Vorresti scoprire tutte le informazioni possibile sulla cessione del quinto? Allora sei nel posto giusto!
Le modalità di accesso al credito sono molto più eterogenee di quanto si possa pensare. Non stiamo parlando, in questo caso, delle innumerevoli strade percorribili per inoltrare una richiesta di prestito, ma ci riferiamo alle differenti forme tecniche che un finanziamento può assumere. In questo caso, la cessione del quinto.
Prima di proseguire, ecco una tabella con le migliori piattaforme per la cessione del quinto, le loro caratteristiche e i link ai siti ufficiali
Di seguito, invece, trovi una lista delle migliori piattaforme per cessione del quinto del 2021:
Parlando in senso lato di credito, si è soliti pensare ad un mondo standardizzato, ma la realtà ci mette davanti a molteplici sfaccettature che conducono a differenze anche sostanziali tra una forma di credito e l’altra.
Possiamo affermare che, in effetti, esistono numerose tipologie di finanziamenti che differiscono tra loro per destinazione d’uso, modalità di rimborso del piano di ammortamento, durata o condizioni economiche applicate.
Un mutuo ipotecario, ad esempio, è profondamente diverso da un prestito cambializzato eppure, in entrambi i casi, si tratta di un’erogazione di una somma di denaro da parte di un ente autorizzato ad un richiedente che si impegna a restituire il capitale maggiorato degli interessi secondo le modalità previste dal piano di ammortamento.
Tra le numerose forme tecniche riferibili al più ampio concetto di credito vi è, senza dubbio, la cessione del quinto. Oggi, noi, ci addentriamo proprio nei meandri di tale tipologia di finanziamento che ha caratteristiche ben precise e requisiti altrettanto definiti.
Da un punto di vista normativo e giuridico la cessione del quinto viene alla luce il 5 gennaio del 1950. Il contesto storico in cui nasce tale forma di finanziamento è quella di un Paese impoverito, stanco e sfiduciato dal lungo percorso bellico.
Per consentire un più ampio accesso al credito alla platea dei lavoratori subordinati del settore pubblico, un decreto del Presidente della Repubblica successivamente ampliato ed integrato con una disposizione del 28 luglio dello stesso, metteva sostanzialmente a garanzia di un prestito la solidità di uno stipendio statale.
Il quadro normativo, agli albori, era piuttosto rigido; la cessione del quinto, infatti, era riservata a dipendenti pubblici e statali, non poteva superare la durata massima di 10 anni (120 rate mensili di ammortamento) e doveva prevedere, come garanzia accessoria, la stipula di un’assicurazione sulla vita.
L’ultima norma giuridica che ha regolato l’istituto della cessione del quinto, in ordine di tempo, è stata quella del 2015 che ha ampliato il perimetro di applicabilità anche a ai lavoratori del settore privato assunti a tempo indeterminato.
La cessione del quinto (dello stipendio o dell’emolumento pensionistico) è una particolare tipologia di prestito il cui piano di ammortamento prevede il rimborso rateale direttamente in busta paga (o nel cedolino di pensione).
A differenza delle altre forme tecniche, la determinazione della rata mensile è essenziale per individuare il capitale massimo erogabile; secondo la normativa, infatti, la rata stessa non può eccedere un quinto dello stipendio. La particolare denominazione del prestito deriva da tale vincolo contrattuale che non può in alcun modo essere aggirato.
Poiché la rata è fissa e ritenuta giuridicamente sostenibile, il capitale massimo erogabile è direttamente proporzionale alla durata scelta per il finanziamento. É evidente che più sarà lungo il prestito maggiore sarà l’ammontare disponibile.
La cessione del quinto è un prestito a tasso fisso, di durata variabile e privo di destinazione d’uso.
La richiesta di tale finanziamento non implica la produzione di documentazione aggiuntiva in ordine all’utilizzo che si farà della somma erogata anche se, a dire il vero, non sono rari i casi in cui l’istituto di credito richieda informazioni più dettagliate.
La cessione del quinto può avere una durata compresa tra i 24 ed i 120 mesi (sono possibili tutte le scadenze intermedie) ed è maggiorata di un tasso fisso stabilito nel contratto e di eventuali spese di istruttoria aggiuntive richieste dall’istituto concedente.
Il piano di ammortamento prevede la restituzione rateale mensile (quota capitale e quota interessi maturati) mediante addebito diretto in busta paga o, alla fonte, nel cedolino di pensione e, come abbiamo già detto, l’importo massimo dell’impegno economico non può eccedere il quinto dello stipendio netto (salvo alcuni casi che andremo ad analizzare più avanti).
