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I consumi rappresentano un motore trainante del settore economico.
É vero, infatti, che in fasi espansive del ciclo economico l’incremento dei consumi da privati è un segnale inequivocabile di salute e di profitto per le imprese.
La maggior spinta al consumo personale, inoltre, è un’iniezione di fiducia ed un rinnovato benessere.
Va precisato che i risparmiatori non sono sempre propensi a spendere le proprie disponibilità finanziarie per acquistare beni e servizi. In caso di tassi bassi e prospettive economiche positive, i consumatori ritengo maggiormente conveniente accedere al credito per soddisfare i propri bisogni.
Per questo motivo il settore del credito è di grande interesse ed è un segnale inequivocabile della situazione economica di un Paese.
Oggi noi ci occupiamo dei prestiti a breve termine che sono la prima scelta operata dai consumatori e che rappresentano quasi il 70% di tutte le forme di finanziamento erogate nel nostro Paese.
Il prestito al consumo è un finanziamento a breve termine privo di destinazione d’uso.
Si tratta di un contratto tra due soggetti in base al quale un parte concede in prestito all’altra una certa somma di denaro che dovrà essere restituita a scadenze prestabilite e maggiorata dagli interessi previsti dal negozio giuridico.
Gli elementi essenziali di un prestito personale sono l’importo e la durata contenuta e la mancanza di una finalizzazione precisa. É bene precisare, infatti, che non è necessario, in genere, specificare le modalità di utilizzo della somma di denaro preso a prestito.
I prestiti personali, solitamente, non eccedono i 10.000 euro e hanno una durata massima di 5 anni. Il tasso di interesse è, solitamente, fisso.
Il canale distributivo tradizionale è quello bancario o finanziario, ma negli ultimi anni, ha conosciuto grande impulso il settore del web che ha saputo imporsi come canale alternativo particolarmente apprezzato.
Con il termine di prestiti online si intendono dei finanziamenti a breve termini richiesti e gestiti in modalità esclusivamente telematica.
Il grande sviluppo delle piattaforme tecnologiche ha favorito una massiccia diffusione dei siti web che si occupano, in modo professionale, di comparare le offerte di prestiti disponibili sul mercato.
L’accesso a tali motori di ricerca permette di valutare in modo pressoché immediato le opzioni a disposizione dei consumatori. Per farlo è necessario implementare con precisione i campi di un apposito formulario che comprende i seguenti campi:
Mediante l’elaborazione dei dati inseriti, la piattaforma è in grado di rimandare le offerte disponibili sul mercato che evidenziano una sorta di simulazione del prestito con indicazione del montante, del totale di interessi e del piano di ammortamento.
Una volta individuata la proposta più conveniente e coerente con le proprie esigenze, è possibile richiedere un preventivo e, eventualmente, inoltrare anche una richiesta di finanziamento.
La prepotente digitalizzazione del web si è trasformata in una significativa riduzione dei tempi di istruttoria delle pratiche di finanziamenti a breve termine.
Le modalità di richiesta online sono, in genere, agili e snelle. Si tratta di procedure per lo più guidate che richiedono la compilazione di un formulario pre-determinato al termine del quale è possibile allegare la documentazione richiesta in forma telematica e paper less.
Senza la consegna materiale della documentazione i tempi si comprimono permettendo alla società concedente di istruire la pratica in breve tempo. Per questo si parla spesso di prestiti online veloci.
La delibera, di solito, è molto rapida e si mantiene entro le 48 ore dal momento in cui viene consegnata la documentazione completa.
La firma del contratto, in forma digitale, accorcia ulteriormente anche i tempi di erogazione materiale del denaro.
Benché il web sia stato viatico di una tempistica di valutazione e concessione ristretta, non dobbiamo dimenticare che anche i prestiti personali richiedono una valutazione formale e reddituale da parte della società finanziaria o istituto di credito.
I tempi di valutazione, nonostante siano compressi, non scendono di solito sotto le 24 ore: non è possibile, quindi, parlare di prestiti online immediati.
Per avere dei tempi ancora più contenuti è necessario rivolgere la propria attenzione a forme alternative quali i prestiti tra privati che è possibile concludere tramite piattaforme specifiche.
In questo modo è possibile davvero accedere al credito nell’immediatezza.
