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POS

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sumup

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axerve

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mypos

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La lotta all’evasione fiscale è molto più di una faccenda di natura economica. Si tratta, a pensarci bene, di una questione sociale e civile che si trascina, da lungo tempo, al confine tra lecito, illecito, bisogno ed opportunità.

Il Governo Draghi, sulla scia di una strada già segnata da alcuni Esecutivi che l’hanno preceduto, si è mosso, negli ultimi tempi, a favore del concetto di legalità senza dimenticare le necessità degli esercenti e dei professionisti.

Il recentissimo Bonus Bancomat, ad esempio, si muove proprio in questa direzione.

Accantonato l’ormai famoso Cashback destinato ai consumatori, il nuovo incentivo fiscale nasce proprio con l’idea di favorire la diffusione dei pagamenti elettronici tracciabili garantendo un beneficio agli esercenti che lo utilizzano nella loro attività.

La lotta al denaro contante, quindi, si appoggia al sempre maggior bisogno di digitalizzazione delle generazioni più giovani per perseguire lo scopo di allontanare lo spettro dell’evasione fiscale latente.

Acquistare beni e servizi mediante carte di debito e di credito è la strategia attraverso la quale aggirare l’ostacolo dei cosiddetti pagamenti in nero che impoveriscono le casse delle Stato.

Il POS, per tutti queste ragioni, è diventato uno strumento essenziale sia nella lotta all’evasione sia nel processo di digitalizzazione delle transazioni.

Cerchiamo, allora di scoprire, cos’è un POS, come funziona e a cosa serve.

POS

Il POS è un dispositivo elettronico che permette la conclusione di transazioni di acquisto di beni o servizi mediante l’utilizzo di carte di debito o carte di credito.

Si tratta di un apparecchio, dunque, che funziona attraverso la lettura univoca della carta (ed il successivo scambio di dati con l’ente emittente) utilizzata per il pagamento attraverso uno dei seguenti elementi:

  • la banda magnetica riportata sulla carta;
  • il chip inciso sulla tessera;
  • la funzione contacless.

POS: come funziona?

Il POS, visivamente, si pone come un piccolo terminale elettronico dotato di una tastiera numerica.

Il venditore o prestatore d’opera digita il prezzo pattuito sulla tastierina stessa e prosegue la transazione o strisciando la carta (se dotata di banda magnetica) nell’apposita fessura, o inserendo la carta stessa per la lettura del chip oppure appoggiando la carta al lettore se dotata di funzione contacless.

Il POS, in questo modo, è in grado di leggere e riconoscere la tessera e di comunicare all’ente emittente i dati relativi alla transazione. Il trasferimento di dati è, in realtà, a doppio binario. Con la lettura della carta, infatti, l’ente che l’ha emessa autorizza l’operazione richiesta e controlla che l’utilizzo sia conforme alla disponibilità di conto (se si tratta di carta di debito) e all’interno dei massimali previsti dal contratto.

Il POS è,quindi, un interlocutore essenziale per ogni esercente commerciale o professionista nell’esercizio della propria attività e come viatico per mantenersi sempre al passo con la concorrenza ed un mercato in continua evoluzione.

POS: significato?

La locuzione POS è l’acronimo dell’inglese Point of Sale e, per estensione, comprende tutti i terminali elettronici che in forma fisica o virtuale permettono la conclusione di operazioni di compravendita senza il trasferimento materiale di denaro fisico.

I terminali POS, operanti con linea telefonica fissa o connessione mobile, permettono infatti di addebitare in tempo reale il conto corrente del consumatore con accredito su quello dell’esercente.

É necessario, però, precisare che la valuta di addebito o di accredito, in caso di utilizzo di carta di credito, non è effettivamente contestuale all’operazione e che nella valutazione di opportunità economica di utilizzo del POS non si può prescindere dai costi fissi e da quelli percentuali legati all’impiego del terminale.

Terminale POS

Il terminale POS è un dispositivo elettronico assimilabile ad un lettore di carte di credito di debito.

Per svolgere la sua funzione il terminale deve essere dotato di collegamento (tramite rete telefonica fissa oppure SIM dati per il mobile) al CED dell’istituto che ha permesso e reso possibile il servizio.

Il lettore di carte, in effetti, si pone come intermediario di informazioni tra la carta utilizzata, ed il circuito di pagamento a cui si appoggia materialmente l’operatività.

I POS più moderni, ad esempio, si appoggiano a quasi tutti i circuiti disponibili (Pago Bancomat e Maestro per le carte di debito e Visa, Mastercard, American Espress e Diners per le carte di credito) e permettono di operare attraverso i wallet di pagamento più conosciuti come Google ed Apple Pay.

L’evoluzione delle piattaforme tecnologiche di riferimento ha permesso un elevato grado di sofisticazione dei terminali POS ed ha reso possibile un’operatività sempre più all’avanguardia.

Scopriamo, allora, quali tipologie di terminali POS sono disponibili sul mercato.

POS Fissi

Sono chiamati anche terminali da banco e contengono al loro interno un piccolo modem collegato alla linea telefonica e possono funzionare soltanto nei pressi del router del telefono principale.

