Ti stai chiedendo quali sono le commissioni POS più basse? Questo articolo fa al caso tuo!
Nonostante i pagamenti elettronici siano non solamente consigliati, ma anche particolarmente comodi per i clienti, rappresentano comunque un costo per le attività commerciali. Per questo motivo gli esercenti sono alla costante ricerca delle commissioni POS più basse per risparmiare nel momento in cui accettano pagamenti con carte di credito o smartphone.
D’altronde il taglio delle spese deve essere considerato come una priorità per qualsiasi business, soprattutto in un periodo così difficile come quello che stiamo attraversando. Fortunatamente, però, esistono diverse soluzioni sufficientemente economiche che consentono l’accettazione di pagamenti elettronici senza affrontare spese esagerate e che permettono di fornire questo importante servizio alla propria clientela.
Prima di continuare, abbiamo preparato una tabella con i terminali con le commissioni POS più basse, le loro caratteristiche e il link al sito ufficiale.
Di seguito, invece, trovi una lista dei terminali con commissioni POS più basse presenti sul mercato:
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Come anticipato, qualsiasi commerciante è alla costante ricerca di commissioni POS più basse. Oramai i pagamenti elettronici sono una costante nella quotidianità di qualsiasi persona, e per questo motivo per una qualsiasi attività commerciale è impensabile non offrire questa tipologia di servizio.
Ovviamente le società di gestione dei pagamenti hanno fiutato il business. Non passa giorno, infatti, senza che una nuova proposta commerciale non venga immessa sul mercato.
Fino a non molti anni fa, ad esempio, i terminali POS erano solamente quelli offerti dagli istituti bancari che richiedevano anche l’apertura di un conto corrente dedicato. Inutile sottolineare come questo rappresentasse per l’attività commerciale un’ulteriore spesa da sostenere.
Oggi fortunatamente non è più così, ed è possibile ottenere un POS senza conto corrente, abbattendo di conseguenza i costi di gestione. Si tratta di soluzioni definite a consumo, che oltre al costo di acquisto, in alcuni casi oggettivamente contenuto e alla portata di qualsiasi attività commerciale, non prevedono il pagamento di nessun canone mensile, ma solamente delle commissioni sulle transazioni.
Per chiunque intenda trovare delle commissioni POS più basse, il canale online si rivela come sempre la migliore scelta possibile. Questo perché in pochissimo tempo potrai mettere a confronto diverse offerte del mercato.
La maggior parte delle società di gestione, inoltre, permette la richiesta del terminale POS direttamente dal proprio sito internet. In questo modo, tra l’altro, potrai risparmiare anche moltissimo tempo. Ciò è possibile grazie al fatto che non dovrai recarti in nessuna filiale bancaria.
Una volta terminata la procedura per la richiesta del terminale POS, e che avrai comunicato i dati richiesti dalla società di gestione, tra cui il numero di conto corrente su cui far accreditare gli importi incassati attraverso il POS, entro qualche giorno lavorativo riceverai direttamente al domicilio il dispositivo.
In commercio possiamo trovare moltissimi modelli di terminali POS per l’accettazione di pagamenti con carta di credito e smartphone. Molti di questi modelli per il funzionamento necessitano di una tradizionale linea telefonica, ma tanti altri possono funzionare attraverso una connessione GPRS. Ciò è possibile grazie alla SIM dati che dovrai inserire all’interno del terminale.
In questo modo il POS potrà collegarsi a internet in maniera totalmente autonoma. I prodotti di questo tipo si rivelano particolarmente comodi per tutti quei professionisti che ad esempio prestano la loro opera al domicilio del cliente, ma anche per i taxisti piuttosto che gli ambulanti o fieristi.
Tali terminali POS GPRS sono dotati di batteria che molto spesso può essere ricaricata attraverso un comune alimentatore per smartphone. Questo permette al commerciante o al lavoratore autonomo di non rimanere mai sprovvisti della possibilità di accettare pagamenti con carta di credito. Anche per questa tipologia di POS è del tutto fisiologico cercare delle commissioni più basse.
Tra i vari modelli di POS, troviamo i terminali mobili. Nel funzionamento sono del tutto simili ai POS GPRS, se non per il fatto che la scheda SIM dati può connettersi alla rete 3G o 4G. In questo modo il terminale diventa ulteriormente più veloce. Alcuni terminali mobili hanno un peso e dimensioni davvero molto contenuti, e per questo motivo si prestano proprio all’utilizzo in mobilità.