Con il termine di piccoli prestiti si intendono dei finanziamenti a breve termine di importo molto contenuto (non oltre i 5.000 euro), con durata massima di 18 mesi e tasso fisso.
Si tratta di prestiti che nascono e vengono chiesti per affrontare piccoli acquisti oppure esigenze di liquidità del tutto inaspettate. Nonostante l’esiguità della somma, però, l’accesso al credito non è del tutto scontato.
Anche questi finanziamenti, infatti, possono essere soggetti alla richiesta di garanzie accessorie e sono sottoposti alla fase di istruttoria e delibera.
É bene evidenziare, inoltre, che tali prestiti, in genere, sono economicamente meno convenienti e sono spesso destinati a persone che non sono in grado di produrre una documentazione reddituale esaustiva o sono nell’impossibilità di concedere garanzie aggiuntive.
Con il termine di prestito personale si intende un finanziamento privo di destinazione d’uso.
Volendo semplificare il concetto potremmo definirlo come un contratto tra due parti; la prima (finanziatore) concede all’altra parte una certa somma di denaro che dovrà essere restituita a scadenza prefissata maggiorata di una quota interessi pattuita preventivamente. Il richiedente potrà utilizzare tale somma come ritiene senza doverne dar conto all’ente che lo ha finanziato.
Il rimborso avviene in forma rateale secondo un piano di ammortamento. Ogni rata è comprensiva di una quota capitale ed una quota interessi.
Il contratto, in generale, è a titolo oneroso. L’ente finanziatore ha diritto a ricevere un beneficio economico a fronte della propria concessione. Il negozio giuridico è, in via generale, a tasso fisso anche se un accordo tra le parti può prevedere anche una forma variabile.
I prestiti personali a tasso zero sono una specifica categoria di crediti al consumo che hanno subito la riduzione del TAN fino a raggiungere l’azzeramento.
Il tasso annuo nominale a zero non implica, però, che il prestito sia effettivamente privo di costi.
É bene ricordare, infatti, che gli oneri accessori applicati al finanziamento (quali spese di istruttoria, commissioni annue di gestione pratica oppure le spese per incasso rate) determinano un tasso annuo effettivo globale (TAEG) comunque positivo.
É sempre opportuno, quindi, prendere visione di tutte le norme contrattuali per non incorrere in cattive sorprese.
I prestiti a tasso zero, comunque, esistono e ne sono un esempio tipico quello legati alla compravendita di veicoli a motore.
I prestiti senza garanzie sono tutti quei finanziamenti non finalizzati che non richiedono garanzie accessorie per la concessione.
Possiamo tranquillamente affermare che a tale macro categoria fanno riferimento tutte quelle forma di credito che sono riservate a chi non ha un reddito certo o dimostrabile.
Un prestito ad un lavoratore dipendente, in effetti, sarà garantito dall’emolumento mensile oppure dal suo TFR, ma quando il richiedente è un libero professionista oppure un soggetto senza reddito (come uno studente o una casalinga) la situazione è completamente diversa.
É bene precisare che, negli ultimi anni, la sostanziale ritrosia degli istituti di credito a valutare concessioni senza garanzia è scemata e, oggi, la gamma di prodotto è piuttosto vasta e personalizzabile.
I prestiti senza busta paga sono riservati a tutti quei soggetti che non hanno un contratto di lavoro subordinato.
I titolari di partita IVA, ad esempio, appartengono a tale categoria. I lavoratori autonomi possono accedere al credito fornendo come documentazione reddituale il proprio modello unico (di solito riferito ai tre anni precedenti) e, se il reddito è capiente, non vi sono problemi di sorta alla concessione del credito.
Nel caso in cui, invece, il reddito sia ritenuto non sufficiente, l’istituto di credito potrà richiedere una garanzia accessoria a corredo della pratica (fidejussione o polizza assicurativa).
Per tutti i soggetti senza reddito dimostrabile e senza possibilità di ottenere una garanzia da terzi esiste l’opportunità di accedere al credito attraverso un prestito cambializzato.
Si tratta di un finanziamento il cui rimborso rateale avviene mediante il pagamento di cambiali che, essendo titolo esecutivo, rappresentano una garanzia privilegiata in caso di insolvenza del debitore.
I prestiti agevolati sono delle particolari forme di credito che offrono condizioni economiche preferenziali a particolari categorie di richiedenti.
