Vuoi conoscere le migliori possibilità al giorno d’oggi per diminuire i debiti? Hai trovato il pezzo che fa al caso tuo!
Prima di proseguire nell’analisi, però, dai uno sguardo alla tabella con i migliori servizi di consulenza finanziaria e supporto per diminuire i debiti.
È possibile, se non proprio estinguere, diminuire i propri debiti? La risposta è sì e ci sono molti modi per farlo. Non c’è nessuna soluzione miracolosa, ma tante tecniche e professionisti che studiano il problema e che ogni giorno aiutano i consumatori a uscire da situazioni anche disastrose.
Se il tuo obiettivo è quello di alleggerire un po’ il carico debitorio che ogni mese ti costringe a pagare molti finanziamenti, è del tutto possibile mettere in atto una serie di azioni che ti porteranno a risparmiare. Vediamo quali sono, a seconda dell’entità del carico debitorio.
Per prima cosa ci sono una serie di azioni che tutti possiamo fare per cominciare ad avere più denaro in tasca. Innanzitutto non spendere più di quello che guadagni, in secondo luogo evita di usare le carte di credito e, terzo, razionalizza tutte le tue spese. Più di tutto, e questa prendila come regola ferrea, non indebitarti ulteriormente.
Non cominciare a scrivere su tutti i siti internet di finanziamenti online, perché se la tua situazione è già sovraccarica di rate, non ci sarà nessun finanziatore disposto a concederti un ulteriore prestito e non solo: tutte le richieste di finanziamento vengono registrate presso le centrali di rischio e al primo rifiuto ne seguiranno altri, all’infinito, perché per almeno un mese non potrai accedere al credito.
Molti non ne sono consapevoli, ma l’invio di un form su internet equivale a una raccomandata con ricevuta di ritorno, perché la finanziaria effettua una ricerca che riguarda il tuo merito creditizio prima di comunicarti l’esito: non è una semplice informazione. Tuttavia nulla vieta appunto di informarsi: se sai di avere già finanziamenti in corso, ti consigliamo quindi di parlare con un consulente che eventualmente ti saprà indicare la procedura giusta per la tua situazione.
La prima soluzione che abbiamo per poter diminuire i debiti è il prestito per consolidamento debiti.
Si tratta di uno strumento messo in atto più dalle finanziarie che dalle banche vere e proprie e che consiste nell’emettere un nuovo finanziamento, caratterizzato da una rata più bassa e da un ammortamento più lungo: ci penserà il tuo nuovo creditore a chiudere tutti i debiti in essere pagando i diretti interessati.
In questo modo potrai avere un solo pagamento mensile, più conveniente e per un periodo più lungo ma attenzione: devi sapere che gli interessi di questi prestiti sono più elevati dei finanziamenti classici per una serie di motivi. Innanzitutto la possibilità di ridurre la rata è proprio dovuta al fatto che si tratta di un ammortamento spalmato nel tempo, in più la chiusura anticipata di finanziamenti in essere comporta a volte delle penali che vanno pagate.
Questa spesa aggiuntiva ricadrà sulla tua nuova rata, motivo per cui dovresti prima informarti su quanto possa essere conveniente inserire un determinato finanziamento nel tuo piano di rientro. Nel caso in cui ci fosse un prestito che, chiudendolo in anticipo, dovesse generare troppe spese, piuttosto di pagare due volte (la chiusura e gli interessi) lascialo fuori dal consolidamento debiti.
Il metodo più sicuro per ottenere questo tipo di prestito è la cessione del quinto: la finanziaria accederà direttamente al tuo stipendio e mensilmente preleverà il 20% della tua retribuzione netta. Questa tipologia di finanziamento non richiede garanzie e non verrà valutato nemmeno il tuo merito creditizio: non ha nessuna importanza se hai una segnalazione come cattivo pagatore, perché lo stipendio di un lavoro a tempo indeterminato è la migliore tutela dal rischio per un istituto di credito, il quale inserirà nel tuo contratto anche un’assicurazione che interverrà in caso di perdita del lavoro.
Purtroppo i contratti atipici, a tempo determinato e tutto ciò che non è ritenuto sicuro, avranno bisogno di un aiuto in più come per esempio la figura di un garante che intervenga con una fideiussione.