Anche i POS mobili sono dotati di batteria interna che può essere ricaricata attraverso un comune caricabatterie per smartphone. Altri modelli invece hanno funzionalità più avanzate, ma anche dimensioni meno contenute. Per questo motivo si rivelano particolarmente idonei per ambulanti e fioristi che non sono tenuti a riporre il POS in tasca perché lo tengono a vista.
Come spiegato in precedenza, infatti, nessuna attività commerciale a prescindere dal ramo operativo, può più permettersi di non prevedere la possibilità di accettare pagamenti con carte di credito e smartphone.
Il POS virtuale, definito anche POS online, è uno strumento che possiamo ritenere essenziale per chiunque intende trasformare un tradizionale sito vetrina in uno invece dedicato alla vendita. Si tratta dunque di un servizio imprescindibile per qualsiasi attività che abbia l’intento di vendere sul web sia prodotti che servizi, e questo a prescindere che lo intenda fare attraverso un sito web o un’applicazione per smartphone.
Tra i principali vantaggi di un POS virtuale troviamo l’assenza di guasti e di conseguenza la manutenzione a costo zero. Questo è possibile perché i POS virtuali non sono altro che piattaforme che basano il loro funzionamento su server esterni. I POS virtuali vengono utilizzati dal commerciante sotto forma di applicazione web.
Il POS virtuale, però, può essere utilizzato anche all’interno di un negozio tradizionale. Questo perché il negoziante invierà un link o sull’indirizzo e-mail o via sms al cliente. Tale link conterrà i dettagli del pagamento, dunque il cliente non dovrà fare altro che cliccare sul link per aprire la finestra di check-out come avviene sul tradizionale e-commerce. A questo punto potrà inserire i dati del proprio strumento di pagamento, a prescindere che si tratti di una tradizionale carta di credito piuttosto che di una carta prepagata.
Una volta che il cliente avrà completato la transazione, ad entrambe le parti in gioco verrà inviata una ricevuta digitale che attesterà l’avvenuto pagamento. La procedura di richiesta di un POS virtuale non è molto differente da quella di un POS tradizionale fisico. Il commerciante, infatti, dovrà comunicare alcune informazioni legate all’azienda, ad esempio la partita IVA e la documentazione di bilancio.
Sarà necessario anche indicare un numero di conto corrente su cui verranno accreditati gli importi riscossi attraverso il POS virtuale. Anche in questo caso il consiglio è quello di non limitarsi alla consultazione di una singola offerta, ma di mettere a confronto più proposte commerciali.
Data la grande diffusione di queste soluzioni di pagamento, infatti, la concorrenza è tanta, e alcuni POS virtuali si rivelano più economici di altri.
Anche ricercare commissioni Smart POS più basse è del tutto fisiologico ai fini del risparmio. Gli Smart POS si distinguono da tutti gli altri terminali in commercio per le loro caratteristiche hardware e software particolarmente evolute.
Questi modelli POS, infatti, non permettono solamente di accettare pagamenti con carte di credito o smartphone, ma grazie alla presenza di un’interfaccia touch screen e del sistema operativo Android consentono anche l’implementazione di nuove funzionalità.
Alcuni di questi software ad esempio possono essere paragonati a dei gestionali di magazzino veri e propri. Questo significa che potrai creare dei cataloghi, ovvero dei file contenenti le varie referenze, con informazioni dettagliate, caratteristiche e fotografie. Oltre questo, potrai anche inserire la quantità disponibile a magazzino di ogni referenza.
In questo caso di fronte al cliente non dovrai digitare sul POS l’importo da pagare. Avrai infatti la possibilità di selezionare gli articoli destinati alla vendita, e l’applicazione in pochi istanti sarà in grado di calcolare autonomamente l’importo da riscuotere. In questo modo la fase di check out viene notevolmente accelerata.
Ma non finisce qui, perché il software aggiornerà automaticamente la quantità disponibile a magazzino subito dopo la vendita.
Il software è in grado anche di avvisarti al raggiungimento di un determinato livello di scorta sotto cui il tuo negozio non deve passare. Altre applicazioni possono anche creare dei report di vendita dettagliati, dove potrai controllare ad esempio quali sono i prodotti più venduti, ma anche quelli di minor interesse per la tua clientela, così da poter definire strategie di vendita mirate ed efficaci.
Gli Smart POS possono connettersi alla rete in varie modalità a seconda del modello. Solitamente infatti, sono dotati di connettività Bluetooth, connessione wireless e persino di uno dedicato all’inserimento di una scheda SIM dati. In altre parole, qualunque sia il tipo di connessione disponibile, lo Smart POS potrà collegarsi alla rete per richiedere la conferma della transazione alla società di gestione di pagamenti.