La cessione del quinto è un prestito riservato a dipendenti pubblici, statali o privati in possesso di un contratto di assunzione a tempo indeterminato ed un’anzianità di servizio minima. E’ accessibile anche a pensionati che percepiscano un assegno superiore alla pensione sociale.
Non posso invece contrarre cessione del quinto tutte quelle categorie di lavoratori che non possono esibire un busta paga ed un contratto di lavoro subordinato come liberi professionisti, partite IVA e artigiani.
Per queste particolari categorie di lavoratori, infatti, manca un presupposto essenziale del contratto che è la presenza di un datore di lavoro.
Se si dispone dei requisiti necessari, il primo passo da compiere per ottenere la cessione del quinto è richiedere una serie di preventivi per accertare la convenienza economica dell’operazione sia in termini di importo massimo disponibile sia in relazione agli oneri da sostenere.
Una volta individuato un istituto di credito conveniente, è possibile procedere con il secondo passo necessario ad avviare la fase di istruttoria del finanziamento.
A tal fine sarà necessario produrre documenti anagrafici in corso di validità, codice fiscale ed uno o più documenti reddituali (busta paga, cedolino di pensione , modello 730 o certificazione unica per i pensionati)
Sarà indispensabile anche il benestare scritto del datore di lavoro che sarà materialmente responsabile dei pagamenti mensili all’ente erogatore.
La fase di istruttoria da parte dell’istituto di credito si articola su due diversi piani. Da un lato, infatti, vi è la valutazione dei presupposti necessari ad avere diritto alla cessione del quinto ed al merito creditorio del lavoratore e dall’altro l’approfondimento sulla solidità creditizia del datore di lavoro.
É bene precisare, infatti, che gli istituti di credito in genere non mostrano alcuna pregiudizievole alla concessione in caso di enti non soggetti a procedure concorsuali (come lo stato) mentre potrebbero non ritenere opportuno finanziare tutti quei lavoratori del settore privato alle dipendenze di società non ritenute del tutto solvibili.
Una volta accertati tali elementi l’istituto di credito procederà alla determinazione del capitale finanziabile e della sostenibilità della rata e predisporrà un contratto specifico nel quale saranno contenuti i seguenti elementi:
Una specifica particolare, in effetti, va riservata alla questione delle coperture assicurative richieste (per legge) al fine della concessione del prestito.
Si tratta, nel dettaglio, di un’assicurazione sulla vita contro il rischio di premorienza per i dipendenti pubblici e statali e per i pensionati. Per i lavoratori del settore privato, inoltre, viene richiesta un’adeguata copertura nei confronti della possibile perdita del lavoro.
La sottoscrizione del contratto tra le parti, corredato dalla delega di pagamento del datore di lavoro che si impegna a versare le rate mensili, conclude la fase di concessione del credito alla quale seguirà l’erogazione vera e propria generalmente mediante bonifico bancario.
Il pagamento delle rate mensili, di solito a partire dal mese successivo all’erogazione, avviene tramite addebito diretto sul cedolino pensionistico o in busta paga. Come abbiamo già avuto modo di evidenziare l’importo della rata mensile del prestito non può eccedere il quinto dell’emolumento netto, ma come avviene il calcolo esatto della rata?
Il procedimento matematico più semplice è quello di dividere l’importo netto mensile percepito per cinque non è del tutto corretto. Gli istituti di credito, nel computo complessivo delle spettanze percepite dal lavoratore fanno rientrare anche tutte quelle mensilità aggiuntive o premi aziendali certi e ricorrenti che contribuiscono a formare il reddito complessivo. La tredicesima, ad esempio, entra a pieno diritto in questo conteggio.
In definitiva, quindi, la determinazione della rata è un po’ più complessa ed è maggiore di quanto determinato dalla semplice divisione.
Va precisato, infine, che esiste l’opportunità di ampliare l’impegno economico mensile oltre al canonico 20% arrivando fino a raddoppiare tale percentuale. Si tratta del cosiddetto doppio quinto che, benché assimilabile alla cessione classica, è un contratto lievemente differente, ma cumulabile, in taluni casi e per specifiche categorie di lavoratori, con la cessione del quinto tradizionale
Miglior piattaforma per cessione del quinto
Va precisato, innanzitutto, che la cessione del quinto è una forma di finanziamento piuttosto conveniente (anche se, fino a qualche tempo, era molto gravosa poiché soggetta a tassi eccessivi).
Si tratta, infatti, di un prestito che, per sua natura, ha un tasso di concedibilità significativo e può arrivare a finanziare anche cifre importanti in relazione allo stipendio percepito e all’anzianità contributiva. La cessione del quinto è una soluzione di accesso al credito anche per tutti coloro i quali hanno pregressi di non onorabilità del credito.