Se invece sei pensionato, il prelievo avverrà sulla tua pensione e in questo caso l’assicurazione sarà per tutela in caso di morte (è brutto da dirsi, ma chi percepisce una pensione, anche se ancora relativamente giovane, è considerato più a rischio per motivi di salute). Ci sono comunque dei limiti di età che non andranno superati.
Per i pensionati e i dipendenti INPS c’è anche la possibilità di richiedere un prestito con cessione del quinto, tuttavia se hai già dei finanziamenti in corso, difficilmente ti verrà concesso, perché il totale dei finanziamenti in atto non può superare la così definita “soglia di sopravvivenza“, di conseguenza, per quanto interessanti e a tassi davvero agevolati, i finanziamenti INPS saranno accessibili solo una volta che avrai già chiuso altre posizioni aperte.
Abbiamo detto che gli interessi del consolidamento debiti sono più elevati: non tanto per il TAN, ma per il TAEG. Quando valutiamo un finanziamento, di qualunque tipo, vediamo che i tassi di interesse sono espressi con questi due acronimi. Cosa significano?
Il TAN, Tasso Annuo Nominale, rappresenta il costo del finanziamento “puro”, mentre il TAEG, Tasso Annuo Effettivo Globale, si riferisce al costo complessivo che ogni anno dovrai sborsare per il tuo finanziamento: ecco perché la maggior parte delle finanziarie che propongono il consolidamento debiti non mostrano quest’ultimo indicatore. Nel TAEG sono presenti: le spese per l’istruttoria, per l’apertura pratica, per l’emissione delle rate, per le assicurazioni e il TAN stesso. È quindi questo valore che dovrai valutare per avere un’idea realistica del tuo prestito.
Il TAEG, nel caso di questa tipologia di prestito probabilmente non ti verrà comunicato subito, perché tutte le spese accessorie dipendono in gran parte dalla tipologia dei tuoi debiti. In ogni caso ti dovrà essere comunicato in fase di preventivo e, anche se hai già firmato, avrai 14 giorni di tempo per recedere dal contratto.
Per trovare il prestito consolidamento giusto per te, ti consigliamo di effettuare una ricerca in internet: ci sono dei siti comparativi dedicati che ti consentono di avere a colpo d’occhio una visione di tutte le migliori offerte presenti sul mercato. Potrai chiedere dei preventivi in tempo reale senza impegno, ma non inviare nessuna richiesta di prestito fino a quando non sei sicuro, per i motivi che abbiamo spiegato precedentemente.
È vero, gli interessi sono più elevati, ma non potranno in nessun modo essere esagerati! Puoi effettuare un controllo, veloce e in autonomia, sul sito della Banca d’Italia, la quale ogni tre mesi pubblica quelli che sono i limiti del tasso usurario, affinché i consumatori siano consapevoli di quanto potrà costare al massimo il propri finanziamento.
Inoltre tutte le società che concedono crediti devono essere iscritte all’OAM, l’Organismo di Agenti e Mediatori creditizi, altrimenti, se non risultano, significa che non sono autorizzate a operare e probabilmente ti stai affidando a gente poco seria. Diciamo che se hai dei problemi con i debiti, non è il caso di peggiorare le cose.
diminuire i debiti: miglior servizio
Un’altra versione del consolidamento è costituita dal mutuo consolidamento debiti: questa modalità è prevista se una delle voci debitorie riguarda la rata del mutuo.
Si tratta a tutti gli effetti di un mutuo sostituzione (non di una surroga) per mezzo del quale potrai accorpare fino a 5 finanziamenti diversi, mutuo compreso, e richiedere un’ulteriore liquidità per poter affrontare altre spese. Rispetto al prestito, abbiamo un tasso decisamente più agevolato e il medesimo meccanismo delle rate più diluite nel tempo.
Naturalmente non è possibile richiedere il mutuo consolidamento dopo poche rate, se hai già un mutuo trentennale, ma dovrai essere a grandi linee a metà del finanziamento, affinché possa essere riaperta una posizione nuova da estendere nuovamente nel tempo.