Inutile sottolineare come l’interfaccia touchscreen permetta di accelerare qualsiasi operazione, esattamente come avviene con uno smartphone o un tablet di ultima generazione.
Stabilire quale sia la soluzione più conveniente per ogni attività commerciale non è chiaramente possibile, anche perché le proposte in tal senso sono davvero numerose. In commercio possiamo trovare due grandi famiglie di soluzioni.
La prima prevede l’acquisto tradizionale del terminale POS. Solitamente per questi modelli non è previsto il pagamento di un canone mensile. L’unico costo che rimarrà da affrontare è quello delle commissioni calcolate nel momento delle transazioni. In altre parole, pagherai solamente quando utilizzerai il terminale POS, e per tale motivo, soluzioni di questo tipo sono definite a consumo.
Altri modelli, invece, non prevedono un costo di acquisto iniziale, ma un canone mensile a cui aggiungere le commissioni, che solitamente si rivelano più basse della soluzione precedente.
Alcune società di gestione, inoltre, prevedono un sistema commissionale progressivo. Questo significa che una volta raggiunte determinate soglie di transato, le commissioni possono aumentare o diminuire a seconda della proposta commerciale. Da questo si evince come come la scelta un terminale POS non vada fatta in fretta, ma al contrario valutando in maniera approfondita le condizioni economiche di ogni proposta.
Inutile sottolineare che gli esercenti chiedono di continuo commissioni POS più basse. Le recenti misure introdotte dal Governo per favorire l’abbandono graduale del contante, stanno inevitabilmente portando alla diffusione massiccia dei pagamenti elettronici. Come spiegato in precedenza, però, il pagamento con carta di credito comporta anche una spesa per il commerciante.
Questo è il motivo per cui molti esercenti sono ancora riluttanti ad accettare pagamenti con carta di credito e smartphone. Qualche passo in questo senso è stato mosso dal Governo, ed è la legge di bilancio 2020 che ha previsto il rimborso, attraverso il credito d’imposta, del 30% delle commissioni pagate. Ma questa misura a detta di molti si sta rivelando insufficiente.
Molti esercenti, infatti, chiedono che sotto una determinata cifra di scontrino non venga applicata nessuna commissione . La diffusione di carte di credito e smartphone, che permettono di pagare in modalità Contactless, sta portando le persone all’utilizzo di questi strumenti anche per importi molto bassi. Chiaramente se il POS prevede una commissione fissa, il costo della transazione potrebbe rivelarsi troppo alto.
In realtà, senza attendere l’intervento del governo, alcune società di gestione dei pagamenti hanno introdotto la possibilità di riscuotere l’importo fino a soglie che solitamente si aggirano intorno ai 5 euro, senza dover pagare alcuna commissione. Ancora una volta il consiglio è quello di valutare attentamente più proposte commerciali, per determinare quella che meglio può soddisfare le esigenze del tuo business.
A causa del difficile momento storico che stiamo attraversando, per qualsiasi attività imprenditoriale la parola d’ordine deve essere risparmiare. Tagliare i costi, però, non significa rinunciare alla qualità dei servizi offerti alla clientela. Come spiegato in precedenza i pagamenti elettronici si stanno diffondendo molto rapidamente, e se fino a qualche anno fa vedere un consumatore che pagava con lo smartphone poteva rappresentare un’eccezione, ad oggi oramai si tratta di routine.
Ad aver contribuito a questo cambio di abitudini troviamo anche la diffusione delle carte prepagate ricaricabili, strumenti di pagamento più economici di un tradizionale conto corrente ma non per questo prive di funzionalità. Il consumatore medio, oramai, ha preso l’abitudine di utilizzare queste carte anche per effettuare microtransazioni, e per questo motivo gli esercenti si trovano a fare i conti con dei costi che fino a qualche tempo fa non dovevano sostenere.
Per questo motivo l’unico modo possibile per risparmiare è quello di cercare soluzioni commerciali con commissioni POS più basse possibili. In parole povere, dovrai analizzare con attenzione quali sono le esigenze del tuo business, e su questa base fare la scelta più consona.
In realtà basarsi solo ed esclusivamente sul costo delle commissioni potrebbe rivelarsi errato. Questo perché in alcuni casi, a fronte di commissioni molto contenute, potrebbero esserci dei costi “nascosti” per altre operazioni, che in breve tempo rischierebbero di annullare la convenienza iniziale.
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