Stai cercando informazioni sul POS Axerve? Allora sei nel posto giusto!
Axerve è la soluzione dedicata ai pagamenti elettronici proposta da Banca Sella, che negli ultimi anni ha decisamente sorpreso il mercato innovando moltissimo, senza per questo rinunciare a trasparenza e convenienza.
Si tratta di un terminale POS destinato ad un target composto da commercianti, piccoli imprenditori e professionisti in generale che sviluppano un transato inferiore ai 30.000 euro annui.
In questo articolo vedremo insieme le opinioni di chi lo utilizza, un breve confronto con altri competitor, quali sono i vantaggi e i costi del servizio, come fare per richiederlo e le principali caratteristiche.
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In merito al terminale POS Axerve è possibile trovare numerose recensioni in rete.
Le opinioni sono tutte tendenzialmente positive, e non fanno altro che confermare la validità del prodotto e dell’offerta in generale. Si tratta di un’offerta lineare, chiara e di facile interpretazione ideale per le piccole attività commerciali e i professionisti che necessita di soluzioni pratiche anche in mobilità.
Ovviamente gli utenti sottolineano anche come il prodotto sia pensato per un target preciso, ovvero per quelle aziende che hanno un transato annuo inferiore ai 30.000 euro.
Entro questa fascia, Axerve POS si dimostra una delle migliori proposte del mercato, anche per coloro che operano nel settore e-commerce o che gestiscono ordini telefonici.
Come possiamo intuire dalla tabella, Axerve opera in un mercato decisamente affollato, dove altre società sono in grado di proporre prodotti altrettanto validi. Ognuno di questi terminali POS ha caratteristiche differenti, e i target di riferimento variabili. Tra i principali prenderemo in analisi myPOS, SumUp e Zettle. Di seguito le principali caratteristiche nel dettaglio.
Il terminale è compatto e pratico da utilizzare, ma soprattutto presenta una caratteristica di tutto interesse. myPOS, infatti, permette di trasferire istantaneamente il saldo disponibile sul conto fornito dall’azienda.
Il target di riferimento in questo caso è composto da attività commerciali che hanno incassi medio alti.
Per richiedere myPOS è necessario possedere un conto corrente intestato all’azienda presso il gruppo Unicredit. Il noleggio del terminale in questo caso ha un costo di 50 euro mensili, ma viene comunque lasciata alle filiali di variare leggermente la somma a seconda di quello che è il volume transato del cliente.
myPOS è disponibile in diversi modelli ed è in grado di accettare pagamenti da carte di credito e debito di numerosi circuiti, tra cui Visa, MasterCard, Union Pay e JCB. Eventualmente la società offre anche la possibilità di sottoscrivere una convenzione per accettare anche American Express.
Si tratta di una soluzione che per molti aspetti possiamo definire Light, dal momento che parliamo di un dispositivo davvero molto leggero e dalle dimensioni contenute. SumUp è un terminale POS semplice da utilizzare, e perfetto per il lavoro in mobilità. La batteria, infatti, è in grado di elaborare 50 transazioni con una carica completa.
SumUp, tra le varie funzionalità disponibili, invia ricevute digitali sia attraverso SMS che via e-mail. Oltre a questo, acquistando il bundle con la stampante, può chiaramente stampare anche ricevute cartacee.
Il prezzo del terminale è fissato a 99 euro + IVA, mentre quello del bundle a 199 euro + IVA.
La soluzione si rivela perfetta per quegli esercizi commerciali o professionisti hanno un transato inferiore ai 1.000 euro mensili. Per l’accredito degli importi riscossi sono necessari 2 giorni lavorativi.
SumUp accetta pagamenti dai principali circuiti, tra cui MasterCard, Visa, VPay, Diners e molti altri. La commissione è dell’1,95%.
Il POS è una soluzione pensata per attività di piccole dimensioni, e si presenta sul mercato con un prezzo davvero molto contenuto: 19 euro + IVA.
Si tratta quindi di un prodotto che possiamo definire a consumo, dal momento che viene pagata una tariffa solamente nel momento in cui viene utilizzato.
