Crowdfunding
Confronta le migliori piattaforme di crowdfunding con un click e scegli quella più adatta a te!
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Il crowdfunding è un’innovativo strumento molto usato per il finanziamento di progetti di varia natura, profit e no profit, sociali e imprenditoriali, comprese le startup.
Il termine crowdfunding prende forma grazie all’unione di due diversi termini: Crowd, il cui significato è folla, e funding, che tradotto significa finanziamento. Il crowdfunding negli ultimi anni ha conosciuto una grandissima diffusione anche nel nostro Paese.
Il crowdfunding, infatti, è sempre più usato la realizzazione di progetti che molto difficilmente potrebbero vedere la luce attraverso il ricorso al credito tradizionale.
Nelle prossime righe, dunque, vedremo insieme nel dettaglio cos’è il crowdfunding, la situazione in Italia, le varie tipologie di crowdfunding, come iscriversi sulle piattaforme e tutto quello che occorre sapere in merito.
Come anticipato, il crowdfunding permette la raccolta di denaro da più individui per il finanziamento di un progetto. Si tratta quindi di una sorta di finanziamento collettivo.
Negli ultimi anni il crowdfunding si sta diffondendo molto rapidamente, e questo discorso è valido anche per il nostro Paese. Molto spesso, infatti, per i fondatori di una startup la raccolta di fondi può diventare particolarmente complessa.
Proprio per questo motivo, molto spesso numerosi progetti imprenditoriali faticano a decollare. In questo frangente entra in gioco il crowdfunding, un innovativo sistema di finanziamento.
Sono sempre più numerosi, infatti, gli imprenditori che decidono di fare ricorso a questo canale alternativo di accesso al credito, raccogliendo i fondi necessari per avviare le proprie startup .
Abbiamo detto che il termine crowdfunding deriva dall’unione due diverse parole.
La prima di queste è Crowd, il cui significato è folla. Chiaramente in questo caso si fa riferimento alla community di prestatori, ovvero i finanziatori. La seconda parola è funding, quindi finanziamento. Ecco perché il significato di base la parola crowfunding è appunto finanziamento collettivo.
Il meccanismo alla base del crowdfunding è di semplice comprensione. Da una parte troviamo una persona o un’azienda che necessitano di un supporto economico per la realizzazione di un progetto.
Per la raccolta dei fondi, questi soggetti si rivolgono ad una piattaforma di crowdfunding, dove pubblicheranno il rispettivo progetto, stabilendo anche un obiettivo di raccolta. Tutto questo verrà certificato attraverso una startup valuation.
Nel momento in cui l’obiettivo viene raggiunto oppure come accade in alcuni casi anche superato, il richiedente riceverà i soldi, e i finanziatori a loro volta riceveranno una sorta di ricompensa. In mezzo si posiziona la piattaforma stessa, che percepirà una commissione per remunerare il suo operato.
Se invece l’obiettivo non dovesse essere raggiunto entro la scadenza prefissata, ci sono due possibilità.
Solitamente il denaro raccolto rimane sui conti correnti degli investitori. In questi casi il progetto non verrà finanziato. Alcune piattaforme, invece, operano diversamente. Il denaro dei finanziatori viene immediatamente trasferito nei conti delle aziende che hanno presentato i progetti. Questo comporta che in alcuni casi viene finanziato un progetto anche se non realizzato entro i termini stabiliti.
Nel corso del 2020, il volume di denaro scambiato attraverso il crowdfunding sulle piattaforme italiane è cresciuto notevolmente, registrando a fine anno un tasso positivo più alto del 2019.
Considerando il nostro attuale contesto economico, che come risaputo risente ancora degli effetti della crisi, si tratta di un dato oggettivamente interessante. Anche per questo 2021 in corso, le aspettative sono piuttosto alte.
Ciò è stato possibile perché il crowdfunding si è rivelato un utile strumento in grado di resistere agli imprevisti di una situazione sociale ed economica piuttosto delicata.
Nonostante questo esistono alcuni fattori di rischio per la crescita, che risiedono nella tenuta dell’economia ma anche e soprattutto nell’avanzamento dell’offerta da altre piattaforme straniere.
Come vedremo successivamente, esistono diverse tipologie di crowdfunding. Tutti questi modelli negli ultimi anni hanno conseguito dei risultati positivi, anche se il maggiore incremento è dovuto principalmente ai risultati dei portali di Lending crowdfunding ed Equity crowdfunding.
Il 2020 per il crowdfunding è stato sicuramente un anno particolare, dove tra l’altro si è dimostrato una soluzione efficace, in grado di colmare molto rapidamente i limiti dei tradizionali canali di accesso al credito.