Perché gli interessi sono più bassi in questo caso? Perché c’è l’ipoteca sulla casa e questa costituisce una garanzia aggiuntiva che avrà un peso rilevante sulla rata finale. Il valore massimo concesso dalle banche è dell’80% del valore dell’immobile e non potrai essere un cattivo pagatore, perché non si tratta di una cessione del quinto e di conseguenza verrà valutato il tuo merito creditizio.
L’unico problema del mutuo consolidamento debiti è che, trattandosi a tutti gli effetti di un mutuo sostituzione, dovrai pagare le spese iniziali, che comprendono le tasse e le spese per l’apertura della pratica, a differenza della surroga che vede tutte le spese a carico della nuova banca.
In ogni caso, non è necessario cambiare banca per ottenere questa tipologia di mutuo, anzi: se godi di buona reputazione presso la tua banca, perché fino a quel momento sei stato un debitore diligente, probabilmente ti verrà proposta una buona offerta e la tua domanda verrà accettata più facilmente, rispetto a un operatore nuovo che non ti conosce ancora.
Tuttavia, nessuno ti vieta di rivolgerti a chi secondo te offre dei tassi migliori. Fai solo attenzione che le rate del tuo mutuo dovranno essere in regola, affinché la pratica possa essere presa in considerazione.
Il mutuo consolidamento debiti è per forza di cose a tasso fisso, perché comprende appunto altri pagamenti che sono stati estinti dalla banca e quindi, anche in questo caso, dovrai valutare bene il TAEG, sempre utilizzando i siti comparativi, che si occupano anche di questa modalità di concessione del credito.
Abbiamo visto quali sono le modalità più frequenti e accessibili per diminuire i tuoi debiti, non sempre però la situazione è risolvibile con un rifinanziamento e allora è necessario chiedere un aiuto un po’ più consistente.
Non affidarti a persone di dubbia provenienza che ti propongono di indebitarti ulteriormente, con tassi di interesse impossibili e non fare tutto da solo. Soprattutto se la tua situazione è molto complicata, affidati a professionisti del settore che sono in grado di affrontare qualunque criticità, anche quelle che sembrano impossibili.
Il sovrindebitamento è un problema molto più comune di quello che puoi pensare. La crisi del 2008 aveva già innescato una spirale discendente in cui sono finite molte aziende e molte famiglie, che si sono ritrovate a non riuscire più a far fronte alle proprie incombenze e compiendo anche gesti sconsiderati per la disperazione. Per poter intervenire in questa drammatica situazione è stata emessa una nuova legge nel 2012, la Legge 3, o “legge antisuicidi”.
Ci sono degli studi di professionisti, che puoi trovare tranquillamente su internet, che si occupano esclusivamente di portare avanti questa pratica. Ma di cosa si tratta?
È un metodo che consiste nel ristrutturare il debito complessivo di una famiglia o di un’azienda, affinché, grazie a una serie di interventi che consistono nell’annullamento di alcuni prestiti e nella riduzione di altri, il debitore possa riuscire a pagare quello che può, considerando il suo status economico.
A chi è rivolta la Legge 3? A tutti: dipendenti, autonomi, professionisti, imprenditori, non ci sono limiti per quanto riguarda le categorie. Tuttavia le aziende devono ritrovarsi in una situazione per cui non può essere richiesto il fallimento: il tetto è stabilito dal fatturato che, se superiore a una certa cifra, con un eccessivo carico di debiti, dovrà accedere al concordato fallimentare e non potrà usufruire della Legge 3. Ecco perché si tratta di un provvedimento che è stato studiato per i piccoli imprenditori e che non riguarda le grandi realtà aziendali.
Il professionista che si prenderà cura di te ricostruirà tutta la tua storia di debitore, farà delle verifiche su tutte le centrali di rischio possibili e, una volta valutata la tua condizione economica, stilerà un nuovo progetto che ti consentirà di rientrare in tutta tranquillità. In alcuni casi, quelli più gravi, per esempio per i disoccupati, si potrà anche procedere all”esdebitazione del sovraindebitato”: significa che proprio non sarai tenuto a pagare più nulla, o di un determinato debito, oppure dell’intera situazione debitoria.