POS portatile

I POS portatili sono terminali che funzionano mediante collegamento wifi o bluetooth con la base della linea telefonica principale. Non sono troppo differenti dai comuni cordless.

POS GPRS

I POS GPRS sono dotati di una SIM dati al loro interno che sfruttano per collegarsi alla linea dell’operatore telefonico mediante un’apparecchiatura UMTS.

Sono la soluzione preferita da operatori che non dispongono di linea telefonica fissa e si trovano spesso sui taxi.

POS Mobile

Parliamo di POS mobile quando si tratta di apparecchi evoluti che funzionano grazie ad un sim dati esattamente come fanno i telefoni cellulari e grazie al collegamento bluetooth con l’apparecchio madre sul quale viene installata un’applicazione di dialogo apposita.

POS Virtuale

Il POS virtuale è la soluzione dedicata agli esercenti che operano mediante un proprio sito di e-commerce. Non si tratta di un POS tradizionale e non richiede l’inserimento materiale della tessera, ma può essere assimilata ad una piattaforma digitale di pagamento online che viene collegata ad una pagina di uscita del sito di commercio in rete.

In genere il compratore, al quale viene richiesto l’inserimento di alcuni dati in sequenza, può operare con ragionevole sicurezza e ricevere immediatamente conferma digitale dell’esito della transazione.

Si tratta di uno strumento essenziale per mantenersi al passo con la concorrenza.

Smart POS

Gli Smart POS rappresentano sicuramente l’avanguardia nel settore dei pagamenti digitali. Si tratta di dispositivi integrati che abbinano la funzione dei pagamenti tramite moneta elettronica alle funzioni riservate ai registratori di cassa.

Sono strumenti assai evoluti che consentono di accettare pagamenti con tutti i circuiti disponibili ed anche tramite smartphone e smartwatch.

Migliori POS

L’utilizzo dei terminali POS è un’esigenza dettata dall’evoluzione delle abitudini e della digitalizzazione delle nuove generazioni, ma è anche un obbligo imposto dalla recente normativa.

É bene ricordare, infatti, che gli esercenti commerciali ed i professionisti sono tenuti ad accettare esclusivamente pagamenti tramite terminale POS fin dal 2014, ma la situazione è rimasta in uno stato di incertezza per parecchi anni a causa di una giurisprudenza ancora labile e priva di sanzioni adeguate. L’obbligo vero e proprio è stato sancito dalla manovra finanziaria di luglio 2020.

Non bisogna dimenticare, però, che la reticenza ad operare solo tramite POS non è conseguenza esclusiva di un tentativo di evasione fiscale perpetrata ai danni dell’Erario, ma è anche il risultato di un costo applicato ritenuto eccessivo.

Trovare il miglior POS sul mercato, quindi, significa individuare l’apperecchio che offre il miglior rapporto tra qualità offerta e prezzo imposto. Oggi noi ci concentriamo in via prevalente sui dispositivi mobili offerti dalle società emergenti sul mercato.

Axerve Pos

Axerve è uno degli hub di pagamento più conosciuti ed utilizzati grazie alla sua specializzazione sia nel campo dei terminali fisici che virtuali.

L’offerta di Axerve è assai vasta e pronta ad accogliere le più diverse esigenze. Tra le opzioni più interessanti possiamo trovare:

  1. Axerve Smart POS Easy senza canone mensile. Si tratta di un dispositivo di nuovissima generazione con fotocamera integrata e connessione 4G e wifi che richiede un impegno economico iniziale intorno ai 250 euro per l’acquisto materiale, ma non prevede un addebito mensile. Le commissioni applicate sul transato sono pari all’1% e appaiono in linea con quanto proposto dalla concorrenza;
  2. Axerve Smart POS Easy senza commissioni. Si tratta di un dispositivo del tutto simile a quello precedente con una sostanziale differenza a livello economico (in questo caso viene applicato un canone mensile da 17 a 22 euro a seconda del volume delle operazioni, ma senza commissioni sul transato).

MyPos

Mypos è una piattaforma di pagamento digitale e moneta elettronica che ha iniziato ad offrire i propri servizi soltanto dal 2012, ma che ha saputo imporsi all’attenzione generale per la sua estrema competitività.

MyPos Go è uno dei device maggiormente apprezzati per le sue peculiarità. Si tratta di uno smart Pos dal design accattivante e graficamente all’avanguardia in grado di operare su tutti i circuiti disponibili e con le diverse tipologie di carte disponibili.

É un terminale agile e leggero conosciuto ai più per essere molto economico. L’impegno economico richiesto per l’acquisto è di Euro 29, non sono previsti costi fissi mensili, ed offre una SIM dati completamente gratuita. Le commissioni applicate, invece, sono pari all’1,20% sul transato.

MyPos offre anche una versione mini del terminale con prestazioni di grande interesse, ma con un costo più elevato.

Sumup Pos

Il lettore 3G offerto da Sumup è in grado di connettersi ovunque grazie alla SIM dati inclusa nell’offerta e, in caso di posto fisso, può agganciare tranquillamente la rete wifi.