In altre parole, in un anno così delicato a causa della situazione pandemica, il crowdfunding ha trovato l’opportunità di affermarsi definitivamente sul mercato.
Negli ultimi anni le piattaforme di crowdfunding sono aumentate di numero, e alcune si stanno un grande numero di investitori, nonostante la concorrenza straniera sia particolarmente agguerrita.
Ma come funziona una piattaforma di crowdfunding? Le piattaforme si avvalgono delle più moderne tecnologie web per consentire l’incontro di due soggetti.
Da una parte troviamo il richiedente, ovvero una startup, un’azienda o un’organizzazione, che necessitano di capitali per finanziare il proprio progetto. Dall’altra parte troviamo i prestatori, quindi dei soggetti che mettono a disposizione dei capitali, che verranno prestati alla prima figura: i richiedenti. Il ricavo per i finanziatori varia al variare della tipologia di crowdfunding.
Nel 2012 il mercato immobiliare si è trasformato per sempre, perché proprio in quell’anno le macerie della crisi negli Stati Uniti hanno dato vita a un innovativo strumento che permette di investire nel mattone. Stiamo parlando del crowdfunding immobiliare, che rappresenta l’opportunità di guadagnare con gli immobili nonostante l’investitore non li possegga.
Come qualsiasi invenzione americana, anche il crowdfunding immobiliare dopo qualche anno è sbarcato nel nostro Paese, e negli ultimi anni si sta diffondendo sempre più velocemente.
Il meccanismo alla base del crowdfunding immobiliare è piuttosto semplice e democratico. Questo perché per investire in immobili, in alcuni casi sono sufficienti poche decine di euro e un collegamento a internet.
Sono moltissimi gli investitori che nel corso del tempo stanno scoprendo e valutando positivamente questa opportunità. Il crowdfunding immobiliare è un’innovativa forma di investimento in grado di coinvolgere moltissimi piccoli risparmiatori privati. Ognuno di questi risparmiatori può contribuire con diverse percentuali. I capitali vengono raccolti online, e tutto la pratica si svolge sul web.
Al completamento della raccolta, i fondi verranno consegnati ad una serie di aziende selezionate che si occupano di realizzare progetti immobiliari, come la riqualificazione di un immobile commerciale o residenziale, piuttosto che l’acquisto è la successiva messa a rendita. Per le aziende, il crowdfunding immobiliare non è altro che una modalità alternativa di accesso al credito presso un istituto bancario.
Attraverso il crowdfunding immobiliare i soldi non provengono da una banca, ma appunto da una folla composta di individui provenienti da ogni parte del mondo. Grazie all’utilizzo di piattaforme di crowdfunding immobiliare, i soggetti richiedenti ricevono somme di denaro di piccola entità che andranno a sommarsi, fino al momento in cui verrà composto un fondo che potrà diventare anche consistente.
Dall’altra parte della barricata troviamo invece gli investitori, che si aspettano una remunerazione per aver messo a disposizione i loro capitali. La natura del premio potrà variare sulla base della tipologia di crowfunding. In alcuni casi il profitto proviene da un semplice interesse maturato sul capitale prestato. In altri casi gli investitori di fatto entrano a far parte della società, entrando in possesso di una quota societaria.
Oltre alla remunerazione diversa, troviamo anche una seconda differenza tra le due tipologie di crowdfunding. Nel secondo caso, infatti, i capitali minimi necessari per l’investimento sono maggiori della prima modalità.
Il Real Estate crowdfunding è una particolare forma di finanziamento, diversa dai tradizionali canali di accesso al credito. Il Real Estate crowdfunding permette di sostenere progetti immobiliari di differente natura, quindi sia commerciali che residenziali.
Moltissimi operatori immobiliari, quindi, fanno ricorso al Real Estate crowdfunding per raccogliere fondi da una folla investitori. Questa figura assume il nome di prestatore. Chiaramente i fondi sono finalizzati o alla ristrutturazione o all’acquisto di nuovi immobili.
Il Real Estate crowdfunding si divide a sua volta in due diverse tipologie di investimento.
Il primo è l’equity crowfunding, dove l’investitore a fronte del suo prestito ottiene delle quote societarie.
La seconda modalità è il Lending crowdfunding. In questo caso il prestatore otterrà degli interessi maturati sul capitale investito. Per gli investitori immobiliari, questa forma di finanziamento rappresenta una grande opportunità di profitto, perché come spiegato in precedenza, apre le porte anche ai piccoli risparmiatori che desiderano investire nel mattone nonostante i capitali a disposizione siano contenuti.
