è possibile guadagnare con questi ETF, quali scegliere e comprare e quali sono le migliori piattaforme da utilizzare per investire in ETF.
Di seguito trovi una tabella nella quale sono state messe a confronto le principali piattaforme dove acquistare i migliori ETF, qual è la nostra valutazione ed il link al sito ufficiale.
Investire in titoli e altri strumenti finanziari comporta sempre il rischio di una perdita di capitale
Il 67% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore.
Di seguito, invece, trovi una lista dei siti dove tradare i migliori ETF:
*L’86% dei conti di investitori al dettagli perde denaro a causa delle negoziazioni con questo fornitore. Valuta se puoi permetterti di correre questo rischio elevato di perdere il Tuo denaro.
Ti starai chiedendo quali sono gli ETF migliori su cui investire. Non c’è una risposta univoca che si può dare, ma di seguito trovi una selezione ben accurata di fondi tra cui scegliere (suddivisi per tipo) secondo i tuoi obiettivi di investimento, che ti consenta di mantenere allo stesso tempo un certo livello di qualità degli investimenti.
Con un ETF obbligazionario non avrai un grande livello di performance, ma, per contro avrai un basso livello di volatilità. Qua puoi mettere i denari di cui potresti aver bisogno in caso di emergenza per non lasciarli inoperosi.
Un buon ETF per questo scopo è iShares € Covered Bond UCITS ETF negoziato alla Borsa italiana con Isin IE00B3B8Q275. Il fondo è un tre stelle Morningstar e mira a replicare l’indice Markit iBoxx € Covered Index attraverso l’acquisto fisico di titoli.
L’indice include covered bond con durata residua inferiore ad un anno di aziende investment grade. Il rendimento è allineato alla sua volatilità: da inizio anno guadagna l’1% circa e nell’ultimo anno ha distribuito cedole per lo 0,41%.
Per diversificare l’obbligazionario, soprattutto se è l’unico tipo di investimento che hai intenzione di fare, puoi acquistare un obbligazionario in dollari.
Ottimi risultati li ha ottenuti iShares $ Corp Bond UCITS ETF USD (Dist) (EUR) il cui Isin è IE0032895942, che traduce in euro i dollari, senza una copertura del cambio che sarebbe troppo onerosa per un obbligazionario. Il fondo mira a replicare l’indice Markit iBoxx USD Liquid Investment Grade che comprende titoli a reddito fisso di aziende investment grade denominate in dollari statunitensi.
Da inizio anno il suo rendimento è dell’1,5% circa mentre la media degli ultimi 10 anni è stata del 5,8%. Tutto questo contro una volatilità calcolata sugli ultimi 3 anni del 2,5% circa gli ha valso il rating massimo di Morningstar con cinque stelle.
Aumentando il grado di rischio e quindi la volatilità, pensando a rendimenti un po’ più sostenuti, si può pensare ad un obbligazionario asiatico che può essere interessante limitandosi ai titoli di Stato.
Un ETF che si è distinto è iShares Emerging Asia Local Govt Bond con Isin IE00B6QGFW01 negoziata presso la Borsa di Londra. L’ETF mira a replicare con il metodo fisico l’indice Barclays Capital Emerging Markets Asia Local Currency Govt Country Capped, che rappresenta il rendimento in valuta locale dei titoli di Stato Asiatici.
Il rendimento da inizio anno è una perdita dello 0,04% ma nell’ultimo anno il fondo ha distribuito cedole per il 2,86% e il rendimento medio a tre anni è del 4,78%. Tutto questo gli ha consentito di ottenere il riconoscimento di Morningstar di tre stelle.
Questa categoria è molto interessante soprattutto per chi vuole fare un investimento di periodo abbastanza lungo. Si appropria della stabilità di un obbligazionario e della spinta di un azionario con rendimenti superiori e volatilità accettabile.
Nel comparto spicca Barclays Capital Emerging Markets Asia Local Currency Govt Country Capped che ha Isin IE00BNH72088 ed è negoziato presso la Borsa italiana. Il fondo tende a replicare l’indice Thomson Reuters Qualified Global Convertible Index.
