Stai cercando informazioni sugli ETF biotech? Sei nel posto giusto!
In questa guida scoprirai cosa sono gli ETF biotech, quali sono le loro principali caratteristiche, i vantaggi, quanto è possibile guadagnare con gli ETF bitoech, quali scegliere e comprare e quali sono le migliori piattaforme da utilizzare per investire in ETF biotech.
Di seguito trovi una tabella nella quale sono state messe a confronto le principali caratteristiche dei migliori broker per investire in ETF biotech, qual è la nostra valutazione ed il link al sito ufficiale.
Investire in titoli e altri strumenti finanziari comporta sempre il rischio di una perdita di capitale
Il 67% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore.
Di seguito, invece, trovi un elenco delle migliori piattaforme dove acquistare ETF biotech:
*L’86% dei conti di investitori al dettagli perde denaro a causa delle negoziazioni con questo fornitore. Valuta se puoi permetterti di correre questo rischio elevato di perdere il Tuo denaro.
Gli ETF Biotech sono strumenti di investimento tramite i quali si può prendere posizione sul comparto della Biotecnologia in modo semplice e direttamente acquistando un titolo singolo sulla Borsa Italiana. Infatti, gli ETF sono dei panieri che contengono un insieme di titoli scelti seguendo le indicazioni di un certo indice, detto benchmark.
Quest’ultimo è un indicatore ideato non a fini di investimento ma, semplicemente, per individuare le forze dell’economia reale. Non è possibile investire direttamente su questi indicatori, ma occorre passare da uno strumento che segua il loro andamento oppure comprare i titoli azionari che lo compongono.
Dal punto di vista di un investitore privato è difficile poter replicare la composizione di un indice e, per questo motivo, è più semplice affidarsi a strumenti derivati che hanno come sottostante l’indice come possono essere futures o CFD. Questi prevedono il versamento di un margine nel momento in cui si prende posizione, con il vantaggio di poter scegliere se puntare sul rialzo o sul ribasso dell’indice.
L’ETF, invece, è una via di mezzo tra l’investimento in titoli fisici e in derivati. In particolare, acquisendo una quota dell’ETF su un indice Biotech, si ha una percentuale delle azioni che compongono lo stesso. Questo significa che si può investire solo al rialzo, proprio come se si acquistassero i titoli azionari che lo compongono, ma non vengono richiesti margini per poter effettuare l’investimento e non è possibile perdere una somma superiore a quella che si è investita.
C’è una differenza importante tra il possesso del paniere di titoli e l’ETF corrispondente. Se si hanno in portafoglio i titoli azionari, il valore del proprio portafoglio corrisponde alle quotazioni dei singoli titoli, mentre se si compra l’ETF il valore dell’investimento dipende dalla quotazione di questo. Avrai notato che ogni singolo ETF ha il suo Isin che è il codice identificativo di uno strumento.
Tramite questa codifica si può contrattare il prodotto nella Borsa in cui è quotato e l’incontro della domanda e dell’offerta danno origine al prezzo dello strumento. Il valore dell’investimento sarà così pari alla moltiplicazione tra il numero di quote posseduto e la loro quotazione. Questo ha diverse implicazioni. Il prodotto è prontamente liquidabile, visto che basta un dossier titoli per poterlo comprare e vendere a terzi.
Non è possibile vendere solo un’azione specifica, ma il paniere viene venduto e comprato nella sua interezza. Ci possono essere dei disallineamenti tra il valore dell’indice e il valore dell’ETF che possono avere conseguenze anche a lungo termine. Si può avere un ETF quotato alla Borsa Italiana anche se al suo interno sono presenti azioni che non sono quotate alla stessa Borsa.
La differenziazione tra un ETF e un altro è soprattutto nell’indice che viene scelto come sottostante che delimita la scelta geografica e di caratteristiche delle società su cui investire, che può essere una chiave discriminante tra il successo e l’insuccesso del prodotto.
Gli ETF Biotech cercano il rendimento attraverso questo comparto storico ma nello stesso tempo innovativo. Per capire il loro funzionamento e il loro utilizzo bisogna comprendere cosa sia la Biotecnologia. Questa è una scienza che studia le applicazioni delle scoperte riguardanti gli esseri viventi. Questo significa che riguarda sia il mondo vegetale, che animale, che umano.
Storicamente le applicazioni hanno riguardato l’agricoltura e l’allevamento, tra le quali le novità più recenti sono le coltivazioni OGM e la clonazione. Negli ultimi anni, l’accento della ricerca si è spostato sulle applicazioni alla salute degli uomini, dallo studio del genoma umano fino all’utilizzo delle cellule staminali, passando per la cura di malattie come HIV e cancro che hanno fatto passi da gigante grazie a queste ricerche.
L’investimento nel comparto biotecnologico si confonde con quello nel settore farmaceutico e dell’healtcare. Questo potrebbe non perdurare in una visione futura, ma oggi la composizione degli indici biotecnologici è al 100% di aziende farmaceutiche. Le applicazioni attuali della Biotecnologia, in realtà, non sono solo in questo settore, ma molte ricerche si compiono anche per lo studio di combustibili derivati da rifiuti organici.
