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In linea generale l’assicurazione che riguarda i lavoratori dipendenti è quella sanitaria relativa agli infortuni e alle malattie professionali che possano verificarsi sul luogo di lavoro ed è solitamente gestita dell’INAIL (Istituto Nazionale per l’assicurazione contro gli Infortuni sul lavoro).
I datori di lavoro sono obbligati a sottoscriverla per ogni dipendente subordinato e indipendentemente dal tipo di contratto stipulato.
Tuttavia non tutti i dipendenti possono essere coperti dall’INAIL, perché in molti casi subentra la Responsabilità Civile del lavoratore stesso nei confronti di terzi. Stiamo parlando di tutte quelle professioni di tipo ordinistico, iscritte a un Albo e per le quali è prevista un’assicurazione obbligatoria anche se si è dipendenti di strutture pubbliche.
Vediamo quindi quali sono gli aspetti relativi alle possibili assicurazioni per lavoratori dipendenti.
Prima di proseguire, ecco una tabella con le migliori assicurazioni lavoro dipendente, le loro caratteristiche e i link ai siti ufficiali
Di seguito, invece, trovi un elenco delle migliori assicurazioni lavoro dipendente online:
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Partiamo dal presupposto che tutti i lavoratori dipendenti possono usufruire delle coperture INAIL per gli infortuni e le malattie professionali.
Questi devono necessariamente avvenire sul luogo di lavoro e possono anche accadere nel tragitto che collega la propria abitazione alla sede.
Sono coperte anche le spese mediche, per farmaci che non prevedono esenzioni del SSN, e vengono erogati degli indennizzi nel caso in cui il lavoratore dovesse subire danni permanenti che provochino una disabilità accertata e che lo rendano inabile al lavoro.
Per quanto riguarda le malattie professionali, è sempre bene verificare che queste siano tabellate. É possibile consultare la classificazione delle diverse patologie coperte da assicurazione sul sito dell’Inail e prendere atto del fatto che se riscontri una mancanza, potresti pensare a stipulare un’assicurazione privata integrativa, che oltretutto estenderà la tutela anche a tutte le problematiche che potresti avere al di fuori dell’ambito lavorativo.
Per quanto riguarda i professionisti e la Responsabilità Civile professionale che abbiamo citato, questi sono tenuti a sottoscrivere un’assicurazione privata, anche in presenza di un contratto di lavoro dipendente.
Prendiamo l’esempio di un medico: naturalmente potrà essere assunto da una struttura ospedaliera pubblica o privata e sarà coperto da INAIL, tuttavia dovrà sottoscrivere un’assicurazione a suo carico che lo tuteli da eventuali richieste di risarcimento danni.
Solitamente le parti lese denunciano le strutture, ma queste, una volta accertata la colpa grave di un dipendente, possono decidere di rivalersi sul responsabile, che sarà obbligato a pagare le spese richieste.
Anche nel caso di un ingegnere o di un architetto, che siano alle dipendenze di qualche ente o studio privato, se incaricati di firmare progetti da cui derivano eventuali responsabilità civili, sono tenuti a stipulare una polizza professionale.
Nelle assicurazioni private che coprono l’RC è spesso compresa anche la tutela legale. Questo perché le spese da sostenere per i contenziosi sono spesso elevate, soprattutto perché parliamo di danni a cose o persone e una copertura di questo tipo è certamente un aiuto.
Tuttavia se non parliamo di assicurazioni obbligatorie, qualunque lavoratore dipendente può decidere di sottoscriverne una. Intendiamoci, se un dipendente di un’azienda, che non è sottoposto a obbligo di polizza, dovesse causare dei danni, il responsabile è sempre e comunque il datore di lavoro.
Tuttavia nulla vieta a quest’ultimo di rivalersi sul dipendente per proprio conto ed è qui che iniziano i problemi. Un’assicurazione che comprenda Responsabilità Civile e tutela legale è certamente utile per tutti quei lavori a rischio: se per esempio sei un lavoratore edile e commetti qualche errore serio, perché non rispetti le direttive di cantiere, non è escluso che una volta accertata la tua responsabilità il datore di lavoro decida di farti causa.
Una tutela legale inoltre può servire in tutti quei casi di contestazioni nei confronti di enti pubblici, qualora non ti venissero riconosciuti dei diritti che ritieni legittimi.
Per esempio, è possibile che l’INAIL, in base a dei criteri decisi secondo i suoi parametri, ti rifiuti un indennizzo perché non sufficientemente documentato. A quel punto, grazie a una buona tutela legale, potrai fare ricorso e veder riconosciuto ciò che ti spetta.
Anche i sindacati offrono una tutela legale, tuttavia questa non è mai completamente gratuita perché richiedono spesso una percentuale su ciò che è stato ottenuto, piuttosto che il tesseramento obbligatorio. In questo caso spetta a te valutare a chi rivolgerti e che tipo di contratto sottoscrivere.
