L'86% dei conti di investitori al dettagli perde denaro a causa delle negoziazioni con questo fornitore. Valuta se puoi permetterti di correre questo rischio elevato di perdere il Tuo denaro.
Stai cercando informazioni sulle azioni Michelin? Sei nel posto giusto!
Di seguito trovi una tabella nella quale sono state messe a confronto le principali caratteristiche dei migliori broker per comprare azioni Michelin, qual è la nostra valutazione ed il link al sito ufficiale.
Investire in titoli e altri strumenti finanziari comporta sempre il rischio di una perdita di capitale
Il 67% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. Prima di investire dovresti considerare attentamente se puoi permetterti di correre un rischio così alto di perdere il tuo denaro.
Di seguito, invece, trovi una lista delle migliori piattaforme con cui acquistare azioni Michelin:
*L’86% dei conti di investitori al dettagli perde denaro a causa delle negoziazioni con questo fornitore. Valuta se puoi permetterti di correre questo rischio elevato di perdere il Tuo denaro.
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Michelin, è la famosissima multinazionale francese specializzata nella produzione di pneumatici, la cui mascotte, Bibendum, “l’omino Michelin”, è probabilmente la più riconoscibile e nota di tutti i tempi.
L’azienda nasce nel lontano 1889 e da allora non si è mai fermata, raggiungendo un successo dopo l’altro e diversificando il suo campo d’azione. Gli anni d’oro sono certamente stati quelli che l’hanno vista in prima linea nella Formula 1, settore che ha abbandonato ormai da diversi anni, per poter diversificare al meglio la sua produzione.
Attualmente infatti la sua guida gastronomica, che non assegna premi, ma riconoscimenti (con le famose stelle), è una delle più apprezzate al mondo e la ristorazione fa a gara per aggiudicarsi l’opinione positiva dei gourmet che la compilano.
Michelin produce il 20% degli pneumatici di tutto il mondo. I suoi competitor sono Pirelli, Bridgeston, Continental e Goodyear.
In questo momento conviene acquistare azioni Michelin? Vediamo di seguito qual è la situazione del titolo e in che contesto si muove il colosso francese.
Stiamo parlando di un settore, l’automotive, che ha pagato un prezzo altissimo alla pandemia. Michelin ha quindi sofferto di riflesso, nel biennio 2020-2021, anche se le sue specifiche non sono legate ai costruttori veri e propri. Rispetto però ad altri giganti che si occupano della produzione dei veicoli come core-business, Michelin ha avuto una ripresa notevole nell’ultima parte di quest’anno, anche perché fortunatamente gli pneumatici non sono l’unico campo d’azione di Michelin.
Abbiamo parlato del grande interesse verso la ristorazione e il settore alberghiero e l’importanza che riveste Michelin in questo comparto. Tutto ciò che riguarda viaggi e buon cibo rientra nella sfera di Michelin, ma non solo. Recentemente la società ha acquistato Booka Table, la più grande piattaforma di prenotazione ristoranti d’Europa.
Insomma stiamo parlando di un’azienda poliedrica che grazie alle sue sole forze è stata capace di rialzarsi velocemente e le previsioni degli analisti sono assolutamente rosee.
In questo periodo comunque è sempre bene tener conto dell’evoluzione dei mercati anche in funzione di quello che potrebbe accadere indipendentemente dalla solidità del titolo.
Per poter conoscere il valore delle azioni Michelin devi far riferimento al mercato Euronext Paris (EPA). Si tratta del più importante mercato finanziario internazionale dell’Eurozona, che contiene più di 1.300 titoli quotati di un valore di circa 3.700 miliardi di euro di capitalizzazione di mercato, di cui un paniere composto dalle società più capitalizzate in Europa con 25 titoli dell’indice Euro Stoxx 50 e una forte base diversificata nazionale e internazionale di clienti.
È la borsa di Parigi, per intenderci, anche se opera anche ad Amsterdam Bruxelles, Londra e Lisbona.