Si dovrà valutare che comunque tu sia una persona collaborativa. Per esempio, per un disoccupato che abbia rifiutato molti lavori, non ci sarà questa benevolenza. Questo avviene per ché in linea di massima dovrai dimostrare la tua buona fede e che il tuo sovrindebitamento è avvenuto per cause di forza maggiore: congiuntura economica negativa, investimenti sbagliati, perdita del lavoro eccetera.
Una volta stabilito il piano di rientro, si andrà in Tribunale: sarà infatti un giudice a stabilire che la proposta sia accettabile e, una volta deciso, non ci sarà più nessuno che potrà chiederti nulla.
Si accede tramite l’Organismo di Composizione della Crisi, un ufficio preposto che nominerà un Gestore della tua pratica. Il Gestore sarà colui che valuterà l’idoneità del piano di rientro, soprattutto in termini legislativi e invierà il tutto al giudice.
Avrai quindi bisogno di un avvocato, quando ci sarà il dibattimento per il tuo caso; tuttavia, come abbiamo detto, ti consigliamo di farti seguire da subito da professionisti, i quali solitamente offrono anche l’avvocato competente in materia. Non spaventarti per l’onorario del legale, perché questo verrà commisurato alla tua situazione economica e, nel caso di piano rateale approvato, verrà compreso nel calcolo della rata mensile.
La risposta è sì, assolutamente! Come hai potuto leggere fin qui, sono molte le strade che si possono percorrere, in base alla propria condizione, e non c’è bisogno di affidarsi a gente losca. Le crisi economiche si sono succedute, una dopo l’altra, in tutto il mondo, prima con la crisi del 2008 e, quando pensavamo di riprenderci, è arrivata la pandemia. Di conseguenza le situazioni da sovrindebitamento si sono moltiplicate anche grazie a un sistema che, per motivi legati al profitto, spingono i consumatori a indebitarsi sempre più.
Per cui certamente inizia a considerare di non essere l’unica persona che ha bisogno di un aiuto e che non sempre siamo in grado di affrontare le tempeste economiche da soli. Fatti affiancare sempre da professionisti seri, verifica che siano autorizzati a operare dai vari organismi di controllo e certamente troverai la soluzione più adatta a te che ti consentirà di diminuire e in casi eccezionali, di eliminare completamente i tuoi debiti.
*La Società specifica che tutti i servizi sono offerti da Difesa Debitori Spa, o da aziende partner, che si riservano la preventiva valutazione di fattibilità della pratica, valutando l’analisi patrimoniale e reddituale del cliente in rapporto allo stato della procedura e rimanendo, in ogni caso, esclusa qualsivoglia garanzia di raggiungimento del risultato trattandosi di obbligazione di mezzi e non di risultato.
É espressamente concordato che qualsivoglia accordo di ristrutturazione del debito, transazione giudiziale o stragiudiziale, definizione dei rapporti a saldo e stralcio, eventualmente raggiunti dalla Società con i terzi creditori, direttamente o tramite professionisti delegati, saranno da quest’ultima puntualmente sottoposti all’attenzione ed al vaglio del cliente debitore e della società creditrice, cui è lasciata piena facoltà di aderirvi o meno.
A tal proposito, il cliente è informato che nell’ipotesi di definizione del debito a saldo e stralcio, egli sarà segnalato a sofferenza avanti la Centrale Rischi dell’ente creditore, relativamente alla quota di debito non pagato. Le informazioni della Centrale Rischi possono essere consultate dagli intermediari al massimo per il periodo relativo agli ultimi trentasei mesi, mentre il soggetto segnalato può accedere alle informazioni che lo riguardano senza alcun limite temporale.
La Società invita, prima di assumere qualsiasi decisione commerciale, a prendere visione delle condizioni generali e delle tariffe del servizio offerto, raggiungibili alla pagina www.difesadebitori.it. I casi sopra-citati sono solo alcuni esempi dell’attività svolta ma non costituiscono garanzia di raggiungimento del medesimo risultato per i casi futuri.
Il blog ideale per chi vuole accrescere la propria cultura finanziaria ed investire al meglio i propri risparmi