Per trovare una buona assicurazione privata online sarà sufficiente fare una ricerca e richiedere dei preventivi. Grazie ai siti comparativi avrai l’occasione di mettere a confronto più polizze per valutarne costi e benefici: non pensare che un contratto stipulato sul web riservi meno garanzie, in quanto è risaputo che ormai tutte le migliori compagnie si sono dotate di questi strumenti innovativi.
Abbiamo detto come alcune professioni prevedano un’assicurazione obbligatoria che sia dotata almeno della Responsabilità Civile. Fra queste ci sono: medici, infermieri, OSS, ingegneri, avvocati, architetti. In questi casi non è importante il tipo di rapporto di lavoro, ma il ruolo che si ha.
Se per esempio sei un ingegnere con un doppio incarico, uno privato per il tuo studio e uno pubblico per un ente, in quest’ultimo caso dovrai dotarti di un’assicurazione a parte. É certamente vero che il lavoro è commissionato da un’azienda che ti ha assunto come lavoratore subordinato, tuttavia se sei tu il direttore dei lavori e firmi i progetti, è come se lavorassi in proprio, dal punto di vista del carico di responsabilità.
Ci sono poi delle polizze ad hoc dedicate proprio ai dipendenti pubblici: puoi prenderne visione facendo una ricerca online. Queste riguardano anche coloro che ricoprono incarichi politico-amministrativi, come assessori, sindaci, consiglieri e così via. Naturalmente è compresa anche l’area tecnica, come abbiamo spiegato.
Alcune tipologie di contratti del CCNL prevedono la presenza di fondi di previdenza complementari che il datore di lavoro è obbligato a inserire e che saranno visibili in busta paga.
Si tratta quasi sempre di assistenza sanitaria integrativa al SSN e per alcune professioni è già obbligatoria, come per il personale dei servizi di pulizia e multiservizi.
Se però non appartieni a una categoria per la quale vige già un obbligo, potresti autonomamente sottoscrivere una polizza privata che può aiutarti a coprire spese mediche e a tutelarti nel caso in cui tu perdessi il lavoro e fossi costretto a restare fermo per un po’ di tempo.
Il SSN copre la maggior parte degli interventi e delle visite, ma non comprende tutto. Sappiamo bene per esempio che le cure dentistiche sono escluse, così come molte altre: sedute di fisioterapia, visite oculistiche ecc.
In aggiunta ci sono le lungaggini delle file d’attesa per poter ottenere una visita specialistica e spesso le persone non hanno questo tempo e addirittura, in molti casi, rinunciano a curarsi, perché non riescono a sostenere i costi di un medico privato.
Ecco che una polizza integrativa può essere molto utile in questi casi. Funziona come negli Stati Uniti, Paese in cui tutta la sanità è privata, di conseguenza se preferisci essere ricoverato in una clinica a pagamento, ti vedrai riconosciuto l’indennizzo per ogni giornata di ospedalizzazione in forma diretta.
Per le visite specialistiche private, invece, è solitamente previsto un rimborso da presentare alla compagnia assicurativa e sarai comunque tu a dover anticipare la spesa.
MigliorE assicurazionE lavoro dipendente
L’INAIL non si occupa delle visite mediche se non di quelle che avvengono a seguito di un infortunio riconosciuto come tale. Perciò tutto quello che esula da questa situazione non sarà coperto e dovrai sostenerlo autonomamente.
Se per obbligo di legge hai già dovuto sottoscrivere una polizza, oltre alla tutela legale potresti pensare a un’estensione delle clausole in questo senso. Un’assicurazione sanitaria integrativa fa sempre comodo e non ti costerà molto di più di quello che normalmente paghi per la sola RC.
Il datore di lavoro che sia in regola con l’iscrizione INAIL non dovrà pagare nulla al dipendente che ha subito un infortunio. La Responsabilità Civile, in questo caso, è coperta dall’ente che se ne fa carico e indennizza il lavoratore.
Tuttavia, il lavoratore può decidere di rivalersi sul titolare se questo non ha rispettato le norme di sicurezza, per esempio, e allora ecco che per un dipendente la tutela legale di un’assicurazione può risultare molto utile.
Abbiamo anticipato come anche un lavoratore dipendente possa ricevere una denuncia con richiesta di risarcimento da parte del proprio datore di lavoro.
Escluse le professioni per cui vi è l’obbligo di polizza RC, la casistica dà come prevalenti i mestieri che si svolgono nel campo dell’edilizia, perché più a rischio di eventuali danni a cose e persone. È certamente vero che per esempio, in un cantiere, il mancato rispetto delle norme e di eventuali incidenti che avvengono per violazioni dei protocolli, sono sempre imputabili ai direttori dei lavori.