Per poter acquistare i titoli direttamente dovrai quindi far riferimento necessariamente a un broker che si occupa di titoli europei, perché tendenzialmente le piattaforme più note sono più sbilanciate sul comparto americano e in questo caso non potresti comprare l’asset vero e proprio, ma operare soltanto sui sottostanti (con i derivati).
Le modalità d’acquisto possono quindi essere due: recarsi in banca o presso una società di intermediazione mobiliare (SIM), oppure registrarsi su una piattaforma di trading online che si occupi di titoli europei. Nel caso di piattaforme le commissioni sono più basse, ma non è detto che lo siano sui titoli europei, anche e soprattutto perché sono i CFD ad avere le commissioni più contenute, mentre per l’acquisto ci sono delle percentuali più elevate.
L’acquisto delle azioni Michelin è consigliato se disponi di un capitale cospicuo, perché costano e non sono alla portata di piccoli azionisti. Si tratta comunque di un investimento a lungo termine che può dare soddisfazioni perché il titolo non è volatile e si adatta ai così definiti “cassettisti”, ovvero coloro che preferiscono investimenti che diano dei rendimenti nel tempo e non necessariamente nell’immediato.
Anche perché Michelin è generosa con i dividendi e, nonostante la pandemia, non ha mai smesso di premiare i suoi azionisti. Il dividendo non è altro che una fetta di utile che l’azienda ha incassato durante l’anno e che viene distribuita a tutti coloro che abbiano acquistato le azioni.
Non è obbligatorio (a differenza delle obbligazioni) per una società per azioni distribuire dividendi, in quanto in periodo di forte crisi o perché sono previsti grossi investimenti, il capitale può essere trattenuto. In ogni caso decidono sempre i membri del Consiglio di Amministrazione, che definiscono anche gli importi e le date dell’erogazione, se prevista.
Il periodo pandemico ha visto anche le società più forti azzerare i dividendi, comprensibilmente anche perché le perdite di fatturato sono state ingenti, mentre Michelin non si è mai esentata dal farlo, anche se ne ha ridotto gli importi.
Gli investitori istituzionali sono molto interessati al titolo Michelin e lo vediamo dei volumi che hanno un ammontare superiore alla media prevista per il mese in corso. Anche la tendenza sembra consolidarsi al rialzo e lo fa a passettini: non si vede uno scostamento eccessivo di prezzo nell’ultimo periodo.
Questo titolo si conferma quindi attraente per gli investitori che abbiano un’avversione al rischio e che desiderino investire su un prodotto finanziario a lungo termine. Non si presta quindi alla speculazione tout court anche ovviamente nessuno vieta di farla.
L’area di resistenza è fissata a 142 euro mentre il primo supporto è stimato intorno ai 136 euro. C’è da dire che viste le buone performance si pensa di alzare il target intraday a 150 euro, se si prosegue su questa linea. 17 analisti del sito Target Price fissano per i prossimi 12 mesi un obiettivo a 148 euro, il cui massimo può raggiungere i 165 e il cui minimo si attesta a 125. Ecco che emerge la solidità di questa società che è molto ben vista per il futuro più prossimo.
Naturalmente dobbiamo sempre tenere conto della congiuntura economica in cui stiamo operando: normalmente non c’è nulla di sicuro, ma mai come in questo momento i mercati mostrano nervosismo e a volte irrazionalità, tali per cui da un giorno all’altro per una notizia data male, le borse crollano. È successo recentemente, abbiamo visto come funziona, per cui il consiglio è quello di essere sempre cauti e disincantati, nonostante le migliori previsioni degli esperti del settore.
Investire in titoli e altri strumenti finanziari comporta sempre il rischio di una perdita di capitale
Il 67% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. Prima di investire dovresti considerare attentamente se puoi permetterti di correre un rischio così alto di perdere il tuo denaro.