Le aziende che operano in questo ambito, però, fanno parte di altri indici, come quello sulle energie alternative e non di quello delle biotecnologie. Le ricerche maggiori in quest’ambito, che spesso hanno implicazioni etiche sulla manipolazione dell’essere umano, sono principalmente svolte negli Stati Uniti, dove c’è una maggiore libertà concessa alla ricerca.
Un ETF sulle Biotecnologie non può prescindere dalla presenza in territorio americano e, infatti, non si trovano ETF del comparto specializzati in aziende europee. Riflettendo sul prodotto finanziario, si vede come si tratti di uno strumento molto settoriale, che fa parte degli strumenti tematici e sicuramente fa parte dei Megatrend che le case di gestione individuano come settori trainanti del futuro.
L’andamento dei titoli azionari è soggetto alle variazioni di mercato generalizzate che dipendono dalle forze politiche e dalle decisioni delle Banche Centrali, ma, sicuramente, sono molto più influenzati da altre forze specifiche. Le nuove invenzioni e le nuove applicazioni possono dare una forza al comparto non indifferente.
Ai giorni nostri si è diffusa la notizia del nuovo vaccino studiato dalla Pfizer per combattere il Covid-19 che si basa proprio sulla Biotecnologia. Nonostante questo, la Pfizer non compare negli indici biotecnologici, perché non è specializzata in questo comparto, ma si tratta di una società farmaceutica, che, sicuramente, ha una divisione che segue lo sviluppo della Biotecnologia ma non è il suo core business. Questo esempio è utile per far comprendere come, qualche volta, un’analisi superficiale dello strumento possa trarre in inganno.
Investire in un ETF Biotech è un modo per diversificare il proprio portafoglio seguendo uno dei temi più importanti dei nostri giorni che ha sviluppi futuri che ancora non possiamo conoscere. Il grande interesse per il benessere di tutti, comprese le persone anziane e i malati spinge la domanda di prodotti che vengono offerti grazie alla ricerca biotecnologica.
Non si prevede così un calo, se si guardano dati di lungo periodo, dell’interesse nel settore e questo lo rende uno strumento particolarmente interessante per l’investimento di lungo periodo.
Gli scenari che si delineeranno non possono essere prevedibili e, per questo motivo, si potrebbe scegliere di investire in un comparto come quello dell’Healtcare che comprende anche le biotecnologie senza essere eccessivamente specialistico. La scelta dipende anche dall’aspettativa che si ha nell’investimento oltre che dall’orizzonte temporale.
Più si riduce il numero di aziende su cui investire e più queste sono specializzate, più l’investimento sarà soggetto a picchi che possono essere sia in rialzo che in ribasso. In media, un ETF sulla biotecnologia avrà una maggiore volatilità di un ETF sull’Healtcare.
Anche guardando i fogli informativi dei prodotti, si nota un grado di rischio maggiore degli ETF Biotech rispetto a quelli Healtcare. Altro fattore di rischio è la relativa giovinezza degli strumenti su cui investire che non permette una completa valutazione.
Questo strumento, però, può essere un grande vantaggio, proprio perché non ha ancora esplicitato tutto il suo valore e potrebbe partire proprio sulla spinta delle ultime vicende farmacologiche. Se ti piace l’idea di investire una percentuale del tuo capitale destinato a prodotti azionari in questo comparto, dovrai pensare a quando acquistare l’ETF.
La maggior parte delle aziende fanno parte del mercato americano che, in questo momento, è ai suoi massimi. Questo, in caso di crollo in breve tempo, potrebbe allungare il ritorno dell’investimento che vai a compiere. Al contrario, attendere il crollo per prendere posizione, potrebbe significare perdere occasioni di guadagno importanti. Non esiste una risposta giusta e una sbagliata, ognuno deciderà secondo la sua propensione al rischio e al capitale totale di cui dispone per l’investimento.
Sicuramente, poter entrare sul mercato delle Biotecnologie, attraverso un ETF che si può acquistare da un qualsiasi dossier titoli di una qualunque banca ha dei vantaggi importanti. Non si va incontro a grosse spese per intermediazione, pur andando a comprare, in ultima analisi, titoli del mercato americano.
Non occorre seguire l’andamento delle singole azioni o le evoluzioni delle singole società, le scelte vengono fatte dall’indice su basi quantitative. Inoltre, è sempre l’indice che esamina l’appartenenza delle aziende al comparto biotecnologico tramite dati e notizie non sempre di facile reperibilità, soprattutto per una persona che nella vita si occupa di altre cose.
Quando si è raggiunto il rendimento voluto, si può liquidare prontamente l’investimento in una sola tranche.
La Biotecnologia è una scienza che ha diverse applicazioni nella vita umana, proprio perché è una ricerca applicata che parte dallo studio degli esseri viventi. In passato era più concentrata sulle piante e sugli animali mentre le principali applicazioni di oggi sono sull’uomo e sulla salute umana.