La migliore cessione del quinto è quella che prevede le migliori condizioni economiche (tasso e spese accessorie), le minori garanzie accessorie e il minor tempo di erogazione materiale del capitale.
Navigando per il web è possibile trovare con estrema facilità numerosi motori di ricerca che offrono una simulazione immediata della cessione del quinto.
Per elaborarla è necessario compilare dei formulari che richiedono le seguenti informazioni:
La procedura elabora immediatamente l’importo massimo di rata disponibile e, cliccando sul pulsante che avvia la procedura di comparazione, è possibile prendere visione, immediatamente, delle opzioni disponibili sul mercato.
Il web mostra, infatti, una sorta di classifica delle migliori opzioni disponibili al momento sul mercato individuando gli enti autorizzati alla concessione che offrono le migliori condizioni economiche (con specifica del TAN e del TAEG applicato) ed il capitale massimo concedibile.
Cliccando sui bottoni che permettono di richiedere un preventivo dettagliato senza impegno è possibile, in breve tempo, prendere visione del preventivo stesso ed eventualmente di procedere con la richiesta vera e propria.
Il calcolo della cessione del quinto è piuttosto semplice. Si tratta di un mero calcolo matematico che necessita di alcune informazioni essenziali.
Una volta disponibile il reddito mensile netto ed il numero di mensilità si calcola il reddito annuo complessivo che diviso per 12 determina l’emolumento netto mensile. Tale valore, diviso per cinque, permette di determinare l’importo massima di rata sostenibile.
Tenuto conto della durata del prestito richiesto, dell’anzianità di servizio e della rata massima disponibile, la procedura elabora il capitale massimo erogabile.
E’ possibile richiedere un preventivo di cessione del quinto ad uno dei seguenti intermediari:
Le modalità di contatto possono essere tramite i canali tradizionali (direttamente allo sportello bancario) oppure tramite web per una richiesta esclusivamente telematica.
Il preventivo è un documento che riporta tutte le condizioni contrattuali offerte in relazione alle richieste del lavoro e, pertanto, specifica dettagliatamente il capitale concedibile, la rata massima sostenibile, il TAN ed il TAEG, eventuali ulteriori oneri accessori, la durata del finanziamento ed il piano di ammortamento dello stesso.
Con il preventivo è possibile prendere visione anche di tutti i documenti previsti dalla normativa sulla trasparenze bancaria. Il preventivo, di solito, ha una validità di 30 giorni.
La cessione del quinto più conveniente è quella che combina meglio una serie di elementi. Si tratta del risultato di un’alchimia tra esigenze del cliente ed offerta disponibile sul mercato.
Di primaria importanza, naturalmente, la valutazione economica del prodotto. La cessione del quinto che propone tassi più competitivi e oneri accessori più bassi è quella più conveniente.
Da valutare anche l’incidenze delle eventuali garanzie accessorie aggiuntive.
Le modalità di rimborso della cessione del quinto sono essenzialmente quattro:
In prossimità della scadenza naturale del prestito (o anche prima se necessario, ma solo se è già stato onorato il 40% delle rate previste) è possibile richiedere il rinnovo della cessione del quinto.
Si tratta, in questo caso, di un nuovo contratto di finanziamento che segue l’iter burocratico e normativo già individuato in precedenza, e la cui erogazione servirà ad estinguere la cessione del quinto ancora in essere mentre l’eventuale somma residua potrà essere utilizzata dal richiedente.
La rinegoziazione della cessione del quinto è possibile ed è la strada, solitamente, per ottenere nuova liquidità o per addivenire a migliori condizioni economiche.
Tramite la rinegoziazione, infatti, è possibile ottenere la somma necessaria a chiudere il contratto originario, nuove disponibilità finanziarie da utilizzare e tassi passivi più convenienti.
Si tratta di una vera e propria operazione di arbitraggio finanziario.
I motivi principali che possono indurre un istituto di credito a rifiutare la concessione di una cessione del credito sono essenzialmente due.
In primo luogo, sicuramente, la mancanza dei requisiti previsti dalla legge ed in seconda istanza una valutazione negativa sul datore di lavoro del richiedente.
Se si tratta, ad esempio, di una società privata con bilancio in negativo od altre pregiudizievoli reiterate nel tempo, è possibile che la richiesta non venga accolta.
In conclusione la cessione del quinto dello stipendio è una forma di prestito prevista e disciplinata dalla legge riservata a dipendenti pubblici, statali, privati o pensionati particolarmente vantaggiosa, rapida nell’erogazione e che non richiede troppe garanzie accessorie.
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