Ti stai informando su quale sia la migliore assicurazione professionale architetti disponibile sul mercato? Questo articolo fa proprio per te!
Tutte le professioni che fanno parte di un ‘ordine’, dal 2013, hanno l’obbligo di stipulare un’assicurazione per Responsabilità Civile, in caso di richieste per risarcimento danni da parte di terzi. Gli architetti sono una di queste categorie coinvolte. Una disattenzione, un errore o una svista possono capitare a tutti, ma il problema è che in alcuni casi possono costare cari.
Grazie alla polizza professionale, potrai proteggere il tuo patrimonio personale e garantire alle persone danneggiate il giusto indennizzo. In questo modo avrai la possibilità di vivere più serenamente la tua professione, senza ostacolare i progressi della tua carriera.
Prima di continuare, però, abbiamo preparato una tabella con le migliori assicurazioni professionali architetti online le loro caratteristiche e il link al sito ufficiale.
Di seguito, invece, trovi un elenco delle migliori assicurazioni professionali architetti online:
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Innanzitutto la polizza potrà essere intestata sia ai liberi professionisti sia agli studi associati. Nel primo caso il titolare sarà coperto personalmente e la copertura sarà estesa a tutti i dipendenti, collaboratori o tirocinanti, mentre per il secondo sarà lo studio stesso a godere dell’intestazione a tutela di tutti i soci e dell’entourage al suo interno. Per quanto riguarda le società di persone, si dovranno inserire gli estremi dell’assicurazione nello statuto.
In generale invece, per ogni contratto stipulato con i clienti, l’assicurazione andrà comunicata in fase di assegnazione, comprensiva dei massimali previsti.
Nel caso in cui la tua attività fosse promiscua, ovvero in parte autonoma e in parte presso uno studio, dovrai sottoscrivere due diverse polizze relative alle attività svolte, in quanto viene tenuta in considerazione la titolarità.
Se pensi che sottoscrivere una polizza on-line non ti dia le stesse garanzie di un contratto fatto in agenzia, dovrai ricrederti, in quanto ormai tutte le compagnie sono dotate di siti internet e sistemi informatici all’avanguardia che consentono non solo di inviare dettagliati preventivi ai clienti, ma di sottoscrivere i contratti direttamente dal computer di casa, nel pieno rispetto della privacy e del possesso dati.
Inoltre, per mezzo di siti comparativi, potrai mettere a confronto le offerte presenti sul mercato e farti un’idea precisa, molto più velocemente che se dovessi girare di agenzia in agenzia.
Cerca di visionare più siti, in quanto non di rado, soprattutto i più famosi, sono sponsorizzati direttamente dalle compagnie e alcune proposte possono sembrare migliori di quelle che in realtà sono. In ogni caso, anche se tu decidessi in definitiva di recarti in agenzia, una verifica on-line può aiutarti a trovare l’assicurazione giusta per te.
Per determinare il costo del premio assicurativo saranno dirimenti il fatturato e i massimali. Tendenzialmente questi ultimi sono compresi fra i 250.000 e i 10 milioni di euro, di conseguenza è importante che tu possa considerare qual è l’entità effettiva dei tuoi incarichi. Va da sé che un giovane architetto non avrà da subito la necessità di richiedere massimali alti e potrà partire con un RC di base e in seguito modificane i parametri, a seconda delle nuove esigenze.
Per gli architetti sono già previste la clausole di retroattività illimitata e quella della proroga postuma, per cui non incideranno sul prezzo.
Attenzione invece alle franchigie, in quanto spesso si riescono ad avere massimali alti e premi bassi a causa di questi escamotage che ci sono in tutte le polizze ma si differenziano per gli importi. Certamente avrai nell’immediato un risparmio anche notevole, ma in caso di sinistro potresti avere dei problemi a versare la parte che riguarda la tua personale copertura.
Infine ciò che andrà ulteriormente a incidere sul premio finale è costituito dalle estensioni. Potresti voler arricchire la tua assicurazione con garanzie accessorie, come per esempio la polizza infortuni e malattia, oppure (ed è vivamente consigliato) aggiungere la tutela legale.
Dal momento che queste clausole non sono previste nell’obbligatorietà, dovrai fare un’integrazione a parte e pagare la differenza.
La polizza è obbligatoria a patto che si eserciti la professione di architetto come libero professionista o parte di uno studio associato. Per essere chiari, non basta essere laureati in architettura ed essere iscritti all’albo, in quanto l’obbligatorietà è prevista soltanto in caso di effettiva attività lavorativa.
Inoltre, come abbiamo anticipato, se sei un dipendente di un ente pubblico o di un privato, sarai coperto dall’assicurazione sottoscritta dai soggetti titolari.