Il dispositivo viene proposto in vendita con (oppure senza) con una specifica stampante in grado di produrre immediatamente le ricevute in forma cartacea per tutti i clienti che non apprezzano la trasmissione digitale.

Il terminale può essere collegato a qualsiasi conto corrente senza doverne aprire uno nuovo e garantisce l’accredito degli incassi entro due o tre giorni dall’operazione.

Sumup è un device senza costi fissi con un’unica commissione (pari all’1,95%) per operazione.

Zettle Pos

Zettle è una piattaforma di pagamenti digitali che appartiene al gruppo Paypal ed offre un terminale particolarmente adatto per tutti gli esercenti che hanno necessità di incassare pagamenti in tempi veloci ed afferenti ai diversi circuiti di pagamento.

Il device si contraddistingue per la significativa velocità di utilizzo e può essere utilizzato sia in versione mobile che fissa.

Una pratica applicazione associata al dispositivo consente di monitorare efficacemente le transazioni effettuate e l’andamento del volume del transato.

Zettle Pos non richiede alcun costo di acquisto o attivazione; le commissioni applicate variano dall’1% al 2,75% con importo decrescente in corrispondenza dell’aumento delle operazione effettuate.

Domande frequenti POS

In conclusione vogliamo trovare una risposta adeguata a quelle che sono le perplessità più comuni che accompagnano il servizio POS.

Cos’è il POS?

Il POS (acronimo di Point Of Sale) è, sostanzialmente, un lettore di carte di debito e di credito. Il device permette di concludere operazioni di pagamento in forma digitale (senza la circolazione effettiva di denaro contante) e può essere fisso, mobile, portatile oppure virtuale.

Il funzionamento del dispositivo è subordinato al possesso di una linea telefonica oppure una connessione dati da sim che permette uno scambio di informazioni tra la carta, l’Istituto di credito o società che l’ha emessa ed i circuiti di pagamento che consentono, materialmente, l’operatività.

Il dispositivo, infatti, dopo aver letto la tessera trasmette i dati della transazione alla società emittente che concede (o rifiuta) l’autorizzazione all’operazione.

La stampa della ricevuta (o l’invio digitale della stessa) conclude la procedura e permette, dopo qualche giorno, il trasferimento materiale dei fondi dal conto del consumatore a quello dell’esercente.

POS: obbligatorio?

Con il Decreto Sviluppo del 2012 l’Esecutivo italiano introdusse un norma specifica che prevedeva l’obbligatorietà dell’utilizzo del POS per alcune attività al fine di contrastare efficacemente il fenomeno dell’evasione fiscale.

La norma, però, complice una certa fumosità e l’assenza di sanzioni adeguate non riuscì a raggiungere l’obiettivo sperato.

Una successiva disposizione del 2016 sancì l’obbligatorietà del POS per i professionisti, ma è solo con la delibera del luglio 2020 che l’utilizzo del terminale elettronico diventa legge a tutti gli effetti.

Per incentivare l’osservanza della norma, inoltre, è stato introdotto un bonus bancomat che permette agli esercenti di recuperare, sotto forma di credito di imposta, il 30% dei costi sostenuti per l’installazione di un POS.

Tale beneficio fiscale, infine, è stato implementato con un allargamento delle aliquote con una recente disposizione del Governo Draghi.

Come abbassare commissioni POS?

La riduzione delle commissioni applicate al transato non è un’utopia, ma richiede una certa attenzione alla strada che si deve intraprendere per farlo.

Il primo mezzo utile allo scopo è la contrattazione diretta con l’ente emittente; le commissioni non sono il risultato di un quadro collettivo, ma della contrattazione individuale. La richiesta di riduzione è una lecita richiesta, ma l’ottenimento è soltanto il risultato della disponibilità della società produttrice e della mediazione effettuata.

Alcuni enti emittenti, inoltre, propongono una sorta di Cashless in relazione all’incremento del fatturato che possono condurre ad una sensibile contrazione dei costi.

L’altra via utile alla causa risiede nell’attenzione alle agevolazioni fiscali che sono state via via introdotte. L’ultima in ordine di tempo permette di recuperare sotto forma di credito di imposta parte degli oneri sostenuti sull’acquisto, il collegamento e la manutenzione dei dispositivi.

Anche l’introduzione dell’eliminazione delle commissioni sulle transazioni di importo minimo effettuate con carte di debito è una strada interessante da percorrere.

Esistono POS senza costi fissi?

La risposta alla domanda, in questo caso, è ni. Sono disponibili sul mercato terminali senza canone mensile, senza costi per acquisto e attivazione e senza commissioni percentuali sul transato, ma le tre condizioni o non sussistono contemporaneamente oppure sono sostituite da costi forfettari.

É possibile avere un POS gratuito?

In quest’ultimo caso, la risposta è negativa.

Il POS, d’altronde, è un servizio e come tale necessita un minimo di remunerazione per chi lo appronta o le gestisce. Come è giusto che sia in fondo.