Pensiamo, ad esempio, alla libera imprenditoria femminile; con lo scopo di dare impulso al settore sono frequenti i finanziamenti a condizioni agevolate che vengono riservati alle giovani imprenditrici.
I prestiti agevolati sono, di solito, erogati con fondi pubblici e da enti specifici come comuni, regioni, province etc.etc. e sono dedicati allo sviluppo economico del tessuto imprenditoriale.
I prestiti alle imprese sono, solitamente, riversati agli imprenditori che desiderano avviare una nuova attività oppure potenziare quella che già possiedono mediante interventi di ammodernamento (un tipico esempio è quello destinato alla riqualificazione energetica aziendale).
I prestiti agevolati alle imprese hanno condizioni economiche vantaggiose oppure una durata più dilatata nel tempo ed hanno come scopo quello di aiutare l’imprenditore ad investire nel suo lavoro senza condizioni eccessivamente gravose.
I finanziamenti riservati alle casalinghe rientrano nella più ampia categoria dei prestiti senza busta paga.
Si tratta di una particolare forma di prestito che viene concessa, di solito, per somme contenute. L’erogazione del credito, in questo caso, è agevolata dall’evenienza che la casalinga possa dimostrare di avere un’entrata fissa alternativa (come un affitto o un entrata anche non documentata) oppure un terzo disposto a concedere fidejussione.
Anche i finanziamenti riservati a giovani e studenti appartengono alle concessioni senza busta paga.
Una particolare sotto categoria di finanziamenti riservati ai giovani è rappresentato dal cosiddetto prestito d’onore che, in virtù della normativa giuridica che li disciplina, offrono condizioni agevolate soprattutto in relazione alle tempistiche di rimborso che può iniziare anche un paio d’anni dopo la materiale concessione.
I finanziamenti riservati alla ristrutturazione di un’unità abitativa possono raggiungere un capitale massimo erogabile pari all’80% del valore del bene al termine della ristrutturazione e, quindi, possono raggiungere anche importi significativi.
La durata dell’ammortamento viene dilatata nel tempo e a garanzia del credito gli istituti di credito sono soliti chiedere delle garanzie accessorie.
La cessione del quinto è una particolare tipologia di finanziamento a tasso fisso il cui piano di ammortamento prevede il rimborso rateale direttamente in busta paga (o nel cedolino di pensione).
Il capitale massimo erogabile è strettamente connesso al reddito mensile netto poiché la rata massima non può eccedere un quinto dello stipendio o della pensione.
La cessione del quinto è un prestito riservato ad alcune categorie specifiche di lavoratori.
La cessione del quinto per dipendenti privati è subordinata ad un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.
Le modalità di calcolo del capitale massimo erogabile sono uguali a quelle previste per le altre categorie professionali che rientrano nei requisiti, ma la concessione non è certa o automatica perché subordinata ad un’analisi di merito sul datore di lavoro.
La cessione del quinto dipendenti pubblici della forma più classica di cessione del quinto. Si tratta di un prestito non finalizzato, a tasso fisso con durata massima di 10 anni. La rata del prestito, trattenuta in busta paga, non può eccedere un quinto dell’emolumento netto.
La cessione del quinto per pensionati è una forma di finanziamento del tutto simile a quella prevista per i dipendenti pubblici. In questo caso la rata è trattenuta direttamente dal cedolino pensionistico.
I prestiti tra privati sono finanziamenti che non appartengono al classico canale bancario o finanziario, ma vengono stipulati tra privati.
Volendo trascurare in questa sede i prestiti non regolamentati, possiamo evidenziare la grande diffusione che hanno conosciuto in questi ultimi anni i finanziamenti che avvengono grazie all’azione di un intermediario autorizzato (una piattaforma web di social lending) che pone in contatto richiedenti e prestatori di denaro e consente la chiusura di contratti a condizioni economiche piuttosto vantaggiose.
I canali distributivi del credito sono tre:
Senza voler essere banali possiamo affermare che è più conveniente richiedere un prestito laddove le condizioni economiche e contrattuali sono più vantaggiose.
Il canale telematico, in linea generale, offre condizioni di grande interesse e tempi di esecuzione più rapidi tali da farlo preferire al canale bancario tradizionale.
Per calcolare il totale degli interessi dovuti a fronte di una concessione di credito è necessario moltiplicare il capitale mutuale per il valore percentuale del TAN.