Opzionalmente in versione bundle è possibile acquistare Zettle anche insieme a un dock di ricarica, ma si tratta di un accessorio non essenziale dal momento che il terminale può essere ricaricato anche con un semplice cavo USB-C comune a moltissimi smartphone.
La tariffa di partenza non è delle più economiche.
Si parte infatti da un costo base del 2,75%, che può essere però ridotto fino all’1% sulla base dei volumi transati. Il terminale in questo caso necessita proprio di uno smartphone per funzionare, e per questo motivo dovrà essere associato attraverso il bluetooth. Zetlle accetta anche pagamenti mediante Google Pay e Apple Pay.
La registrazione al servizio può avvenire solo ed esclusivamente sul sito ufficiale Axerve.com.
Indicativamente sono necessari solamente 20 minuti per inserire tutte le informazioni richieste, tra cui i riferimenti fiscali societari, tra cui codice fiscale e partita IVA, l’indirizzo e-mail, la PEC e un numero di cellulare. La procedura per lavoratori autonomi e professionisti è ulteriormente semplificata e richiede un minor numero di informazioni.
A prescindere dalla tipologia di attività, invece, sarà sempre necessario tenere a portata di mano un documento d’indentità in corso di validità perché l’iter prevede il caricamento di tale documento e lo scatto di un selfie tenendo in mano lo stesso.
Occasionalmente potrebbe essere proposta anche la possibilità di inserire un codice COUPON che consente di ottenere un periodo di abbonamento gratuito.
Ad ogni modo, trattandosi di una promozione, è sempre necessario fare riferimento al sito ufficiale www.axerve.com o ai contatti di Axerve per informazioni approfondite. Una volta mossi questi semplici passi, il cliente riceverà un SMS con una password temporanea che dovrà essere inserita negli step successivi.
A questo punto, entro qualche giorno lavorativo verrà inviata una mail per seguire lo stato di attivazione e il terminale all’indirizzo comunicato.
Come spiegato in precedenza, il POS Axerve Easy è la soluzione pensata per le piccole attività commerciali che consente di accettare pagamenti con carta di credito e Bancomat.
Tale tipo di pagamenti è sempre più diffuso e utilizzato, anche perché finalmente le persone ne stanno comprendendo la comodità, e per questo motivo nessun professionista può rimanerne privo.
Il POS Axerve di Banca Sella, inoltre, permette di accettare pagamenti contactless, sia con chip che con banda magnetica. Ciò significa che sarà possibile effettuare la transazione, per importi inferiori a 25 euro, senza dover inserire il codice PIN.
Ricordiamo come con la stessa modalità possa essere utilizzato anche lo smartphone, dal momento che il terminale è compatibile con Google Pay e Apple Pay.
Pensato da Banca Sella, Axerve POS è un terminale evoluto e ricco di funzionalità. Innanzitutto viene messa a disposizione dei clienti una piattaforma, chiamata myStore Axerve, che consente di monitorare attentamente tutte le transazioni economiche elaborate dal POS, ma anche di visualizzare ed effettuare il download delle fatture destinate al commercialista, oltre che di stornare eventuali transazioni errate.
Uno dei pregi da non sottovalutare di Axerve riguarda le tempistiche necessarie per l’accredito degli importi incassati: 1-2 giorni lavorativi sul conto corrente indicato nel processo di registrazione al servizio.
Da sottolineare anche come, in caso di recesso, non sia necessario pagare alcuna penale. Il terminale assume il nome di Smart POS proprio grazie alla ricchezza di funzioni.
Il POS, infatti, si connette a internet sia dalla rete wi-fi dell’attività commerciale, che attraverso la scheda dati 4G fornita a corredo con traffico illimitato. Anche la stampante è integrata, quindi sarà possibile stampare ricevute cartacee con semplicità, e questo nonostante delle dimensioni contenute.
In questo ambito Axerve si contraddistingue, dal momento che molti prodotti concorrenti fanno ricorso a stampanti esterne.