Da inizio anno ha guadagnato il 7,51%, mentre negli ultimi tre anni ha reso su base annua il 7,01% contro una volatilità del 10,64%. Anche Morningstar lo apprezza con quattro stelle.
Alzando il livello di rischio passiamo all’azionario, cominciando dall’Europa, evitando così l’esposizione al cambio o l’acquisto della copertura. Qui cominciamo con la filosofia growth con un fondo che ha fatto veramente grandi risultati, cioè Deka STOXX Europe Strong Growth 20 che ha Isin DE000ETFL037 contrattato alla Borsa Tedesca.
L’ETF mira a replicare l’indice STOXX Europe Strong Growth 20 index che comprende le 20 aziende europee che più abbracciano la ideologia growth. Il fondo, nato nel 2008 fa il 13% annualizzato a 10 anni e il 16,9% annualizzato a 3 anni. Da inizio anno nonostante le difficoltà segna un rendimento del 4,6%. Tutto questo gli ha fatto guadagnare le cinque stelle Morningstar.
Nella diversificazione geografica un terreno su cui investire è l’India e un risultato veramente notevole l’ha conseguito Xtrackers MSCI India Swap ETF, un fondo targato dal gruppo Deutsche Bank. Il fondo mira a replicare l’indice MSCI India TRN Index, che comprende aziende indiane che sono disponibili per l’acquisto delle quote in tutto il mondo.
L’indice viene rivisto e bilanciato almeno ogni tre mesi e i suoi rendimenti sono più bassi rispetto a quelli visti in precedenza, ma tra gli ETF sull’India è l’unico che ha mantenuto l’andamento positivo anche nel 2020 senza crollare e rendendo il 2,35% finora. La sua impostazione gli ha fatto meritare tre stelle Morningstar.
Il growth è una filosofia che va da qualche anno non solo su base europea ma anche internazionale e una buona idea di investimento è iShares Edge MSCI World Momentum Factor che ha Isin IE00BP3QZ825 quotata alla Borsa italiana.
L’ETF mira a replicare l’indice MSCI World Momentum Index con l’obiettivo di dare la maggiore resa possibile all’investitore sia sulla parte capitale che sulla parte dividendo. Il fondo ha reso circa il 15% annualizzato negli ultimi 3 anni e il 6% da inizio anno. Le sue performance costanti gli hanno fatto guadagnare le 5 stelle Morningstar.
L’acqua è uno dei temi più importanti nel futuro dell’umanità e si prevede che possa diventare con lo stesso valore che ha oggi il petrolio. Basandosi su un ETF acqua per questo tipo di investimento si può far riferimento all’ETF Lyxor World Water che ha Isin FR0010527275 che vanta 4 stelle Morningstar.
Il fondo mira a replicare l’indice World Water Total Return Index che contiene le aziende del settore con la maggiore capitalizzazione in cui ognuna è ponderata per questo valore con un tetto massimo del 10%. Da inizio anno perde quasi il 9% ma a dieci anni annualizzato fa il 12% e distribuisce un dividendo che negli ultimi 12 mesi è stato pari all’1,64%.
Uno dei settori che tiene di più in tempi di crisi è quello che concerne i consumi stabili dei singoli individui. Un buon ETF per cavalcare questo genere di investimento è iShares S&P 500 Consumer Discretionary Sector, quotato alla Borsa tedesca con Isin IE00B4MCHD36.
Il fondo replica l’indice S&P 500 Consumer Discretionary Index cercando di remunerare gli investitori sia con il rientro del capitale che con il corretto guadagno. Da inizio anno sta guadagnando circa il 7,5% mentre a tre anni il rendimento annualizzato è pari al 16% e il suo andamento gli ha fatto raggiungere il rating di 5 stelle Morningstar.