Attualmente il titolo si vende a 141 euro e ha un rialzo timido ma costante: se operi con i CFD non si tratta dell’asset più indicato, perché i derivati danno soddisfazione quando c’è un’alta volatilità e Michelin con la sua percentuale all’1,2% non si presta al meglio a questa operazione.
Diverso è il discorso se anche con i contratti per differenza vuoi fare un discorso a lungo termine ma ti accontenti di guadagni contenuti. Certamente il rischio di perdite elevate non è contemplato in questo caso, tuttavia la prudenza non è mai troppa e consigliamo quindi di monitorare costantemente l’andamento delle azioni.
Gli analisti avevano previsto un rialzo a 149 euro e possiamo dire che già ci siamo, mentre il secondo a 170 euro, ma questo lo vedremo nei prossimi tre anni. Di fatto le previsioni per questo titolo vengono eseguite in questo modo e lo consegnano di diritto al paniere dei titoli da tenere assolutamente nel cassetto per il futuro. Perché possiamo fare questo tipo di valutazioni?
Perché conosciamo il piano industriale del gruppo, che sta cercando di sganciarsi dalla concentrazione di produzione di pneumatici. Sappiamo infatti che nel futuro di questa società c’è l’idrogeno e la messa a punto di nuove tecnologie.
Nello specifico stiamo parlando di: produzione di fuel cell (celle a combustibile di idrogeno), stampa 3D, materiali compositi, soluzioni mediche e servizi tecnologici. Oltre alla già citata ristorazione e impegno nel mondo dei viaggi e del turismo enogastronomico.
Recentemente Michelin ha compiuto una joint venture chiamata Symbio, di cui Michelin ha acquistato il maggior numero di azioni, in quanto è stata resa pubblica da Stellatis che la controllava precedentemente. E sarà proprio Stellatis il primo cliente di Michelin, per la produzione di veicoli commerciali a idrogeno.
Tuttavia la casa automobilistica italo-francese non sarà certamente l’unica a essere interessata al più grande stabilimento europeo: questa tecnologia è infatti già d’interesse per altri big come Toyota e Hyundai.
Il lavoro di Micheline diventa quindi funzionale anche alla transizione ecologica in atto: un obiettivo cruciale per le aziende che mirano a essere competitive nei prossimi anni. Coloro che infatti andranno sempre di più in questa direzione, saranno quelle che raccoglieranno i frutti migliori, anche al momento è un processo in evoluzione che sembra avere più spese che benefici.
Abbiamo visto come di fatto il prezzo delle materie prime sia salito e infatti l’unico ostacolo a questo enorme progetto è costituito dall’ancora elevato costo dell’idrogeno.
Tuttavia abbiamo visto come la Germania sia già intervenuta con fondi pubblici per supportare questa nuova tecnologia ed è ciò che si aspetta Michelin in Francia, soprattutto grazie ai fondi europei concessi a tutti gli stati con Recovery fund ( quello che da noi è diventato il Piano Nazionale di Ripresa e resilienza, PNRR).
Abbiamo detto che Michelin è una delle società i cui dividendi vengono quasi sempre distribuiti e anche in modo cospicuo. Naturalmente a seguito della pandemia i valori si sono abbassati e per quest’anno si attestano all’1,7%, ovvero a 2,30 euro per azione, ma per il prossimo anno avremo certamente un bel 3,2%, quasi il doppio: nonostante la crisi persistente dell’automotive e nonostante la situazione economica attuale.
C’è da dire che la crisi dell’offerta, che sta colpendo la maggior parte delle industrie, ci parla comunque di una ripresa che ormai è concreta, con tutte le difficoltà che si porta dietro una risalita così repentina (inflazione, aumento dei prezzi, contrazione della produzione ecc,) ma il percorso è ormai segnato e le aziende che erano già solide in epoca pre pandemica oggi si dimostrano le più resilienti.