Come per le altre professioni che prevedano l’iscrizione all’Albo, è l’Ordine territoriale competente a vigilare sulla regolarità dei suoi iscritti. Nel caso in cui tu fossi colto a non avere un’assicurazione, le conseguenze possono essere molto gravi per la tua carriera.
L’Ordine dovrà valutare la tua posizione e stabilire la sanzione che potrà essere di natura economica, nel migliore dei casi, ma può arrivare fino alla sospensione dell’attività per un periodo, o addirittura alla radiazione dall’Albo. Le violazioni di tipo disciplinare, come appunto il non dotarsi di una polizza, sono macchie indelebili nella vita di un professionista.
Ti consigliamo quindi di non sottovalutare questo obbligo, affinché la tua deontologia professionale sia rispettata e tu possa continuare ad avere credito presso i tuoi attuali e futuri clienti.
Come tutte le RC, anche l’assicurazione professionale architetti ti tutela in caso di richiesta danni da parte di terzi, per cose o persone.
Le polizze All Risk, come appunto sono di solito quelle riservate ai professionisti, coprono qualsiasi errore commesso per negligenza o imperizia, sia per quanto riguarda le tue progettazioni, sia per i danni strettamente patrimoniali. Anche la perdita di documenti e la violazione involontaria della privacy sono incluse, tuttavia i danni elencati dovranno necessariamente essere di natura colposa, ovvero senza dolo. Se dovesse essere accertata, in fase di giudizio, una tua volontà di causare un danno, non otterrai alcun rimborso.
Un altro ambito previsto riguarda la sicurezza in generale: il mancato rispetto delle normative da parte del personale che dovrebbe essere sotto la tua direzione, potrebbe comportare una denuncia per la quale sarai il solo responsabile.
Ultimamente si è inserito un altro ambito di copertura: si tratta della cybersicurezza. Con i sistemi sempre più informatizzati è facile commettere degli errori a causa dei software in uso e inviare per sbaglio virus che possono compromettere i dispositivi e i dati altrui. Anche in questo caso sarai tutelato in caso di rivalsa.
Se non vuoi sottoscrivere un’assicurazione troppo onerosa e soprattutto se sei all’inizio, potrai avvalerti di varie convenzioni. La più conosciuta e apprezzata è proprio quella della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti, la Inarcassa. Sarà sufficiente aderire all’associazione per godere di una serie di vantaggi per la tua professione, insieme ad aggiornamenti continui e a un’assicurazione che prevede oltre alla RC classica anche la tutela legale inclusa.
Quest’ultima solitamente non è prevista nelle assicurazioni di base e sappiamo quanto in realtà possa essere utile, dal momento che tutti siamo a conoscenza dei costi da sostenere per gli avvocati.
In fase di preventivo ti verrà sottoposto un questionario che riguarda la clausola di retroattività.
Nel caso in cui fossi a conoscenza di situazioni vissute in passato che potrebbero generare una richiesta per risarcimento danni e non lo comunicassi in fase preliminare, è probabile che tu possa vedere la tua domanda rigettata, al momento della richiesta di rimborso.
Si tratta infatti della ‘conoscenza pregressa’, ovvero l’essere al corrente di eventi critici che ipoteticamente potrebbero generare una causa. Purtroppo capita spesso che il professionista non dia affatto peso a determinate circostanze, perché le reputa irrilevanti, salvo poi ritrovarsi brutte sorprese e, oltre al danno, la beffa di non essere coperto.
Per questo motivo, cerca di ricordare bene tutte le circostanze avvenute che ti diano l’impressione di essere ‘borderline’ e non ometterne nessuna. Solo con la totale trasparenza potrai ricevere la tutela che meriti.
Se hai intenzione di cambiare assicurazione, dovrai dare disdetta alla tua vecchia compagnia con le modalità espresse nel contratto. Solitamente si tratta di una comunicazione per iscritto che deve avvenire almeno 30 giorni prima della data della tua volontà di cessazione.
Tuttavia, le modalità di disdetta dovranno essere necessariamente rese note nel contratto e, in ogni caso, non sono sempre le medesime. Infatti ogni compagnia decide la sua politica, per cui prendi visione della documentazione per evitare di incorrere in penali inutilmente.
Per essere sicuro che la tua compagnia abbia ricevuto la tua comunicazione, invia sempre una raccomandata AR. In questo modo, se dovessero esserci delle contestazioni, potrai impugnare la ricevuta che attesta la tua correttezza.
Abbiamo accennato alla retroattività illimitata e alla ultrattività, ovvero la garanzia postuma.
Per la prima abbiamo spiegato come sia importante dichiarare tutte quelle situazioni a tua conoscenza che potrebbero generare una richiesta di danni. Per la seconda invece devi sapere che si tratta di uno strumento estremamente utile a vantaggio tuo e della tua famiglia.