I beni di largo consumo sono l’ultima cosa che manca nelle nostre case: anche nei momenti in cui non si può viaggiare, non si può uscire i prodotti per la nostra alimentazione, per la pulizia e per l’intrattenimento. Per questo motivo le aziende di questo comparto sono stabili e prosperano anche nei momenti in cui le altre affannano e possono costituire un buon investimento a lungo termine che può quasi sostituire l’obbligazionario in momenti in cui i tassi di interesse non sono particolarmente interessanti.
Un settore all’avanguardia e con grandi potenzialità per i bisogni crescenti nel campo è quello della biotecnologia. L’ETF migliore per investire nel settore è Invesco NASDAQ Biotech che mira a replicare l’indice NASDAQ Biotechnology Index1 il quale fa riferimento alle aziende del settore quotate al Nasdaq e ponderate per la loro capitalizzazione.
Da inizio anno rende il 15% mentre nel 2019 ha reso il 31% ed è riconosciuto da Morningstar con un rating 3 stelle. Le dinamiche che aiutano il fondo a prosperare sono l’aumento dell’età media della popolazione e la volontà di portare il benessere ovunque.
L’attenzione alla salute diventa preponderante a livello mondiale e ci si augura che, come ci siamo fatti contagiare dalle filosofie orientali di spirito meno competitivo e più collaborativo, allo stesso modo loro si facciano un po’ contagiare loro dalla medicina e dalla ricerca occidentale attraverso una diffusione dei nostri preparati, che possono aiutare a preservarci da future pandemie e possono anche significare avere a disposizione un vastissimo mercato di riferimento per le nostre società.
Il comparto del cambiamento climatico è uno dei temi di maggiore attenzione per gli investimenti di lungo periodo. Per chi ama le scommesse c’è un ETF appena partito ma dalle grandi potenzialità e si tratta del Lyxor Msci World Climate Change con Isin LU2056739464 negoziato alla Borsa di Parigi.
Il fondo replica l’indice MSCI World Climate Change Net Total Return Index che a cinque anni ha reso il 7% annualizzato e ha rendimenti crescenti. L’ETF è nato in aprile 2020 e per questo non ha i suoi rendimenti specifici.
Si tratta di un comparto relativamente nuovo. Era già esistente ma conglobato in un discorso più generale di ecologia. Ora sta diventando così importante da meritare un posto di privilegio e un fondo che segua la sua evoluzione, segno che stanno aumentando le imprese coinvolte e la grandezza delle stesse.
Il settore delle energie alternative ha fondi di maggiore anzianità ma che meritano comunque una fetta di portafoglio. Un cinque stelle di grande livello è Lyxor New Energy con Isin FR0010524777 è negoziato alla Borsa di Milano.
Il suo scopo è quello di replicare l’indice World Alternative Energy Total Return Index composto dalle 20 migliori aziende a livello planetario che operano nelle energie alternative. Si tratta di un fondo a distribuzione che ha pagato nell’ultimo anno un dividendo pari all’1,07% mentre da inizio anno rende il 7,7% e a tre anni annualizzato il 16%.
La tendenza mondiale va in questa direzione nel tentativo di salvare quello che resta del nostro pianeta. Con questo ETF puoi avere un secondo vantaggio dal loro sviluppo che è quello del rendimento che ti offre il fondo.
Nel grande comparto della tecnologia è difficile scegliere, ma uno strumento di successo che permette di toccare un po’ tutte le specifiche del momento è Invesco Technology S&P US Select Sector il cui Isin è IE00B3VSSL01 con cui è negoziato anche alla Borsa italiana.
L’ETF mira a replicare, e ci riesce quasi alla perfezione, l’indice S&P Select Sector Capped 20% Technology TR (Net) index che rappresenta le aziende appartenenti allo S&P500 del settore tecnologia e telecomunicazioni. I rendimenti parlano da soli con un guadagno del 15% da inizio anno e una media degli ultimi tre anni pari al 26%. Non c’è quasi bisogno di dire che Morningstar gli dà 5 stelle.