Inserendo Michelin in un contesto come quello attuale, possiamo parlare di un titolo che può essere un buon investimento per mettersi al riparo dagli attuali problemi che affliggono il mercato.
L’inflazione è infatti ai massimi e abbiamo ormai compreso che non sarà una fase passeggera, quidni questa è una pessima notizia per gli investitori di tutto il mondo che si ritrovano con titoli il cui valore improvvisamente scende in modo significativo. Ecco perché una società che elargisca dividendi, specialmente regolandosi in base all’inflazione, è ritenuto un buon investimento per limitarne i danni.
Molti traders si stanno interessando anche ai beni rifugio. Stiamo parlando dei metalli preziosi, le fonti energetiche, i titoli di stato e i servizi essenziali: se pensi di investire in titoli Michelin il costo non sarà certo indolore per cui, dal momento che stiamo vivendo un momento difficile, è importante imparare a diversificare il proprio portafoglio.
Se scegli un buon broker online europeo, avrai la possibilità di accedere ai suggerimenti dei consulenti che ti aiuteranno a mettere in atto la strategia migliore per te in base al periodo, alla tua propensione al rischio e naturalmente alle tue possibilità.
Sappiamo che il capitale è sempre a rischio e che non esistono titoli sicuri al 100%, tuttavia se il tuo obiettivo è quello di mettere in atto un investimento importante è sempre meglio farsi sostenere da qualche esperto del settore: questo ti saprà dire qual è il momento giusto per acquistare, come diversificare e in che modo eventualmente proteggerti da crolli inaspettati e improvvisi.
In questo momento siamo in attesa di conoscere quali sono le intenzioni della FED, perché sappiamo che ha intenzione di alzare i tassi di interesse già in primavera e che l’immissione nel mercato di valuta da parte delle Banche Centrali si sta avviando al tapering. Da un lato questo è un aspetto positivo, perché significa che il mercato è avviato e ha bisogno di meno sostegno, dall’altro non sappiamo come reagiranno i mercati a questa notizia.
Per quanto riguarda Michelin, sappiamo che dal momento che si tratta dell’automotive, dobbiamo essere prudenti, ma come abbiamo spiegato non c’è preoccupazione per questo titolo, in quanto riesce a districarsi anche attraverso le crisi grazie al suo eclettismo e soprattutto perché non partecipa delle problematiche che in questo momento colpiscono il settore: la crisi dei semiconduttori e della supply chain.
Trattandosi di pneumatici non c’è un urgente bisogno di questi prodotti, inoltre è proprio l’obiettivo dell’azienda quello di sganciarsi dal suo attuale core- business e di diventare un’azienda che assomigli più a una multiutility.
Ci riuscirà? Le previsioni dicono di sì e abbiamo infatti dati che coprono un triennio senza dubbio in crescita. Tuttavia la concorrenza è molto alta, soprattutto con Pirelli che le ha soffiato il primato in Formula Uno. Michelin è comunque molto attiva nei Rally, dove non ha rivali, in quanto è il fornitore unico del campionato mondiale.
In ultima analisi possiamo dire che già soltanto per i dividendi ne vale la pena. È certamente vero che gli azionisti puri non investono soltanto per l’aspettativa del dividendo, ma dipende anche dal periodo in cui si fanno acquisti.
In questo momento chi distribuisce dividendi rassicura molto di più rispetto a chi si tiene gli utili: dipende quindi sempre da quale prospettiva si guarda il mercato. Se vuoi conoscere quali sono le aziende che distribuiscono i dividendi più alti, o più frequenti, ti consigliamo di effettuare una breve ricerca in internet, in quanto sono siti dedicati che stilano classifiche con le società più generose.
Solitamente si tratta di società ad alta capitalizzazione, ma non è affatto detto! Come abbiamo visto, c’è chi preferisce investire indipendentemente dal fatturato, anche se questo scontenta un po’ gli azionisti. Per il prossimo futuro questo indicatore sarà ritenuto importante.
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