Prima di addentrarci in analisi, vediamo quali sono i migliori ETF biotech sui quali investire
Questo fondo è emesso da una società irlandese specializzata in fondi ed ETF ed è iniziato solo nel 2018. Lo strumento va a replicare l’indice Solactive Pharma Breakthrough Value Index Net Total Return. Questo è costituito dalle aziende del settore biotecnologico che sono impegnate nella ricerca di una cura per malattie rare. Allo stesso tempo, sono richieste caratteristiche di capitalizzazione e di liquidità del titolo.
Ogni anno viene aggiornato l’elenco delle aziende che hanno le peculiarità richieste andando a ricercarle in tutto il mondo. Ogni sei mesi, invece vengono prese in considerazione la capitalizzazione e la liquidità mentre ogni mese viene ribilanciato il portafoglio riallineando i pesi stabiliti. La replica dell’indice viene fatta in modo fisico, anche se è possibile prendere in considerazione l’utilizzo di strumenti derivati.
Guardando il portafoglio, si nota come questo sia equamente ripartito tra azioni USA e azioni di altri Stati e tutte fanno parte del settore salute. In totale le tipologie di azioni detenute sono 30. Esaminando le prime dieci posizioni la predominanza statunitense è evidente, seguita dall’Asia mentre, in questo gruppo, si trova solo una società dell’Europa, ma non dell’Unione Europea, visto che è svizzera.
Considerando il suo avvio recente, non sono disponibili molti dati storici, ma nel 2019 ha guadagnato il 16,7% mentre da inizio anno sta rendendo l’8,1%. Le commissioni richieste sono pari allo 0,75%.
Questo è l’ETF che propone BlackRock per l’investimento in Biotecnologia e che porta l’Isin IE00BYXG2H39. Il fondo mira a replicare l’indice NASDAQ Biotechnology Index che comprende le azioni delle società quotate sul NASDAQ che appartengono al settore delle Biotecnologie secondo il metodo indicato dall’ Industry Classification Benchmark. Devono essere, inoltre, soddisfatti requisiti di capitalizzazione e di liquidità.
La composizione dell’indice stesso richiede che, in ogni caso, ogni singola tipologia di azioni non possa superare l’8% del totale del paniere e che possano essere al massimo cinque i titoli che raggiungono questo livello limite. Da tutto questo si evince che tutte le componenti di questo ETF sono Statunitensi. Il fondo effettua la replica in modo fisico, acquistando e vendendo i titoli che compongono l’indice.
Guardando il portafoglio, si vede come le aziende scelte appartengano quasi totalmente al comparto sanitario e, in totale, l’ETF possiede 200 titoli azionari, il primo dei quali ha un peso poco inferiore all’8%. L’ETF è partito ad ottobre 2017, motivo per cui non ci sono molti dati a disposizione. Nel 2018 il fondo ha perso il 7,7%, nel 2019 ha guadagnato il 30,6% mentre da inizio anno sta rendendo il 2,7%. Le commissioni richieste su base annua sono dello 0,35%.
Sullo stesso oggetto del precedente ETF, questo fondo è la proposta di Invesco e lo si può ritrovare cercando l’Isin IE00BQ70R696. Lo strumento mira a replicare la performance dell’indice NASDAQ Biotechnology che è composto in modo da identificare le azioni di società di Biotecnologia e farmaceutiche quotate presso il mercato NASDAQ.
La replica dell’andamento dell’indice viene effettuata in modo indiretto tramite la sottoscrizione di un contratto swap con una controparte approvata con la quale viene scambiata la performance dell’indice con quella del paniere di titoli detenuto dal fondo stesso. Questo ETF ha scelto una strada diversa dal precedente e continua a portarla avanti dalla sua inaugurazione nel 2018.
Si possono così vedere solo i rendimenti degli ultimi due anni: nel 2019 ha reso il 31,5% mentre da inizio anno sta guadagnando il 4,7%. Sembra così che si sia scelta una strada più efficiente rispetto a BlackRock nonostante le commissioni di gestione siano leggermente superiori e sono pari allo 0,40% su base annua.
La casa di gestione inglese First Trust propone per l’investimento in Biotecnologia questo fondo che si può negoziare presso la Borsa Italiana con Isin IE00BL0L0H60. Il fondo mira a replicare l’indice NYSE Arca Biotechnology Index nel quale vengono comprese le azioni di società del comparto Biotecnologia che sono quotate in uno qualsiasi dei mercati di Borsa statunitensi.
La replica viene fatta con modalità fisica acquistando e vendendo i titoli compresi nell’indice stesso. Rispetto ai due precedenti ETF la composizione del portafoglio è molto diversa. Il mercato NASDAQ, infatti, quota in particolare le aziende tecnologiche mentre le restanti sono negoziate in altri mercati.
Questa scelta, sicuramente allarga molto il numero di titoli acquistabili. Infatti, il primo titolo nel paniere ha un peso pari al 4,21%. Il fondo è partito nel maggio 2020 e finora sta perdendo circa il 13%. È presto per dare giudizi su questo fondo: occorrerà attendere qualche tempo.
Il blog ideale per chi vuole accrescere la propria cultura finanziaria ed investire al meglio i propri risparmi