Se per esempio tu dovessi interrompere precocemente la tua attività per motivi di salute, un’assicurazione normale cesserebbe la sua attività di copertura. Con la ultrattività, invece, se qualcuno dovesse effettuare una richiesta danni per una tua presunta mancanza avvenuta quando ancora esercitavi, sarai tutelato tu in primis e, in caso di una tua prematura dipartita, i tuoi eredi. L’aspetto positivo è anche dato dal fatto che, una volta giunti alla garanzia postuma, l’assicuratore non potrà per nessun motivo interrompere il contratto in essere, nemmeno dopo l’esaurimento del massimale previsto dalla polizza.
Dal punto di vista fiscale, tutte le assicurazioni dei professionisti sono deducibili al 100% dalla propria dichiarazione dei redditi. Cosa significa deducibilità?
In fase di dichiarazione dei redditi, potrai inserire la spesa per il premio assicurativo dell’anno fiscale in corso sotto la voce ‘altre spese documentate’, allegando la ricevuta del pagamento della tua polizza. Non confondere però la deducibilità con la detrazione. Quest’ultima infatti avviene come uno sconto sulle imposte già stabilite, mentre la prima consente di scalare la spesa effettuata dal fatturato complessivo, affinché le tasse da applicare si ridetermino in base al nuovo importo.
Se invece nella tua assicurazione sono presenti garanzie accessorie sulla vita o sugli infortuni, questa tipologia di estensioni è soggetta anche a detrazione fiscale, così come le spese mediche.
La polizza professionale architetti è valida su tutto il territorio nazionale, nei Paesi dell’Unione Europea, a San Marino e nella Città del Vaticano. Non sono contemplati i Paesi extraeuropei, in quanto le differenze in merito alle legislazioni vigenti sono considerate un rischio che le compagnie non vogliono correre.
Per questo motivo, se sei (o aspiri a diventare) un ‘archistar’ che progetta capolavori in giro per il mondo, ti consigliamo di sottoscrivere un’assicurazione nel Paese in cui ti trovi, affinché ci sia un’effettiva corrispondenza normativa e tu possa essere tutelato a dovere.
Un argomento che dovrai tenere in considerazione, sempre in fase di sottoscrizione, sono le esclusioni. Nel caso di una professione coma la tua, sono molte le possibili difficoltà che si possono incontrare e alcune di queste non dipendono in alcun modo dalla tua responsabilità.
Parliamo per esempio dei danni ambientali. É possibile che tu decida (o ti venga richiesto) di progettare un edificio in una zona ad alto impatto ambientale. Se dovesse capitare qualcosa di connesso all’inquinamento, l’assicurazione non pagherà un centesimo. Per esempio, capita spesso che durante i lavori emergano dal sottosuolo materiali cancerogeni come l’amianto e che ci siano delle conseguenze per questo fatto.
Dal momento che la responsabilità dei lavori è tua, allo stesso modo sarai tu a dover risarcire i danni, ma non ci potrà essere un intervento dell’assicurazione. Che fare in questo caso?
Ti consigliamo di eseguire degli studi preliminari delle zone interessate dal tuo intervento. In questo modo, anche se dovesse capitare di incorrere in incidenti gravi come questo, tu avrai la prova di aver fatto tutto il possibile e che non avevi nessuna indicazione in merito.
In conclusione, possiamo dire che una delle cose più importanti da fare, prima di sottoscrivere qualunque polizza, è di leggere nel dettaglio il set informativo delle compagnie che ti sottopongono il loro preventivo. Soltanto così eviterai spiacevoli sorprese e sarai certo di effettuare la scelta giusta per te.
Allo stesso modo, non essere timido e poni tutte le domande che vuoi al servizio clienti o all’assicuratore, se decidi per un contratto in presenza: non ci dovranno essere reticenze e dovranno rispondere a tutte le tue perplessità. Un buon servizio clienti è molto indicativo della serietà della compagnia che sceglierai, perché dobbiamo sempre ricordare che le assicurazioni non sono delle onlus, ma delle società a scopo di lucro che cercheranno sempre di non rimetterci e di portare acqua al proprio mulino.
Sta a te verificare che ci siano tutti i requisiti necessari affinché tu possa fidarti ed essere sicuro di non avere problemi, nel momento in cui dovrai richiedere un rimborso.
Tutto ciò che è compreso nel contratto va rispettato, quindi non ci possono essere tentennamenti da parte della compagnia, ogni qual volta presenterai una problematica nuova.
Se lavori all’estero, in uno dei Paesi compresi nella polizza, sincerati del fatto che il customer care sia sempre raggiungibile e che sia dotato di un servizio in italiano possibilmente – a meno che tu abbia dimestichezza con l’inglese e sia in grado di comprendere ciò che viene detto in ogni caso.
Generalmente le compagnie di respiro internazionale hanno sedi in tutto il mondo, per cui considera una scelta di questo tipo, se sei spesso operativo in altri Paesi.
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