Il terminale viene fornito con sistema operativo Android. Proprio per questo motivo, al pari di un qualsiasi tablet o smartphone, è possibile installare tutta una serie di applicazioni che permettono una notevole estensione dei servizi disponibili.
Ricordiamo come il terminale possa accettare pagamenti in modalità Contactless sia da carta che da smartphone o smartwatch.
Questo è possibile grazie alla piena compatibilità con Google Pay e Apple Pay, i due sistemi di pagamento mobili più diffusi. Da sottolineare anche la buona batteria a corredo del POS, da 5.250 mah, in grado di garantire una buona autonomia. Si parla infatti di oltre 50 transazioni completate con una singola ricarica.
A questo punto appare evidente il target dietro la soluzione proposta da Banca Sella per i pagamenti elettronici Axerve POS.
Si tratta di un prodotto destinato comunque alle piccole attività commerciali con volumi inferiori ai 30.000 euro annui, proposto sia con canone che senza canone. La valutazione sulle due opzioni deve chiaramente essere fatta sulla base della propria attività.
Per esempio, la variante senza canone si presta in maniera particolare a quei professionisti che magari lavorano solo stagionalmente, o presso le fiere, e che per questo motivo non utilizzano il terminale tutto l’anno.
Il risparmio in questo caso sarà notevole dal momento che si pagherà solamente l’effettivo utilizzo senza costi aggiuntivi. Ovviamente Axerve POS senza canone richiede un pagamento iniziale: 240 euro + IVA.
Axerve senza canone prevede una tariffa dell’1% sugli importi transati, e per questo motivo si rivela piuttosto concorrenziale sul mercato. Vogliamo ricordare anche come l’utilizzo del POS sia possibile sia direttamente in negozio grazie al modulo wi-fi, ma anche attraverso la scheda SIM dati 4G inclusa. Grazie a ciò, sarà possibile usare il terminale POS anche in mobilità.
Il POS Axerve di Banca Sella si comporta molto bene anche in questo secondo campo di applicazione grazie al fatto che è dotato di stampante termica integrata.
Quella della ricevuta cartacea nella nostra epoca green può sembrare un’opzioni superflua, ma molte persone ancora faticano a rinunciarvi in favore di una più pratica notifica sullo smartphone, quindi è necessario non “dimenticarsi” di questa fetta di clientela.
Ovviamente l’offerta di Axerve POS è da valutarsi in un contesto di molti altri prodotti concorrenti altrettanto validi, e soprattutto è necessario scegliere con molta attenzione anche la soluzione migliore per le proprie esigenze.
Come spiegato in precedenza, infatti, oltre i 30.000 euro annui viene applicata una commissione del’1,50% sulle transazioni, quindi il 50% in più della commissione della versione senza canone di Axerve.
Axerve con canone è dunque destinato a professionisti e piccole attività che mediamente non riscuotono sotto forma di pagamenti elettronici importi superiori ai 2.500 euro mensili. Proprio per questo motivo anche la tipologia di attività incide sulla scelta.
Parliamo di un importo che nel caso ad esempio di negozi di elettronica di consumo, smartphone e tablet o tv, viene raggiunta in brevissimo tempo.
In una situazione come quella descritta, scegliere Axerve con canone potrebbe rivelarsi controproducente e particolarmente dispendioso.
Considerando che Axerve senza canone prevede invece il pagamento di una quota di 240 euro +IVA una tantum, sarebbero sufficienti solamente pochi mesi per ammortizzare la spesa, fermo restando che il terminale POS in questo caso diventa di proprietà.
Proprio per questo motivo Axerve senza canone non prevede il pagamento di alcuna penale, e in caso di recesso sarà possibile continuare ad utilizzarlo anche con altra compagnia differente da Axerve.
Lo stesso discorso è valido anche per la scheda SIM fornita a corredo (multi operatore). In caso di mutate esigenze future, sarà possibile utilizzare il terminale con altra società telefonica o attraverso la connessione wireless.
In sintesi possiamo dunque affermare che, dopo aver valutato con attenzione l’una o l’altra soluzione, Axerve POS è una delle soluzioni migliori del mercato dei pagamenti elettronici.
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