L’equity crowdfunding è una particolare forma di investimento che permette ad una folla di investitori di finanziare attraverso i loro capitali start up innovative, ma anche piccole e medie imprese attraverso, l’utilizzo di piattaforme online autorizzate. Il contributo finanziario erogato dagli investitori avviene attraverso un corrispettivo, che in questo caso è rappresentato da una quota societaria imprese in cui si è investito.
Parliamo di una modalità di raccolta fondi sostanzialmente nuova, normata nel nostro paese solamente nel 2013. Proprio l’Italia è stata la prima nazione in Europa a veder diffondersi l’equity crowdfunding.
Il mercato di questa forma di finanziamento sta crescendo vertiginosamente. Investire in realtà aziendali mediante l’utilizzo dell’equity fonding significa sostanzialmente solo una cosa.
Stiamo parlando della volontà dell’investitore di puntare su aziende che pensa abbiano il potenziale per conquistare i primi posti sui mercati. Il finanziatore quindi, mette a disposizione i propri capitali in cambio di quote societarie, e questo significa sostanzialmente diventarne soci.
Se con il passare del tempo il progetto avrà successo, l’investitore potrà ricavare un profitto rivendendo le azioni ottenute in precedenza. In alternativa potrà anche decidere di incassare i dividendi.
Al pari di qualsiasi altra forma di investimento anche per l’equity crowdfunding sussiste un rischio, ovvero quello che il progetto non abbia successo. In questi casi chiaramente l’investitore perde il capitale investito.
Le campagne crowdfunding sono numerose, ma tra le più utilizzate troviamo sicuramente le crowdfunding reward based. Il termine reward, infatti, fa riferimento proprio ad una ricompensa.
In questo caso la gratifica per i prestatori può essere di diversa natura: materiale o imateriale. Nel primo caso può trattarsi direttamente del prodotto o servizio venduto dall’azienda. La gratifica immateriale invece potrebbe essere anche un riconoscimento pubblico.
Il Reward crowdfunding, a differenza di altre tipologie di crowdfunding, non offre agli investitori quote societarie o interessi sul capitale prestato. Ovviamente la ricompensa sarà comunque proporzionata all’investimento effettuato. Questa tipologia di crowdfunding riscute un successo minore di altre, ma comunque in crescita.
Le modalità per iscriversi sulle piattaforma di crowdfunding possono chiaramente variare a seconda della piattaforma stessa, ma in linea di massima sono tutte molto simili tra loro. Questo significa che dovrai registrarti utilizzando il tuo indirizzo email e una password.
Una volta fatto ciò, potrai procedere con il caricamento dei documenti personali in corso di validità. A questo punto solitamente sarai già in grado di consultare i vari progetti presenti sulle piattaforme di crowdfunding.
Questi progetti sono sempre corredati da una scheda tecnica legata all’azienda che propone il progetto, dove al suo interno potrai trovare tutte le informazioni che ti occorrono per valutare investimento. Quando avrai scelto su quale progetto investire, non ti rimarrà altro che effettuare un primo deposito sul tuo conto.
Nella maggior parte dei casi i metodi accettati sono due, ovvero il bonifico bancario per cui sono richiesti 2-3 giorni lavorativi per l’accredito della somma, e le carte di credito che invece permettono una transazione immediata.
Anche in questo caso le modalità per proporre i progetti sulle piattaforme possono variare a seconda del portale.
In linea di massima l’azienda che intende proporre il proprio progetto, dovrà presentare la documentazione necessaria per un’analisi in termini tecnici e finanziari sulla sostenibilità del progetto. Una volta ottenuta una valutazione positiva, il progetto verrà pubblicato sulla piattaforma, e a quel punto potrà iniziare la raccolta fondi.
Spiegare tutti i vantaggi del crowdfunding non è semplice, anche perché questi variano al variare della tipologia di crowdfunding, ma anche sulla base della piattaforma utilizzata.
Uno dei vantaggi primari risiede sicuramente nel fatto che è possibile investire anche piccole somme di denaro. Per questo motivo la barriera di accesso rimane molto contenuta.
È facile comprendere come questo sia uno dei primari vantaggi del crowfunding, che tra l’altro è stato ben compreso da moltissimi risparmiatori che preferiscono questa forma di investimento ad altre, compresi i conti correnti bancari e i conti deposito.
Ma non finisce qui. Gli investimenti in generale, infatti, solitamente richiedono molto tempo per essere approfonditi. Attraverso il crowfunding, invece, nonostante sia richiesta comunque una certa attenzione, è possibile investire anche poco tempo.
Il crowdfunding, infine, rappresenta anche un buon modo per diversificare il proprio portafoglio investimenti. Questo perché è possibile frazionare il proprio capitale in diversi progetti. In questo modo viene limitato il rischio tipico di ogni investimento, ovvero quello di perdere il denaro investito, anche se con il crowfunding accade di rado.