Non concentrandosi su una specifica tecnologia come può essere la robotica o come i Big Data, che pure possono essere comparti interessanti, rimane un ETF particolarmente flessibile che si limita a constatare, attraverso la grandezza delle aziende e la loro partecipazione allo S&P500, da che parte tira il vento e agire di conseguenza.
Tra le materie prime, oltre al grande balzo che ha fatto il Rodio che è da vedere se sarà mantenuto o se deve fare una correzione prima, è piuttosto stabile il rendimento del Nickel sul quale si può investire tramite l’ETF RICI Enhanced Nickel TR il cui Isin è DE000PR5RNU5 ed è trattato alla Borsa tedesca.
Da inizio anno segna un 7% in positivo e negli ultimi tre anni ha reso circa l’11% l’anno in modo piuttosto stabile. Il nickel continua ad essere utilizzato da molta parte dell’industria e anche le voci sulla sua sostituzione possono darti la possibilità di prendere un pezzo di rendimento aggiuntivo.
Quest’ultima parte vuole darti qualche spunto per un trading più di breve periodo per qualche guadagno veloce senza buttarti in prodotti con margini.
Si può approfittare dell’altalena da Brexit con l’ETF SG ETC X5 Dail Short GBP Long EUR che è un leva 5 che scommette sull’euro a discapito della sterlina. È negoziato alla Borsa di Milano con Isin XS1265958089. Il fondo investe in derivati e ha una volatilità del 27%.
Nei momenti di rialzo della sterlina si può utilizzare l’ETF SG ETC X5 Dail Long GBP Short EUR che ha Isin XS1265957941. Anch’esso un leva 5 con una volatilità del 33%. Per utilizzare questi ETF sarà opportuno seguire le notizie su Brexit e sugli accordi che ancora Gran Bretagna ed Unione Europea devono prendere.
Dopo la pausa doverosa per il virus devono arrivare ad una soluzione e ci saranno ancora molti momenti di rialzo e di ribasso e, con un’attenta gestione dei due fondi, ne potrai approfittare brillantemente.
Si può approfittare nei periodi di rialzo dell’euro rispetto al dollaro dell’ETF SG ETC X5 Dail Short USD Long EUR che è un leva 5 che scommette sull’euro e ha Isin XS1265957867 e una volatilità del 29%.
Nei periodi di rialzo del dollaro puoi utilizzare con la stessa leva l’ETF SG ETC X5 Dail Long USD Short EUR con Isin XS1265957784 anch’esso con una volatilità del 29%. Il vantaggio con l’Euro Dollaro è che il suo andamento è abbastanza lineare: ha sbalzi ma sono più semplici da prevedere rispetto ad altre monete.
Si possono trovare diversi spunti di operatività e di supporti e resistenze a proposito di quello che è il cambio più importante del pianeta e si trovano spesso eventi che lo influenzano, tra cui i principali sono i discorsi del capo della Fed piuttosto che quelli del presidente della BCE, le loro manovre sui tassi di interesse, i contributi dati alle aziende e, in generale, l’andamento dell’economia delle due fazioni storiche.
Puntando sull’elevatissima volatilità si può puntare sul gas naturale con l’ETF SG ETC Natural Gas +3x Daily Leveraged Collateralized che ha Isin XS1778810405 emesso da Societé generale. Ha una leva 3 e una volatilità a 3 anni del 71660%. Sono da cogliere piccole finestre di crescita che possono dare grandi soddisfazioni. Meglio non rimanere esposti a lungo vista l’incertezza sull’utilizzo di questo materiale.
Puntando sui momenti di incertezza si può utilizzare un ETF sul Vix, l’indice della volatilità ad esempio con Lyxor S&P 500 VIX Futures Enhanced Roll il cui Isin è LU0832435464 e la cui volatilità è del 65%. Un’ottima mossa quando non si sa da che parte andrà il mercato e continua ad altalenare per timore di una crisi.
Da inizio anno sta facendo il 123% per dare un’idea. Basandosi sul Vix dello Standard & Poors si fa riferimento in particolare al mercato americano.
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