Se però è dimostrabile che l’errore è stato commesso da un dipendente, nonostante le direttive ricevute, è molto probabile che il capo-cantiere cerchi di rivalersi sull’operaio.
Ed ecco che in base alle eventualità che abbiamo esposto nel paragrafo precedente, un’assicurazione RC può essere utile anche se non obbligatoria per legge. I costi purtroppo in questi casi sono sempre elevati, sia per le spese legali, sia per i risarcimenti, soprattutto se di mezzo c’è la vita delle persone e gli incidenti sono gravi.
Nel caso delle professioni per cui il vincolo dell’assicurazione è già normato, la violazione dello stesso comporta sanzioni molto gravi, che vanno da multe di natura pecuniaria fino alla sospensione dell’attività e, nei casi più gravi, alla radiazione dall’Albo.
I controlli ci sono e sono messi in atto dagli Ordini Territoriali che sono quelli preposti ad analizzare i singoli casi, valutare le sanzioni e decidere.
Qualora tu fossi un datore di lavoro e avessi dei dipendenti che debbano compiere una trasferta all’estero, sarà tua cura comunicare il periodo in questione all’INAIL, affinché vengano applicate la tutela infortuni e la copertura per le spese sanitarie necessarie.
Nel caso di trasferta negli Stati Uniti o in altri Paesi in cui l’assicurazione sanitaria è obbligatoria, verrà stipulata un’assicurazione convenzionata con l’INAIL stesso che il lavoratore dovrà sottoscrivere.
Non ci sono costi aggiuntivi e se le mansioni sono le stesse che il lavoratore compirebbe se fosse in Italia, non viene applicata nessuna variazione.
Nel caso in cui il lavoratore dovesse essere inviato in un luogo dalla situazione socio-politica compromessa, ci saranno delle ulteriori coperture a protezione, sempre gestite dall’ente previdenziale.
Nulla vieta al datore di lavoro di sottoscrivere anche una polizza privata, specialmente se i lavoratori svolgono attività rischiose in Paesi instabili. La giurisprudenza è purtroppo piena di condanne a titolari e dirigenti d’azienda poco attenti che hanno dovuto pagare di tasca propria per non aver tutelato a sufficienza i propri dipendenti.
Gli errori che si possono commettere da dipendente pubblico, sono generalmente di tipo erariale. Di solito per errori di calcolo, si possono provocare danni a terzi o all’ente stesso per il quale si presta servizio.
Ecco che l’assicurazione dipendente comunale ti tutela sia in caso di richiesta di risarcimento diretto da parte di terzi, sia in caso di rivalsa dell’ente per cui lavori anche in caso di responsabilità solidale (ovvero riferibile a un gruppo di lavoro, identificato come causa del danno).
Per i dipendenti pubblici, funziona esattamente come per i privati, in questo caso. La polizza contro la perdita del lavoro è un’ancora di salvezza che ti tutela nel caso in cui tu avessi contratto un mutuo o un finanziariamente e dovessi improvvisamente ritrovarti senza reddito.
Questo tipo di assicurazione è obbligatoria per tutti i prestiti che comportano la cessione del quinto e si comprende intuitivamente il perché: si tratta di un finanziamento che attinge allo stipendio il quale, se dovesse venire a mancare, non potrebbe più assicurare il pagamento delle rate restanti.
Per tutti gli altri casi si tratta di una polizza facoltativa che però ti consigliamo vivamente, in quanto non sempre la disoccupazione e gli altri sussidi sono sufficienti a pagare tutti i tuoi debiti in essere.
In conclusione, abbiamo visto come l’assicurazione per i lavoratori dipendenti possa essere obbligatoria oppure facoltativa e abbiamo anche evidenziato come spesso la sola copertura degli enti preposti non sia sufficiente a garantire una sicurezza così estesa.
Se la tua professione non prevede l’obbligo di una polizza, ti consigliamo comunque di valutare quali possono essere i rischi del tuo mestiere e valutare eventualmente polizze integrative per la famiglia, per le spese sanitarie o per fronteggiare con serenità le rate del mutuo.
In rete si possono trovare diverse formule interessanti da poter visionare, allo stesso modo ci sono associazioni di categoria, sindacati e altri enti autonomi che propongono offerte indirizzate ai soci. Ogni qualvolta sottoscrivi una polizza, consigliamo di leggere attentamente i set informativi e di non tralasciare mai eventuali franchigie, esclusioni e altri impedimenti che potrebbero vanificare i benefici della polizza.
Inoltre una buona assicurazione è sempre dotata di un’assistenza clienti efficiente. Questo aspetto lo puoi verificare fin da subito, mettendoti in contatto con la compagnia che sceglierai e testando la disponibilità e la preparazione degli operatori.
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